domenica 30 aprile 2023

Attacco alla seconda carica dello Stato

 Libramente: Sul reato di apologia di fascismo o della damnatio memoriae

Iniziamo a definire cos'è l'apologia del fascismo.

L'apologia del fascismo, nell'ordinamento giuridico italiano, è un reato previsto dall'art. 4 della legge Scelba attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione. 

Costituisce in particolare apologia del fascismo (art. 4) la propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità proprie del partito fascista; la pena prevista è la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da euro 206 a euro 516.
 
Adesso siamo nel 2023 cosa sta succedendo in Italia?
 
“I saluti romani alle commemorazioni di Ramelli? Al Fatto Quotidiano non rispondo”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa a margine della cerimonia in ricordo di Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso da Avanguardia Operaia a Milano negli anni Settanta. Prima di andare via, La Russa è stato contestato da una cittadina al grido di “fascisti a casa e viva il 25 aprile”.

 
 
Saluti romani e chiamata al presente. Così un migliaio di militanti di estrema destra ha ricordato a Milano il militante del Fronte della Gioventù Sergio Ramelli, ucciso il 29 aprile 1975 da alcuni militanti di Avanguardia Operaia.

 

C'è un attacco alla seconda carica dello Stato ? 

Un atteggiamento del genere è chiaramente incompatibile con il suo ruolo di presidente del Senato che richiederebbe una misura e una terzietà di altro tipo. Non si può infatti dimenticare che La Russa è la seconda carica dello stato. Non è un semplice parlamentare che può dichiarare ciò che vuole senza rendere conto a nessuno. Certo, La Russa rivendica le proprie idee e ritiene importante esprimerle. Resta tuttavia evidente la necessità di una maggior continenza nei toni e nei modi. Peraltro, le affermazioni su via Rasella sono un prezioso assist alle opposizioni in vista delle celebrazioni del 25 aprile. Quando Meloni potrebbe trovarsi in grave difficoltà e sotto la pressione delle opposizioni che di certo andranno all'attacco, magari sfruttando le affermazioni di La Russa. Lo snodo, del resto, è delicatissimo dato che Meloni sarà il primo presidente del consiglio che viene dalla tradizione del Movimento sociale a celebrare l'anniversario della liberazione dal nazifascismo.

fonte: https://www.italiaoggi.it/news/la-russa-non-ce-la-fa-ad-essere-la-seconda-carica-dello-stato-2597663



lunedì 17 aprile 2023

L'anima nera della Chiesa

 Italia 1 - LE IENE presentano: INSIDE - “L'ANIMA NERA DELLA CHIESA”:  elementi mai emersi e interviste inedite ai chierichetti che hanno  denunciato gli abusi nella nuova inchiesta di Gaetano Pecoraro - PuntoZip

L'anima nera della Chiesa: su Italia1 non perdetevi la nuova puntata di "Le Iene presentano Inside" con Gaetano Pecoraro e Riccardo Festinese. Partiamo, con elementi mai emersi e interviste inedite, dalle novità del caso dei presunti abusi sessuali sui chierichetti del Papa all'interno del Vaticano.

Fonte: https://www.iene.mediaset.it/2023/news/l-anima-nera-della-chiesa-le-iene-presentano-inside_1253113.shtml

Il quinto appuntamento stagionale con “Le Iene presentano Inside” è “L’anima nera della Chiesa”. L’inchiesta di Gaetano Pecoraro e Riccardo Festinese parla di scandali finanziari, morti sospette e rapimenti, storture difficilmente conciliabili con la dottrina della Chiesa Cattolica, con un approfondimento particolare su uno degli scandali più profondi che hanno investito la cristianità negli ultimi anni e che ha portato al primo processo della storia per i presunti abusi sessuali, avvenuti all’interno delle mura vaticane, sui chierichetti del Papa.

Nel 2019 sono stati rinviati a giudizio un seminarista diventato poi sacerdote, Don Gabriele Martinelli, e un monsignore, Enrico Radice, all’epoca dei fatti rettore del preseminario San Pio X, l’istituto frequentato da giovanissimi il cui scopo è orientare le vocazioni di chi lo frequenta. Le accuse erano pesantissime: violenze sessuali, abusi, favoreggiamenti. Il primo era accusato di aver compiuto le presunte violenze, il secondo di averle coperte. Vi racconteremo questo primo processo.

Abbiamo cominciato a parlarvi di questa terribile e delicata vicenda il 12 novembre 2017, ponendo il primo tassello di questa inchiesta grazie alla sconvolgente testimonianza di Kamil, il ragazzo che per primo denunciò pubblicamente, con un'eco mediatico mondiale che è arrivata fino a due procedimenti giudiziari non ancora del tutto conclusi.

Kamil aveva deciso di raccontare alle telecamere de Le Iene la propria versione, sostenendo di essere stato testimone oculare di violenze sessuali che il suo compagno di stanza, Marco (nome di fantasia) avrebbe subìto da ragazzino. Arrivò anche la testimonianza di Marco stesso che, esattamente come Kamil, aveva puntato il dito contro il seminarista Martinelli. Poi ci fu anche quella di Lucio (nome di fantasia), infine quella di Carlo (nome di fantasia): le accuse erano sempre le stesse e tutte nei confronti di Don Gabriele Martinelli e di Don Enrico Radice.

Gaetano Pecoraro riavvolge il nastro e ripercorre l’intera vicenda mostrando elementi nuovi e mai emersi fino a oggi. Dalle dichiarazioni inedite degli ex chierichetti del Papa alle interviste a tutti i principali protagonisti che, in questi anni, avrebbero direttamente o indirettamente delle responsabilità per quanto sarebbe accaduto.

Qui il video: https://www.iene.mediaset.it/video/le-iene-presentano-inside-anima-nera-della-chiesa_1253430.shtml

sabato 1 aprile 2023

SOCIAL ENGINEERING

La social engineering è l'arte di manipolare le persone con lo scopo di “iniettare” il malware all'interno di un'organizzazione superando qualsiasi sistema di controllo e ottenere informazioni riservate.

Come funziona il social engineering?

In un tipico attacco di ingegneria sociale, il criminale informatico comunicherà con la vittima designata sostenendo di far parte di un’azienda fidata. In alcuni casi, proverà addirittura a fingersi una persona conosciuta dalla vittima.

Se la manipolazione funziona (la vittima crede che l’hacker sia chi dice di essere), quest’ultimo la incoraggerà a compiere un’ulteriore azione come, ad esempio, divulgare informazioni sensibili quali password, data di nascita o dati bancari. Oppure potrebbe incoraggiare la vittima a visitare un sito Web da cui viene installato un malware che può causare danni al computer della vittima. Nei casi peggiori, il sito Web nocivo sottrae i dati sensibili dal dispositivo o prende il controllo dell’intero dispositivo.

Perché il social engineering è così pericoloso?

Uno dei maggiori pericoli dell’ingegneria sociale è che gli attacchi non devono funzionare su tutti: un’unica vittima raggirata può fornire informazioni sufficienti per scatenare un attacco che può colpire un’intera azienda.

Nel corso del tempo, gli attacchi di ingegneria sociale sono diventati sempre più sofisticati. Non solo i siti Web o i messaggi e-mail fasulli appaiono abbastanza realistici da indurre le vittime a rivelare dati che possono essere usati per i furti d’identità, il social engineering è diventato anche uno dei modi più comuni per gli hacker di violare le difese iniziali di un’azienda per causare ulteriori danni e pericoli.

Come posso proteggere me stesso e la mia azienda dal social engineering?

Sebbene gli attacchi psicologici mettano a dura prova la resistenza anche dei migliori sistemi di sicurezza, le aziende possono ridurre i rischi che ne derivano tramite azioni di sensibilizzazione.

Una formazione continua, pensata appositamente per la tua azienda, è fortemente raccomandata. Questi corsi includono dimostrazioni di come gli hacker possono provare a ingannare i dipendenti. Ad esempio, simulano una situazione in cui un hacker si finge un impiegato di banca che chiede all’utente di verificare le informazioni sul suo account. Oppure, presentano il caso di un manager senior (il cui indirizzo è stato contraffatto o copiato) che chiede all’utente di inviare un pagamento a un certo account.

La formazione aiuta i dipendenti a difendersi dagli attacchi e a capire perché il loro ruolo all’interno della cultura della sicurezza è fondamentale per l’azienda.

Le aziende dovrebbero anche stabilire una serie di politiche di sicurezza chiare per aiutare i dipendenti a prendere le decisioni giuste in caso di tentativi di ingegneria sociale. Esempi di procedure utili sono:

  • Gestione delle password: le linee guida, come il numero e il tipo di caratteri che ciascuna password deve includere, con quale frequenza si deve cambiare la password e anche una regola semplice per cui i dipendenti non devono rivelare le password a nessuno, indipendentemente dal loro ruolo, aiuteranno a tenere al sicuro le informazioni
  • Autenticazione a più fattori: l’autenticazione per servizi di rete ad alto rischio, come gruppi di modem e VPN, dovrebbe prevedere l’autenticazione a più fattori al posto delle password fisse.
  • Sicurezza e-mail con difese anti-phishing: più livelli di difesa per le caselle di e-mail possono ridurre al minimo il rischio di phishing e altri attacchi di ingegneria sociale. Alcuni strumenti per la sicurezza delle caselle di e-mail dispongono di misure anti-phishing integrate. 
fonte: https://www.cisco.com/c/it_it/products/security/what-is-social-engineering.html#~come-funziona-il-social-engineering

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Serena Bortone legge in diretta il monologo di Antonio Scurati

«Giacomo   Matteotti   fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venu...