sabato 10 giugno 2017

Il principio della rana bollita.


Il principio della rana bollita.

Immaginate in un pentolone pieno d'acqua fredda, nel quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua si riscalda pian piano.
Presto l'acqua diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole.
La temperatura sale. Adesso l'acqua è calda, un pò più di quanto la rana non apprezzi.
La rana si scalda un pò tuttavia non si spaventa.
Adesso l'acqua è davvero troppo calda, e la rana la trova molto sgradevole.
Ma si è indebolita, e non ha la forza di reagire.
La rana non ha la forza di reagire, dunque sopporta. Sopporta e non fa nulla per salvarsi.
La temperatura sale ancora, e la rana, semplicemente, finisce morta bollita.
Ma se l'acqua fosse stata già bollente, la rana non ci si sarebbe mai immersa, avrebbe dato un forte colpo di zampa per salvarsi.

Ciò significa che quando un cambiamento viene effettuato in maniera sufficientemente lenta e graduale sfugge alla coscienza, e non suscita nessuna reazione, nessuna opposizione.

Questa esperienza ci mostra che, quando un cambiamento si realizza in modo lento, sfugge alla nostra coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna nostra reazione o opposizione. Un cambiamento lento, cioè un’abitudine che si acquisisce pian piano, rappresenta sempre un potenziale rischio, se non siamo perfettamente vigili sulla direzione che stiamo prendendo.


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