giovedì 8 marzo 2012

Festa della donna ricordiamo il suo vero significato...



L'8 marzo è una ricorrenza storica molto importante e troppo svalutata. Un giorno per rivendicare i diritti delle donne in una società che non li ha ancora di fatto parificati a quelli dell'uomo. Ma, così come non si parla del Natale cristiano, qui non parleremo della dignità storica di questa data, ma solo di quella chiassosa e giallissima della Festa della Donna. Ecco 8 cose da non fare assolutamente l'8 Marzo...

01. Andare con le amiche a una serata di striptease.
02. Pretendere un regalo per l'occasione.
03. Fare scenate isteriche se non si ricevono gli auguri.
04. Lanciarsi in discussioni sui diritti delle donne senza saperne granché ma solo per non fare figuracce.
05. Lamentarsi di non aver ricevuto un mazzo di mimose.
06. Lamentarsi di aver ricevuto un mazzo di mimose.
07. Strumentalizzare il valore storico alla festa della donna per sfruttare quello commerciale.
08. Scambiarla per un'occasione di emancipazione in cui ci si può comportare con l'arroganza maschile.




Alla festa della donna non festeggiamo, ma ricordiamo il suo significato vero...

La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.

La connotazione fortemente politica della Giornata della donna, l’isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della Seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione. Così, nel dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York[4], facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l’incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori, in gran parte giovani donne immigrate dall'Europa. Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857,[5] mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti verificatesi a Chicago, a Boston o a New York.

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