venerdì 22 luglio 2016

Mr. Robot vs Religione

from : http://hallofseries.com/recensioni/mr-robot-vinto-prima-sfida-grande-dubbio/

La puntata 2×03 è il trionfo delle sensazioni, ancora più forti delle azioni: non è tanto la realtà ad inquietarci e lasciarci attoniti, ma il labirinto mentale che ogni personaggio stringe al nostro collo, lasciandoci senza respiro

La forza delle immagini è surreale almeno quanto quella delle immagini, degne di un circo dell’orrore. Il sangue e la morte, elementi che si delineano centrali nella seconda stagione a differenza della prima, si individuano quasi com fattori ordinari di un disegno più grande. Non ci spaventa, la morte. La vita sì. Alla faccia delle illusioni religiose.

Per portare avanti con grande ritmo un episodio da 63 minuti, è indispensabile dare alla coralità un ruolo chiave, se non decisivo. La 2×03 ne è un chiaro esempio, ma è innegabile l’importanza strategica di Elliot, un protagonista che ha dato tanto e ha ancora da dare altrettanto.

L’avevamo lasciato al telefono, nel momento esatto nel quale avevamo sperato di trovarlo fin dalla conclusione pazzesca della prima stagione: impegnato in un dialogo con Tyrell, l’uomo che più di tutti potrà dare ordine e caos ai prossimi episodi. Ci ha deluso anche stavolta e non abbiamo raccolto nessun indizio: non sappiamo dov’è, non sappiamo che fa e non sappiamo nemmeno che vorrà fare, ma ha acceso subito una spia che ha accompagnato tutti i minuti successivi: il fattore divino, declinato in ogni modo possibile. 

Ognuno di noi ha un Dio più o meno vicino, più o meno visibile e concreto. Un fattore rassicurante ed esaltante. Per Tyrell è se stesso in un vortice d’onnipotenza che annulla ogni altra esigenza esistenziale, per Elliot non è altro che il nemico più pericoloso: Mr. Robot. Nel momento in cui la vita umana non ha una logica, diventa indispensabile riempirla di vane illusioni. Solo questo elemento è capace di dare un ordine, tutto il resto è un loop che porta verso il baratro. Tutto il resto è Elliot, in sintesi.

La lotta con Mr. Robot ha toccato in questo episodio il suo apice narrativo. Una battaglia brutale e violenta, sconcertante e a tratti disgutosa. Niente e nessuno potrà toglierci dalla testa il rapimento percepito da Elliot, la tortura col cemento armato e la scoperta di una verità che fa più male della realtà stessa: i fantasmi non si possono uccidere in alcun modo, neanche attraverso le droghe. Non si può fare altro che vincere delle battaglie e arrendersi all’onnipotenza di una guerra persa in partenza, individuare un virus per poi estirparlo fino alla scoperta di un bug ancora più pericoloso. Si può andare avanti barcollando nella giusta via, non si può fare altro. Elliot ora lo sa, e sarà proprio questo a renderlo paradossalmente più forte. Imparerà a convivere con Mr. Robot, c’è da starne certi.

Mr. Robot Fan Club Italia :

Ma la scena più importante della terza puntata della seconda serie è quando Elliot affronta il tema della religione. Mi ricorda molto la serie True Detective (prima serie), quando il protagonista, afferma che la religione è un virus...  

“Oh si. È così fin da quando una scimmia ha guardato il sole e ha detto all'altra scimmia «Lui ha detto che tu mi devi dare la tua cazzo di roba». Alcuni antropologi linguistici pensano che la religione sia un virus del linguaggio che riscrive percorsi nel cervello e offusca il pensiero razionale." 

Ecco i dialoghi :

 --Elliot, c’è qualcosa che vorresti condividere?

-No amico, il mio sistema è in palla.


--Dio può aiutarti.


-E’ questo che fa Dio? Ci aiuta?


Mi dica, perche dio non ha aiutato il mio amico innocente che è morto senza alcun motivo, mentre il colpevole è a piede libero? Ok, va bene, lasciamo stare i casi isolati. Cosa mi dice delle innumerevoli guerre dichiarate in Suo nome? OK, va bene. Tralasciamo per un istante l'omicidio privo di ogni logica, va bene? Che ne dite della zuppa di foibe razziste, sessiste, nella quale continuiamo ad annegare per causa Sua? E non mi riferisco solo a Gesù, mi riferisco ad ogni religione organizzata, gruppi esclusivi, creati per controllarci. Uno spacciatore che rende la gente dipendente dalla droga della speranza i cui seguaci non sono altro che drogati in cerca della loro dose di stronzate per assicurarsi la propria dopamina di ignoranza, tossici che hanno paura della verità, che non esiste nessun ordine, nessun potere, che tutte le religioni non sono altro che vermi nella mente in metastasi create per dividerci affinché sia più facile governarci, per quei ciarlatani che vogliono manovrarci. Per loro non siamo altro che fan boy pagati dalla loro serie di fantascienza scritta con i piedi. Se non do retta al mio amico immaginario, perché cazzo dovrei dare retta al vostro? La gente pensa che la loro devozione sia la chiave per la felicità, ma è così che Lui vi controlla. Neanche io sono abbastanza pazzo da credere a questa distorsione della realtà.


Quindi che si fotta Dio. Non è un capro espiatorio abbastanza buono per me"


Ecco il video estratto della puntata : 





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"Giuliano Kremmerz" - L'Uomo

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