giovedì 16 marzo 2017

Carta Igienica

 


Fareste a meno della carta igienica? A meno che non siate ecologisti incalliti (o incredibili zozzoni), la risposta è no. Eppure i rotoloni soffici, morbidi e resistenti come li conosciamo non esistono da sempre.

Dalla sabbia al rotolo. Dopo aver usato il gabinetto (un foro praticato in una roccia piatta), l’uomo del neolitico si detergeva nel più vicino ruscello. Ma gli archeologi non dicono cosa facesse nel gelo dell’inverno. Probabilmente foglie, ramoscelli, sassi non appuntiti.

Gli egizi si pulivano, sembra, con sabbia intrisa di oli profumati, mentre i popoli arabi e indiani si servivano della mano sinistra (ancora oggi è un insulto toccare un arabo o porgergli un oggetto con la sinistra, considerata impura). Si sa relativamente molto dei ricettacoli che i popoli antichi usavano per i loro bisogni, ma molto poco di come ci si pulisse dopo.

Pionieri della pulizia intima furono ancora una volta gli orientali: la prima apparizione di carta usata per pulirsi "lì" risale al XIV secolo, nella Cina dell'imperatore Zhu Yuanzhang. Ma, ahinoi, ci volle mezzo millennio prima che anche gli occidentali abbandonassero foglie, pezzi di vestiti, gomitoli di lana e fogli di giornale per cominciare a trattare con più delicatezza i propri "posteriori".


E se dovesse finire ? 



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"Giuliano Kremmerz" - L'Uomo

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