giovedì 21 settembre 2017

Caparezza è fuori dal tunnel



Caparezza - Prisoner 709

"Anche quando hai successo puoi sentirti in gabbia - racconta -. E così mi sono messo al centro in un percorso dentro la mia prigione mentale".

"Dopo 17 anni di dischi e di concerti mi sono sentito un po' intrappolato in questa vita - dice -. Ho voluto raccontare questo stato d’animo. Sono sempre stato ironico e divertente, lo sono ancora ma ci sono anche i momenti di crisi. Vorrei rassicurarvi, non sono depresso, ma si possono attraversare delle difficoltà".

Il prigioniero del disco è lui, ovviamente, mentre 709 è un numero simbolico che si riferisce alle antinomie su cui sono incentrati i vari episodi dell'album, che in qualche modo si avvicina a un concept, quello incentrato su un percorso di autoanalisi dove ogni canzone rappresenta un capitolo del carcere mentale ("il reato", "l'ora d''aria", "la guardia" ecc.) nel quale Caparezza si è sentito intrappolato e al tempo stesso un'antinomia su termini di 7 e 9 lettere. "È tutto è un gioco su parole di 7 o 9 lettere. Prima di tutto Michele o Caparezza, Ma poi Ragione o Religione, Sopruso o Giustizia, Frivolo o Impegnato".

 "Quando ho scritto questo album volevo mettermi alla prova - dice -. Vorrei che ogni lavoro avesse senso. Non posso pensare se per il pubblico può essere facile o no. Non voglio fare l'educatore ma è vero che certi testi possono sbloccare qualcosa: ho iniziato ad amare il rap con i Run DMC, ma a folgorarmi è stato Frankie Hi Nrg perché non usava un linguaggio semplice, e nei suoi brani trovavo termini di cui poi andavo a cercare il significato".

Tra i pezzi una particolare importanza la riveste "Larsen", incentrato su un problema fisico che ha afflito Caparezza dal 2015. "Parla del mio acufene, ovvero un fischio nelle orecchie al limite dell'insopportabile - racconta -. Tutte le cose belle ti tolgono anche qualcosa. Io ho questo deficit uditivo figlio della mia attività live. Questa cosa però ci sta perché sul piatto della bilancia metti anche quello che hai ricevuto".

Ma Caparezza è riuscito a guarire ?

"La soluzione è all’interno dell’album - spiega -. Il pezzo che apre il disco, 'Prosopagnosia' è lo stesso che lo chiude. Ma mentre la prima versione è angosciante, la seconda esprime serenità". Caparezza è fuori dal tunnel.

http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/caparezza-un-album-per-riscoprirsi-questa-volta-mi-sono-messo-al-centro-_3094407-201702a.shtml



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