Questo articolo del 31 gennaio 2014 (Repubblica)
Troppo larga tanto da poter complicare il
passaggio delle auto e la manovra dei bus provenienti da piazza Massari.
E' il nuovo problema che incombe sulla tanto chiacchierata nuova pista
ciclabile di corso Vittorio Veneto a Bari. Dopo il blocco dei lavori per
la Soprintendenza, che ha chiesto di visionare il progetto, la
retromarcia sulla realizzazione arriverà direttamente dagli uffici
comunali. "Stiamo pensando di rimodularla prendendo il precedente
progetto del 2008 e risalente a un vecchio accordo di programma dell'ex
Gaslini che prevedeva una corsia sulla carreggiata e l'altra sul
marciapiede dove fu realizzata la pista ciclopedonale dei Giochi del
Mediterraneo del '97" annuncia Antonio Decaro. Il delegato comunale alla
Mobilità ha effettuato un sopralluogo nel cantiere giungendo a una
conclusione: "Con le corsie della pista a 2,50 metri, con il cordolo da
80 centimetri e con le auto poi parcheggiate, la carreggiata si
restringe. Dobbiamo quindi modificare il progetto almeno nel tratto
Castello Svevo-Liceo Flacco optando per queste due nuove corsie e per
uno spartitraffico". Nelle prossime ore si passerà alle prove. Il
cordolo sarà verniciato in diverse tonalità (la Soprintendenza chiede di
eliminare il rosso chiaro per fare spazio a colori più adeguati al
contesto storico-artistico del lungomare) e saranno parcheggiate le
auto. "Solo così avremo un quadro più chiaro. Il parere della
Soprintendenza non è obbligatorio, ma ci deve essere" spiega Decaro
assicurando tempi celeri (a maggio incombe da quelle parti il Giro
d'Italia). La pista sarà poi collegata per un tratto a via Massari e a
via San Francesco D'Assisi per ricongiungersi con quella in fase di
realizzazione su corso Mazzini, grazie alle economie di gara. Ma sul
percorso ciclopedonale incombono anche dubbi di tipo urbanistico. "Con
l'adeguamento del Putt al Pptr - dice il consigliere comunale, Peppino
Loiacono - tutta la costa, da Santo Spirito a Torre a mare viene
considerata "strada panoramica" da tutelare" di FRANCESCO PETRUZZELLI
Questo articolo del 27 giugno 2014 (baritoday)
Prenderanno il via
lunedì prossimo, 30 giugno, i lavori di rifacimento della pavimentazione dell’ultimo tratto di via Argiro, l’isolato compreso tra via Piccini e corso Vittorio Emanuele.
VIA L'ASFALTO, TORNANO LE BASOLE - Su questo tratto della strada è
previsto un intervento sperimentale, come richiesto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici:
saranno ripristinate le originarie basole laviche attualmente ricoperte dall'asfalto.
I lavori che partiranno dall’angolo di via Argiro con Corso Vittorio
Emanuele saranno terminati entro 80 giorni. Le basole dovranno essere
ripulite con l’aiuto di esperti basolatori e successivamente
riposizionate nella loro forma originaria garantendo la corretta
pendenza per non ostacolare lo smaltimento delle acque meteoriche e
evitare episodi di allagamento. Anche questa ultima parte di lavori
previsti sarà a cura e spese di AMGAS con la supervisione della
Soprintendenza.
Il sindaco Antonio Decaro ha dichiarato: “Con quest’ultimo tratto
completiamo
l’intero percorso di Via Argiro che possiamo consegnare alla città.
Approvato il bilancio comunale, partiremo con il rifacimento dei
marciapiedi lungo tutta la strada su entrambi i lati.
Concorderemo il cronoprogramma di questi interventi con il primo
Municipio e l’associazione dei commercianti per stabilire tempi e modi
dei lavori e non arrecare disagi ai cittadini e alle attività
commerciali”.
Elenco di altri cantieri:
Piazza Massari
Piazza Madonella
Pista ciclabile nel quartiere Libertà, in piazza Cirillo (san Pasquale) e in piazza San Francesco (Palese).
A largo Adua, a causa della cessazione dell’attività della ditta appaltatrice, il cantiere si è bloccato.
Per proseguire i lavori su piazza IV Novembre il Comune ha presentato
una nuova perizia di variante che è in attesa di approvazione della
Soprintendenza.
Il sindaco e l'assessore Galasso nelle prossime settimane effettueranno
una serie di sopralluoghi per redigere un cronoprogramma di consegna
delle opere. Però sarebbe giusto capire i motivi di tutti questi ritardi, per non parlare della pista ciclabile
nel tratto
Castello Svevo-Liceo Flacco, dove si evince un grosso errore di progettazione e fu autorizzato questo lavoro, senza aver neanche aver visto il progetto, altrimenti non sarebbe stato sicuramente autorizzato.
Signor Sindaco, sarebbe giusto che chi sbaglia paghi ?
Forse so anche chi !!!
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