lunedì 4 gennaio 2016

Cos'è l'amicizia ?

L’amicizia è un sentimento di affetto, simpatia, solidarietà e stima che unisce due o più persone. Con il passare del tempo, ci si crea una cerchia di amicizie, ossia un gruppo di persone con cui si è in buoni rapporti. Contare su amicizie importanti consente di vivere serenamente la propria vita, con la sicurezza di avere persone alle quali rivolgersi per ricevere aiuto nei momenti difficili e condividere le gioie.
Il termine amicizia deriva dal greco φιλία e lo si incontra in ambito filosofico nell’accezione di forza cosmica e divinità che tiene in armonia gli elementi. La definizione di amicizia di Aristotele ne ha segnato in maniera profonda il concetto, facendone una lunga analisi nei libri VIII e IX dell’Etica Nicomachea. Per il grande filosofo greco, si tratta di una virtù fondata non su sensazioni ed emozioni bensì su abitudine e libera scelta, fondamentale per la vita perché nessuno, anche chi possiede tutti i beni che desidera, vivrebbe senza amici. Dopo Aristotele, il tema è stato ampiamente affrontato nella filosofia, sviluppato da stoici ed epicurei che ne fecero una delle principali esperienze della vita del saggio. In una operetta classica, il Laelius, si trova la definizione dell’amicizia di Cicerone che vede questo sentimento come un affetto concentrato tra poche persone.

L’argomento è stato poi ripreso dal Cristianesimo e trasformato nell’amicizia cristiana che è estesa all’intera umanità e si fonda sull’amore fraterno. Nel Rinascimento Montaigne ne trattò il tema sotto l’aspetto psicologico e la definì come una «servitù volontaria», un legame profondo e disinteressato tra due esseri umani. Ha ispirato anche letterati e poeti come Kahlil Gibran che vi ha dedicato una bellissima poesia.
Per riconoscere un’amicizia vera e pura, bisogna innanzitutto distinguere la particolarità del sentimento in questione dalla benevolenza. Quest’ultima, infatti, può essere rivolta anche a persone sconosciute e rimanere nascosta mentre l’amicizia vera implica un coinvolgimento attivo. Si caratterizza per la reciprocità e il piacere di «vivere insieme», aspetti che nascono dalla comunanza di ideali e stili di vita, e secondo alcuni anche dalla somiglianza del DNA. Con gli amici veri, quando si è in dialogo, si entra in confidenza e si rivelano aspetti personali della propria vita che altrimenti rimarrebbero nascoste nel proprio intimo. Tra i segnali per capire quella vera e distinguerla da quelle interessate, fuggevoli e brevi, vi sono il rispetto, la generosità, la predisposizione ad ascoltare e aiutare l’altro. Quando ci si trova di fronte a una persona che parla in maniera irrispettosa, si è lontani dal sentimento puro perché questo atteggiamento mina le basi di una buona amicizia. L’ascolto e i piccoli gesti che rivelano il desiderio di aiutare l’amico in difficoltà, sono altri segnali utili per distinguere quella vera da quella falsa.


Purtroppo ognuno ha idee diverse sull'amicizia, ed è per questo che io ho pochi amici che considero veri, in quanto hanno i miei stessi valori.
Per me l'amicizia che ti lega a una persona, è quel qualcosa che ti fa sentire di essere apprezzato, nonostante tu abbia una marea di difetti, che il tuo amico non sopporta. Sai di non essere solo, perchè sai di avere gli amici accanto , che sanno sempre come consolarti e starti vicino, anche se a volte non ci riescono..ma non vuol dire che non siano veri amici!
L'amicizia può durare in eterno, se si vuole davvero bene a una persona, perchè se c'è davvero questo sentimento, non si spezza facilmente, ma ogni ostacolo la rafforza. L'amore è molto più debole e distruttibile.
Forse l'amicizia non si può definire in varie parole, perchè ha sempre quel punto di domanda che non ti spieghi, come l'amore.
Ma una cosa è certa, sai quando sei innamorato, e sai quando hai trovato un vero amico. 


Trascorriamo sul posto di lavoro una gran parte delle nostre giornate. Siamo così a stretto contatto con i nostri colleghi e questa situazione ci porta ad un interrogativo piuttosto spinoso: quanto conviene parlare di sé in ufficio? E quanto possiamo entrare in confidenza con i colleghi?

Molto dipende dal clima dell’azienda per cui lavoriamo. Sicuramente esistono ambiente molto informali, dove una forte complicità fra colleghi è considerata molto positiva per la produttività. Tuttavia esistono anche ambienti dove un’eccessiva socievolezza è considerata come antitetica ad un approccio responsabile. Meglio quindi osservare attentamente, in particolare i primi giorni, per poter capire le regole implicite che governano la nostra azienda. Siamo accolti con diffidenza? L’atmosfera è estremamente competitiva e carica di aggressività? Meglio stare in guardia, allora.
Tuttavia non sempre è il contesto a fare la differenza, quanto le proprie inclinazioni caratteriali e la propria visione professionale. Le variabili in gioco sono quindi molto numerose e a volte scegliere l’approccio migliore può causare un forte disagio. Se siamo abituati ad avere rapporti molto confidenziali con chi ci sta accanto, è difficile poter cambiare le nostre attitudini una volta varcata la soglia dell’ufficio.


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