https://www.perunaltracitta.org/2019/04/17/julian-assange-subito-libero-perche-a-rischio-e-la-nostra-di-liberta/
L’11 aprile scorso Julian Assange – ideatore e animatore di quella magnifica organizzazione per la libertà che è WikiLeaks
– è stato preso con forza dall’ambasciata ecuadoriana a Londra e
arrestato dalla polizia del Regno Unito. Poi Julian è stato
“ulteriormente arrestato” a nome del governo degli Stati Uniti per
soddisfare i buoni rapporti tra Gran Bretagna e Usa.
Assange sta pagando duramente, e non da adesso, il fatto di aver
rivelato dati sui crimini di guerra statunitensi in Afghanistan (The Afghan War Diary) e in Iraq (The Iraq War Logs), ma anche di aver diffuso le prove della corruzione che si dispiega all’interno di diversi governi “democratici”.
Ma forse, e la cosa potrebbe essere se possibile ancora più grave,
perché stava indagando sull’uso che Google (e presumiamo le grandi
multinazionali dell’informazione) si preparava a fare dell’immensa
quantità di “nostri” dati di cui dispone. Si trattava, nel racconto di
Giorgio Agamben che lo ha incontrato recentemente presso l’ambasciata
ecuadoriana, “di vendere a società di assicurazione e ai Servizi
segreti dati sugli interessi, i desideri, i consumi, lo stato di salute,
le letture, insomma sulla vita in ogni suo aspetto di milioni di
individui“. Per Assange questo avrebbe significato “un incremento senza precedenti delle possibilità di controllo da parte dei poteri economici e polizieschi sugli esseri umani“. L’arresto di Assange non è quindi soltanto “il
desiderio di punire le inchieste passate di Wikileaks, ma di impedire
l’indagine tuttora in corso, che evidentemente viene percepita dagli
interessati come una minaccia“. È anche per questa ragione che occorre esprimere senza riserve la propria solidarietà con Assange.
"Il Quinto Potere", il film si snoda intorno alla vicenda del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange e del suo collega Daniel Domscheit-Berg,
i quali decidono di puntare i riflettori del mondo sulle storture di un
sistema di potere e privilegi, creando una piattaforma per la
diffusione in forma anonima di informazioni riservate. Nel giro di poco
tempo riescono a raggiungere il grande pubblico, diventando un vero e
proprio strumento di controinformazione
globale. Le tensioni tra i due, però, si scatenano quando riescono a
raggiungere la più cospicua raccolta di informazioni riservate degli Stati Uniti.
Il film "Snowden" è il ritratto personale e affascinante di una delle figure più
controverse del XXI secolo, l'uomo responsabile di quella che è stata
definita la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia
dei servizi segreti americani. Nel 2013 Edward Snowden lascia con
discrezione il suo impiego alla National Security Agency e vola ad Hong
Kong per incontrare i giornalisti Glenn Greenwald e Ewen MacAskill, e la
regista Laura Poitras, allo scopo di rivelare i giganteschi programmi
di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti.
Consulente esperto di informatica, legato da un impegno di massima
segretezza, Ed ha scoperto che una montagna virtuale di dati viene
registrata tracciando ogni forma di comunicazione digitale, non solo
relativa a governi stranieri e a potenziali gruppi di terroristi, ma
anche a quella di normali cittadini americani. Disilluso rispetto al suo
lavoro nel mondo dell'intelligence, Snowden raccoglie meticolosamente
centinaia di migliaia di documenti segreti per dimostrare la portata
della violazione dei diritti in atto. Lasciando la donna che ama,
Lindsay Mills, Ed trova il coraggio di agire spinto dai principi in cui
crede.