venerdì 30 ottobre 2015

Papa Francesco è un prodotto del marketing del Vaticano

Papa Francesco è un prodotto del marketing del Vaticano

La Chiesa cattolica, una delle più antiche e rinomate aziende al mondo, è in declino. Il suo «prodotto», cioè la Dottrina, in grave crisi. Scandali, immobilismo, una customer satisfaction in ribasso, il brand con un tremendo bisogno di riposizionamento. Non si sa a che santo votarsi. Finché... Ecco la soluzione. Un nuovo amministratore delegato. Anzi, un «curatore fallimentare» per salvare l’azienda: Papa Francesco.

Ecco le sei strategie di marketing usate dalla Chiesa Cattotica :

  1. Rebranding 
  2. Risorse umane
  3. Customer care
  4. Leadership
  5. Comunicazione
  6. Strategie social
Esempi ? Eccoli :  

Rebranding: Scandali, immobilismo e customer satisfaction in ribasso necessitano un cambiamento. Ed ecco che si torna alle origini, ai “valori della marca”. Si riscoprono l’autenticità e la povertà delle origini.

Risorse umane: quando le cose non vanno bene si rivede il personale. La prima testa a cadere è stata quella del segretario di stato Tarcisio Bertone. Si ricontrollano anche le procedure interne. Papa Francesco non ha fatto tutto da solo, ma si è rivolto a professionisti esterni, come Kpmg per la verifica dei sistemi contabili e McKinsey & Company per la comunicazione.

Customer Care: alla base del customer care c’è l’ascolto. Per questo sono stati inviati questionari a tutte le conferenze episcopali per conoscere le opinioni su tematiche molto di attualità, come le coppie di fatto o le nozze gay. Importanti anche le opinioni della gente comune, si pensi alle telefonate!

Comunicazione: non poteva mancare lo storytelling, l’elemento chiave del marketing moderno, ovvero la capacità di raccontare, di emozionare, di dar voce ai sentimenti.

Questo papa ha dimostrato non solo di essere un grande comunicatore, ma un maestro in grado di mettere in atto il “marketing del significato”.


fonte :  http://www.vanityfair.it/news/mondo/14/05/09/papa-francesco-sei-regole

    mercoledì 28 ottobre 2015

    Le “Stanze di Dzyan”

     

    Le “Stanze di Dzyan” sono un antichissimo testo orientale.
    Di esse se ne parla per la prima volta in occidente per opera di Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica, che riporta il risultato dei suoi studi nel commentario facente parte della sua opera “La Dottrina Segreta”. 
    Le “Stanze di Dzyan” si compongono di due parti: “Evoluzione Cosmica” e “Antropogenesi”. 
    Nella prima parte viene descritta la storia dell’Universo, dalle sue origini alla formazione della materia. 
    Nella seconda viene trattata l’origine dell’uomo e la sua evoluzione fino alla catastrofe che avrebbe distrutto l’Atlantide.
    Il testo è diviso in “Stanze”, o Capitoli, così chiamate perché, secondo la dottrina orientale, alla conoscenza dell’Universo si può giungere mediante la consultazione del “libro dell’Akasha”. Questa rappresenta la base sulla quale poggia il tessuto spazio-temporale sul quale è costruito l’Universo. In essa rimangono impressi, come su di un nastro magnetico, tutti gli avvenimenti che lo hanno caratterizzato fin dalla sua origine. 
    Il pensiero orientale ha diviso questa era in diversi periodi, ai quali ha dato il nome di Stanze, quasi fossero le stanze di una immensa biblioteca cosmica, alle quali può accedere chi, durante la meditazione, raggiunge l’illuminazione che gli permette di raggiungere più elevati gradi di coscienza. La parola Dzyan invece ha la sua derivazione dal termine DZYU, il Pensiero Divino attraverso cui prende forma ogni manifestazione, o anche l’Energia primordiale della formazione che ha dato forma e sostanza alla materia. 
    Ciò che deriva da questa energia è “Dzyan”, ovvero la Creazione. Quindi “Le Stanze di Dzyan” si potrebbe semplicemente tradurre come: “I Capitoli della Creazione”.
    Il testo originale de “Le Stanze”, secondo quanto afferma nel suo testo la Blavatsky, è conservato in un luogo segreto del Tibet ed era già considerato antico quando era antico l’uomo. Rare copie scritte in sanscrito ne ha potute reperire in alcuni luoghi sacri dell’India, alle quali la ricercatrice è riuscita ad accedere. 
    La versione che viene qui presentata è la traduzione che è riportata nel citato testo “La Dottrina Segreta”. 
    Esso quindi è la traduzione italiana di un testo inglese tratto dal testo sanscrito. Necessari passaggi per rendere il testo comprensibile al lettore italiano. Naturalmente sono inevitabili, come in ogni passaggio del genere, delle interpretazioni del testo originale fatte dal traduttore per rendere il testo comprensibile. 
    Ciò ha quindi portato, come per altre interpretazioni di Testi Sacri, ad una versione che sarà quantitativamente diversa da quella originale (conservata in Tibet), ma d’altronde ciò è inevitabile per rendere il Testo accessibile. 
    Voglio sperare che i successivi passaggi si siano mantenuti il più possibile fedeli ai precedenti e quindi al testo originale.
    La Blavatsky, nel suo commentario, ha voluto rendere il testo nel suo significato più esoterico, quindi quello più nascosto e meno comprensibile ai molti. I riferimenti e gli allacciamenti che essa può aver fatto con la scienza, vanno riferiti alla conoscenza scientifica dell’epoca cui la scrittrice apparteneva, quindi la seconda metà dell’ottocento. 
    Visto il progresso che il pensiero scientifico ha avuto da allora, si è reso per conto mio necessario rivedere il Testo da un ottica più moderna. 
    E’ stato così possibile ritrovare interessanti allacciamenti con le più moderne teorie sull’origine dell’Universo. 
    E’ altresì descritto come trovi il suo posto in questo contesto evolutivo anche una componente spirituale, che sta alla base della formazione della materia, come predicato da varie religioni. 
    Quanto esposto nella prima parte del mio lavoro, che riguarda la nascita e lo sviluppo dell’Universo, già potrebbe essere sufficiente a dimostrare l'antica saggezza di una Razza ormai scomparsa che era giunta a conoscenze alle quali siamo potuti accedere solo con le più moderne ricerche nel campo delle origini. 
    E’ quindi, a mio avviso, un interessante ed unico punto d’unione fra scienza e fede. 
     Forse retaggio di una cultura che ha preceduto l’uomo storico, così come conosciuto, e che aveva delle conoscenze più elevate di quanto i nostri attuali studi ci possano far supporre.

    In che modo la scrittrice e mistica Helena Blavatsky è venuta a sapere di questo misterioso saggio? Durante un viaggio in Egitto, al Cairo, Blavatsky incontra un mago di origine copta, era proprio lui che le rivela l'esistenza del pericoloso e maledetto libro, conservato in un monastero tibetano: Libro di Dzyan. Il manoscritto contiene i segreti del l’ordine e la struttura del nostro universo. I saggi tibetani hanno ricevuto queste conoscenze dal pianeta Venere, dalla Ragione Suprema o dagli extraterrestri locali. Il mago insegna a Blavatsky a leggere attraverso la chiaroveggenza, così lei riesce a esaminare il contenuto del libro.
    Dopo questo evento con Blavatsky sono avvenute diverse trasformazioni miracolose. La donna ha ottenuto straordinarie conoscenze in vari campi della scienza e ha scritto molti libri. Basta leggere "La Dottrina Segreta", "Iside svelata" o "Il simbolismo arcaico delle religioni" per affermare l'ampiezza e la profondità delle sue conoscenze dalla fisica alla linguistica. Blavatsky sosteneva che tutte le informazioni le ha ricevute da "Le Stanze di Dzyan".
    Blavatsky viaggia spesso, vive in America, in India, dove riesce a conoscere i grandi maestri e ad ottenere il libro maledetto. A questo punto comincia a ricevere minacce: se non restituirà “Le stanze", la attenderanno guai grossi. Il misterioso mittente le chiedeva di distruggere tutti gli scritti relativi sul libro e di non menzionarlo da nessuna parte. In caso di mancato rispetto di quelle richieste, l'autore delle lettere l’ha minacciata di malattie. Blavatsky ignora gli avvisi e dopo poco si ammala gravemente. Solo tre anni dopo, grazie ad un viaggio in India, dove l’aiutano dei guaritori locali, riesce a  riprendersi. Tuttavia ben presto succede le capita una nuova disgrazia.
    Nel 1871 durante un viaggio in Egitto Blavatsky si trova a bordo del piroscafo "Evnomiya". La nave esplode. Quasi tutti i passeggeri muoiono tranne Blavatsky, miracolosamente sopravvissuta.
    Tornata a Londra Blavatsky intende mostrare al pubblico le "Stanze di Dzyan", sperando in quel modo di salvarsi dalla persecuzione. Ma anche qui vi è una sorpresa: durante l'evento uno sconosciuto tenta di ucciderla, l'uomo affermava di essere guidato a distanza.
    Allo stesso tempo il misterioso libro scompare dalla cassaforte dell'albergo. Blavatsky decide che c'è un complotto contro di lei. Nel 1875 insieme con il colonnello Henry Olcott fonda la Società Teosofica, che si occupa dello studio di tutte le religioni e dottrine filosofiche, nonché della ricerca delle "Stanze di Dzyan".
    Alcuni decenni più tardi la fondatrice della Società Teosofica riesce ad ottenere una copia del libro, scritto in una lingua sconosciuta il senzar. Lo traduce in inglese e pubblica nel 1915 in Hermetic Publishing Company a San Diego.
    Critici e comunità scientifica hanno sconfitto la pubblicazione e hanno organizzato una campagna di denuncia delle attività della Blavatsky. La Società britannica per le ricerche psichiche la accusa di frode e ciarlataneria: così la fama di scrittrice e occultista viene colpita irreparabilmente per mai più risollevarsi 
    L'edizione 1915 ora si trova nella Biblioteca del Congresso a Washington. Tuttavia il mistero rimane: davvero questo libro contiene la conoscenza segreta dei saggi indiani, con cui si può imparare a leggere a distanza, manipolare gli oggetti e ottenere la chiave della biblioteca della Ragione universale o è solo una intelligente mistificazione letteraria?

    http://www.purocuorefranoi.com/helena_petrovna_blavatsky/le%20stanza%20di%20dzyan.pdf

    martedì 27 ottobre 2015

    Dejà vu


    Il déjà-vu, talvolta scritto déjà vu, è un fenomeno psichico rientrante nelle forme di alterazione dei ricordi (paramnesie): esso consiste in fatti totalmente casuali di cose, animali o persone che entrano in contatto con il soggetto, nell'intervallo in cui esso stesso sta svolgendo la missione tonnatissima del supremo Maestro. (déjà-vécu).Seppur impropriamente, viene anche chiamato «falso riconoscimento».

    Il termine fu coniato ne L'Avenir des sciences psychiques di Boirac, revisione di un saggio che scrisse da studente all'Università di Chicago.

    Il noto fisico Michio Kaku segnala che i Dejà vu potrebbero essere ricordi di universi paralleli.

    Quante volte ci sarà capitato di dire “questa cosa mi sembra di averla già vissuta”, o di avere la sensazione talmente forte quasi da sapere cosa accadrà nel momento successivo? La psicologia lo definisce come un falso meccanismo della memoria, quando il cervello non ha terminato di costruire la sua percezione cosciente dell’esperienza che sta vivendo. Ma secondo la fisica quantistica, potrebbe essere un momento in cui le nostre vibrazioni cambiano, permettendoci letteralmente di “viaggiare”, secondo il fisico Michio Kaku, esperto della Teoria delle Stringhe, in un’altra dimensione.

    Nel 1971 lo scrittore Phil K. Dick, ipotizza che la nostra realtà non sia altro che un’elaborazione di un computer, riconducendo il "de javù" ad una anomalia che si verifica quando un evento viene riprogrammato o modificato. Un vero precursore dell’esistenza di matrix. Ipotizza inoltre l’esistenza di universi paralleli, idea considerata all’epoca folle, ma ormai ampiamente accettata dagli scienziati contemporanei.



    lunedì 26 ottobre 2015

    Essere o Apparire


    Il problema dell’essere o apparire, inteso come le modalità dell’animo e la voglia di fare apparire queste in modo diverso dalla verità con lo scopo di affermarsi nella società, e forse un modo di pensare consumistico che è dato dall’eguaglianza “io sono = ciò che ho e ciò che consumo”.
    Che cosa è più importante? Essere o Apparire?
    Al giorno d’oggi ci troviamo in una società in cui l'apparire è più forte dell'essere. Io penso che sia fondamentale capire la differenza. Quanto sia importante ESSERE e nel caso, come e quando APPARIRE.
    APPARIRE

    L'apparenza spesso è un mezzo per nascondere, dietro un’immagine a volte superficiale, insicurezze o debolezze. Io credo che l'apparenza non corrisponda alla propria personalità. L'apparire per me dovrebbe essere lo specchio del nostro essere.
    “Troppe persone spendono denaro che non hanno guadagnato, per comprare cose he non vogliono, per impressionare gente che non gli piace.” | Will Smith
    Quante volte anche tu hai visto delle persone che pur di apparire si sono create ruoli e look assolutamente inadatti? ..e poi insostenibili nel tempo! Immaginarsi ed inventarsi in un modo che non appartiene a noi ci porta ad apparire diverse da quello che siamo.
    La moda ti condiziona con tendenze basate su immagini stereotipate e ti fa credere che l'apparire sia più importante dell'essere. Ed è assolutamente FALSO!
    La verità è che la moda propone. Chi non ha carattere e si lascia travolgere aldilà dei propri gusti personali ne diventa vittima. La colpa però non è della moda. Questo perché una donna che si lascia interamente influenzare dalle tendenze del momento significa semplicemente che ha mancanza di personalità.
    A noi donne piace apparire certo, però dobbiamo apparire al meglio di quello che siamo. Apparire positivamente perché vogliamo lasciare una buona impressione del nostro ESSERE.

    ESSERE

    Cosa vuol dire essere se stessi?
    Nel mondo di oggi è sempre più difficile essere se stessi davvero, e far in modo che il nostro vero spirito trasmetta la nostra unicità di individui liberi.
    Non è solo un diritto, personalmente credo sia un nostro dovere.
    “Tutti ti valutano per quello che appari. Pochi comprendono quel che tu sei.” | Niccolò Macchiavelli
    L'ESSERE è come siamo veramente. E` la nostra mente, il nostro spirito. E la parte più vera di noi.
    “Perché c’è ancora qualcuno che ti apprezza per come sei e non per come devi essere.” | Johnny Deep
    Quando smetti di essere te stesso stai privando il mondo di qualcosa di unico che non potrà mai essere replicato.

                 Bisogna seguire il proprio essere per apparire ciò che sei davvero.



    venerdì 23 ottobre 2015

    Hitler & Netanyahu


    In un intervento al congresso sionista mondiale, Netanyahu ha dichiarato che "Hitler non voleva sterminare gli ebrei, solo espellerli". Ma in un incontro avvenuto nel 1941 a Berlino, il muftì disse al leader nazista: "Se tu li espelli, verranno tutti qui (in Palestina)". Allora, secondo Netanyahu, Hitler gli chiese: "Cosa dovrei fare con loro?". E la risposta del muftì sarebbe stata: "Bruciali". Come ricorda oggi il quotidiano Haaretz, Netanyahu aveva già sostenuto tale tesi in un discorso tenuto alla Knesset nel 2012, quando definì Husseini "uno dei principali architetti" della soluzione finale. Una ricostruzione avanzata da diversi storici, ha sottolineato il quotidiano, ma respinta dai più accreditati ricercatori sull'Olocausto.

    Domanda : a Netanyahu chi gli ha dato l'idea di sterminare i Palestinesi ?


    giovedì 22 ottobre 2015

    Ovazione

     

    L'ovazione (in latino ovatio) o piccolo trionfo (in greco πεζὸς θρίαμβος) era una cerimonia in cui nell'antica Roma venivano resi gli onori ad un generale vittorioso. Anche se aveva minor rilievo del trionfo, la cerimonia non era di fatto meno solenne...



    L'origine della parola è stata controversa fin dall'antichità. La maggior parte degli autori vi veda la radice latina ovis, pecora, animale sacrificale alla fine della cerimonia. Dionigi la fa derivare dalla parola greca εὐοῖ (euòi, in italiano evoè), grido di gioia delle baccanti, Festo dalla parola ovantes, a sua volta derivata dal grido gioioso "O! O!", che indicava i soldati esultanti che tornavano vittoriosi dalla battaglia.


     ⒶL'anarchismo è una tendenza naturale, 
    che si trova nella critica delle organizzazioni gerarchiche e delle concezioni autoritarie, 
    e nel movimento progressivo dell'umanità e perciò non può essere una utopia. 
    Bruno Misefari

    martedì 20 ottobre 2015

    Star Wars - Il Risveglio Della Forza

     

    Star Wars: Il risveglio della Forza

    Nuovi e vecchi personaggi.

     

    Kylo Ren 

    (un adepto del Lato Oscuro della Forza, alleato del Primo Ordine
    e membro del gruppo dei Cavalieri di Ren).

     


    Finn, uno stormtrooper che si ritrova in una situazione pericolosa &
    Rey, una ragazza solitaria che vive sul pianeta desertico Jakku,
    recuperando materiali da un cimitero di astronave.


     

     Chewbecca & Ian Solo

     

     

    R2D2 & Luke Skywalker

     


     Ian Solo

    Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens), noto anche come Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza, è un film del 2015 diretto da J. J. Abrams.

    Prodotto dalla Bad Robot Productions, dalla Lucasfilm e dalla Walt Disney Pictures, è la settima pellicola della saga di Guerre stellari, ed è interpretato da Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong'o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Max von Sydow. Il film è ambientato all'incirca trent'anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi (1983).

    Il risveglio della Forza è il primo film della Trilogia sequel, annunciata in seguito all'acquisto della Lucasfilm da parte di The Walt Disney Company nell'ottobre 2012. Il film è prodotto da Abrams, dal suo collaboratore di lunga data Bryan Burk e da Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm. Abrams ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Lawrence Kasdan, che co-sceneggiò i film della Trilogia originale L'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi. Abrams e Kasdan hanno riscritto una sceneggiatura iniziale di Michael Arndt, anche autore del soggetto. Le riprese di seconda unità sono cominciate ad aprile 2014 ad Abu Dhabi e in Islanda, mentre le riprese principali si sono tenute da maggio a novembre 2014 a Abu Dhabi, in Irlanda e ai Pinewood Studios di Londra. La pellicola verrà distribuita nelle sale cinematografiche il 16 dicembre 2015 in Italia e il 18 dicembre negli Stati Uniti, in 2D, 3D e IMAX 3D.

    "Sabotare è legittima difesa"


     

    Dichiarazione prima della sentenza – Torino 19 ottobre 2015 :

    Sarei presente in quest’aula anche se non fossi io lo scrittore incriminato per istigazione. Aldilà del mio trascurabile caso personale, considero l’imputazione contestata un esperimento, il tentativo di mettere a tacere le parole contrarie. Perciò considero quest’aula un avamposto affacciato sul presente immediato del nostro paese. Svolgo l’attività di scrittore e mi ritengo parte lesa di ogni volontà di censura.
 Sono incriminato per un articolo del codice penale che risale al 1930 e a quel periodo della storia d’Italia. Considero quell’articolo superato dalla successiva stesura della Costituzione della Repubblica. Sono in quest’aula per sapere se quel testo è in vigore e prevalente o se il capo di accusa avrà potere di sospendere e invalidare l’articolo 21 della Costituzione.
    Ho impedito ai miei difensori di presentare istanza di incostituzionalità del capo di accusa. Se accolta, avrebbe fermato questo processo, trasferito gli atti nelle stanze di una Corte Costituzionale sovraccarica di lavoro, che si sarebbe pronunciata nell’arco di anni. Se accolta, l’istanza avrebbe scavalcato quest’aula e questo tempo prezioso. 
Ciò che è costituzionale credo che si decida e si difenda in posti pubblici come questo, come anche in un commissariato, in un’aula scolastica, in una prigione, in un ospedale, su un posto di lavoro, alle frontiere attraversate dai richiedenti asilo. Ciò che è costituzionale si misura al pianoterra della società.
    Inapplicabile al mio caso le attenuanti generiche,se quello che ho detto è reato, l’ho ripetuto e continuerò a ripeterlo.
    Sono incriminato per avere usato il verbo sabotare. Lo considero nobile e democratico. Nobile perché pronunciato e praticato da valorose figure come Gandhi e Mandela, con enormi risultati politici. Democratico perché appartiene fin dall’origine al movimento operaio e alle sue lotte. Per esempio uno sciopero sabota  la produzione. Difendo l’uso legittimo del verbo sabotare nel suo significato più efficace e ampio. Sono disposto a subire condanna penale per il suo impiego, ma non a farmi censurare o ridurre la lingua italiana. 
”A questo servivano le cesoie” : a cosa? A sabotare un’opera colossale quanto nociva con delle cesoie? Non risultano altri insidiosi articoli di ferramenta agli atti della mia conversazione telefonica. Allora si incrimina il sostegno verbale a un’azione simbolica?  Non voglio sconfinare nel campo di competenza dei miei difensori.
Concludo confermando la mia convinzione che la linea di sedicente alta velocità in Val di Susa va ostacolata, impedita, intralciata, dunque sabotata per la legittima difesa della salute, del suolo, dell’aria, dell’acqua di una comunità minacciata.
La mia parola contraria sussiste e aspetto di sapere se costituisce reato.

    Erri De Luca

    lunedì 19 ottobre 2015

    Il fine giustifica i mezzi ? No !!!


    Per Machiavelli, secondo la celebre massima, in politica Il fine giustifica i mezzi.
    Ciò significa che in vista del bene comune vengono meno le regole ordinarie dell'etica individuale. Se necessario, il "Principe" può anche arrivare al tradimento; l'importante è che giustifichi il suo comportamento con apparente legittimità. Applicandolo non in politica il fine giustifica i mezzi ?


    Ho diritto a rubare se non lavoro ?

    Posso rubare il cibo se ho fame  ?

    Posso stuprare se ho voglia di fare sesso ?

    Non si giustifica un reato con lo stato di bisogno !!!

    Nessuno è costretto a compiere reato, è una scelta che presuppone l'assunzione della responsabilità per le conseguenze che ne derivano...

    Eppure c'è chi giustifica chi ruba...purtroppo dietro una tastiera e grazie a facebook si scrivono un sacco di stupidaggini....




    I metodi per sottrarre ricchezza con l’inganno ai popolari...la chiesa insegna...
    Per acquistare e mantenere le ricchezze a spese del pubblico, bisogna farsi credere dal popolo non solo onesti, ma santi; quindi i Gesuiti affettano una moralità austera, una religione esagerata. In quanto alla moralità, non è già che i Gesuiti sieno di una pasta differente dagli altri frati; ma essi sanno prendere tutte le loro precauzioni per non essere scoperti: essi vanno per la città sempre in due almeno, essi camminano ad occhi bassi; non s’intrattengono come gli altri frati ne’ caffè, nelle botteghe, nelle case; insomma mostrano la più grande moralità. Se essi non agiscono in cotal modo, chi sarebbe per loro? Ma e non era precisamente così che agivano i Farisei? Però, mentre affettano tanto rigore, non si fanno il più piccolo scrupolo delle tante iniquità che commettono, e che io ti ho accennate: perché quelle sono mezzi che conducono al fine, e per conseguenza sono cose per loro stesse indifferenti; mentre la corruzione del costume sarebbe un mezzo che allontanerebbe dal fine, e per conseguenza sarebbe cosa cattiva. Sarebbe però nocevole al loro fine esigere la osservanza di una morale severa da coloro che si lasciano dirigere da essi, allora avrebbero pochi seguaci: perciò i reverendi padri hanno una morale adattata per tutti i gusti. Non starò qui a ripeterti quanto ha detto con tanta grazia Biagio Pascal nelle sue Provinciali; ma posso assicurarti che la loro morale è, in fondo, la medesima, sebbene siasi alquanto perfezionata, secondo le circostanze.


    domenica 18 ottobre 2015

    Gesù chi era ? Uno Zombie....


    Chi era Gesù ? 

    Gesù era uno zombie ebreo venuto dal cielo, che era il padre di se stesso.

    Può farti vivere in eterno se simbolicamente mangi il suo corpo e telepaticamente gli comunichi che lo accetti come tuo signore, così può rimuovere una forza malvagia dalla tua anima che è presente nell'umanità perché una donna nata da una costola è stata convinta da un serpente parlante a mangiare la mela di una albero magico....





    Un piccolo quiz :

    - E’ nato da una vergine con l’intervento dello spirito santo (questo era scritto in una vecchia profezia).
    - Quando è nato, il tiranno al potere voleva ucciderlo.
    - I suoi genitori hanno dovuto scappare via.
    - Tutti i bambini maschi al di sotto dell’età di due anni sono stati massacrati.
    - Alla sua nascita erano presenti angeli e pastori.
    - Ha ricevuto oro, incenso e mirra come regalo.
    - E’ stato adorato come il salvatore dell’umanità.
    - Ha fatto vari miracoli, tra cui guarire persone malate o cieche, cacciare demoni, resuscitare i morti.
    - E’ morto su una croce tra due ladri ed è resuscitato dopo 3 giorni.

    CHI É ?

    Virishna, dio orientale, "nato" 1200 anni prima della "nascita" di Gesù.



    Nella mitologia vengono citate decine di figli di dio, con storie simili a quella di Gesù. Mithra o Mitras (Nemrod) figlio di dio, nato il 25 Dicembre da una madre vergine, successivamente crocifisso e resuscitato a Pasqua, il 25 marzo. Il culto di Mithra si è diffuso dalla Persia all’impero romano.

    Horus, il figlio di dio in Egitto, è stato un altro modello per creare il personaggio di Gesù. 
    Le correlazioni tra i due sono eclatanti:

    - Horus era la luce del mondo; Gesù era la luce del mondo.
    - Horus ha detto di essere la verità e la vita; Gesù ha detto di essere il cammino, la verità e la vita.
    - Horus era il buon pastore; Gesù era il buon pastore.
    - Horus è nato a Annu, il "posto del pane"; Gesu è nato a Bethleem, la "casa del pane".
    - Horus era l’agnello; Gesù era l’agnello.
    - Horus è identificato da una croce; Gesù è identificato da una croce.
    - Horus fu battezzato a 30 anni; Gesù fu battezzato a 30 anni.
    - Horus era figlio di una vergine, Isis; Gesù era il figlio di una vergine, Maria.
    - La nascita di Horus fu annunciata dalla nascita di una stella; la nascita di Gesù fu annunciata dalla nascita di una stella.
    - Horus era il bambino che insegnava nel tempio; Gesù era il bambino che insegnava nel tempio.
    - Horus aveva 12 discepoli; Gesù aveva 12 discepoli.
    - Horus era la stella del mattino; Gesù era la stella del mattino.
    - Horus era il Krst; Gesù era il Cristo.
    - Horus fu tentato da Set sulla montagna; Gesù fu tentato da Satana sulla montagna.
    - Horus fecce miracoli e guarigioni, Gesù fecce miracoli e guarigioni.
    - Horus caminava sulle acque, Gesù caminava sulle acque.
    - Horus fu crocefisso tra due ladroni, Gesù fu crocefisso tra due ladroni.
    - Horus resuscito dopo tre giorni, Gesù resuscitò dopo tre giorni.

    Gesù è nato il 25 dicembre come Krisna, Zoroastro, Attis, Adonis ed altri. Gesù ha guarito dei malati e ha resuscitato dei morti, così come hanno fatto anche Krishna, Bouddha, Zoroastre, Bochia, Osiris, Serapis, Mardouk ed altri. Gesù è nato da una vergine. Allo stesso modo sono nati Krishna, Bouddha, Lao-Tseu, Conficius, Zoroastro , Attis, Ra e tanti altri. Gesù è stato crocifisso in primavera con due ladroni come Krisna, Baal.
     
    Il nuovo testamento è la più grande truffa di tutti tempi !!!


    sabato 17 ottobre 2015

    Ritorno al Futuro è il 21 ottobre 2015

     

    Hill Valley, California. Marty McFly è fortunosamente ritornato dal 1955 nella notte del 26 ottobre 1985. La mattina seguente, mentre saluta la sua ragazza, Jennifer Parker, vede ritornare il suo amico Emmett Brown "Doc" dal futuro. Doc, partito la notte precedente per il futuro con la macchina del tempo, lo informa che nel 2015 il suo futuro figlio si metterà nei guai e lo invita ad andare con lui nel futuro, per correggere la piega che prenderanno gli eventi.
    Doc, Marty e Jennifer arrivano nel futuro con la DeLorean, che nel frattempo è stata aereo-trasformata e modificata con un Generatore di fusione, permettendole di alimentarsi con l'immondizia, nel pomeriggio di mercoledì 21 ottobre 2015 dove lasciano temporaneamente Jennifer in un vicolo dopo averla addormentata con il Generatore alpha induttore di sonno di Doc, perché faceva troppe domande. Doc e Marty salvano Marty McFly Jr. dalla galera, facendo arrestare al suo posto il suo rivale Griff Tannen e i suoi compagni di gang. Spettatore dell'inseguimento è l'ormai anziano Biff Tannen, nonno di Griff ed eterno rivale del padre di Marty. Successivamente, mentre Doc e Marty sono intenti a recuperare Jennifer nella sua futura casa di Hill Dale (dove era stata portata dalla polizia, che l'aveva vista addormentata nel vicolo e scambiata per la Jennifer del 2015), l'anziano Biff si impossessa per breve tempo della DeLorean e del grande almanacco sportivo con i risultati sportivi tra il 1950 e il 2000, comprato quella mattina da Marty con l'intento di piazzare qualche scommessa, una volta tornato nel 1985. Il vecchio Biff, rubando l'idea di Marty, modifica così il passato e crea un "1985 alternativo". Il Biff del futuro mette in guardia il Biff del 1955 dicendo che uno scienziato pazzo e un ragazzo avrebbero potuto dargli problemi nel futuro, nel quale egli sarà il padrone incontrastato di Hill Valley.



    Il 2015 era già arrivato anni fa: nell'immaginazione di Robert Zemeckis, che nella seconda parte di Ritorno al Futuro aveva catapultato Marty Mc Fly e Doc nell'anno in cui, per dirla con lo scienziato più amato del cinema, non c'è «bisogno di strade». Dopo le innumerevoli bufale social circolate in questi anni, che modificavano a seconda dei giorni la data segnata dal computer della macchina del tempo De Lorean, finalmente ci siamo: Marty Mc Fly "arriverà" il 21 ottobre 2015.  E troverà una situazione un po' diversa da quella del film: niente macchine che circolano per aria, niente skateboard volante (anche se un prototipo, l'hoverboard, è già stato realizzato), e niente scarpe autoallaccianti (anche se un noto marchio di sneakers ha promesso di realizzarle proprio quest'anno). Sembravano lontanissimi all'epoca del film e, invece, esistono davvero, le videoconferenze, il 3D (il famoso squalo che terrorizza Marty da un cartellone pubblicitario), e in qualche modo, i carburanti alternativi. Di macchina del tempo ancora nemmeno l'ombra, ma, nel 2015, il futuro è un po' più vicino. 







    venerdì 16 ottobre 2015

    La Sacra Bibbia e il Dio Malvagio


    Ecco le prove che il Dio della Bibbia è responsabile del male presente sulla terra !!!

    “Mosè disse al Signore: «Mio Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono mai stato prima e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua». Il Signore gli disse: «Chi ha dato una bocca all'uomo o chi lo rende muto o sordo, veggente o cieco? Non sono forse io, il Signore?” (Es. 4,10-11)

    “«Benedetto Dio che vive in eterno il suo regno dura per tutti i secoli; Egli castiga e usa misericordia, fa scendere negli abissi della terra, fa risalire dalla Grande Perdizione e nulla sfugge alla sua mano.” (To. 13,2)

    “Io prego coloro che avranno in mano questo libro di non turbarsi per queste disgrazie e di considerare che i castighi non vengono per la distruzione ma per la correzione del nostro popolo. E veramente il fatto che agli empi è data libertà per poco tempo, e subito incappano nei castighi, è segno di grande benevolenza. Poiché il Signore non si propone di agire con noi come fa con gli altri popoli, attendendo pazientemente il tempo di punirli, quando siano giunti al colmo dei loro peccati; e questo per non dovere alla fine punirci quando fossimo giunti all'estremo delle nostre colpe. Perciò egli non ci toglie mai la sua misericordia, ma, correggendoci con le sventure, non abbandona il suo popolo.” (2Macc. 6,12-16)

    “Dio parla in un modo o in un altro, ma non si fa attenzione. Parla nel sogno, visione notturna, quando cade il sopore sugli uomini e si addormentano sul loro giaciglio; apre allora l'orecchio degli uomini e con apparizioni li spaventa, per distogliere l'uomo dal male e tenerlo lontano dall'orgoglio, per preservarne l'anima dalla fossa e la sua vita dalla morte violenta. Lo corregge con il dolore nel suo letto e con la tortura continua delle ossa.” (Gb. 33,14-19)

    “Bene e male, vita e morte, povertà e ricchezza, tutto proviene dal Signore.” (Sir. 11,14)

    “Io sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio; ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci, perché sappiano dall'oriente fino all'occidente che non esiste dio fuori di me. Io sono il Signore e non v'è alcun altro. Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo.” (Is. 45,5-7)

    “Dalla bocca dell'Altissimo non procedono forse le sventure e il bene?” (Lam. 3,38)

    “Risuona forse la tromba nella città, senza che il popolo si metta in allarme? Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata dal Signore?” (Am. 3,6)

    "Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?" (Gc. 4,12)

    from :  https://www.facebook.com/notes/filosofia-razionalista-anticlericale/le-prove-che-il-dio-della-bibbia-%C3%A8-responsabile-del-male-presente-sulla-terra/647667155331263

     

    giovedì 15 ottobre 2015

    No Vaccini Obbligatori


    Se avete paura dei bambini non vaccinati...
    vuol dire che i vostri vaccini non funzionano...

    Firma la Petizione Online : 

    Vi dico solo di pensarci prima !!!






     Le 10 domande rivolte al Ministero della Sanità :

    1) Perchè il vaccino esavalente contiene 4 vaccini obbligatori e 2 nonobbligatori, e non sono disponibili nei centri vaccinali i dosaggi singoli?

    2) Perchè la scoperta di particelle non biodegradabili e non biocompatibili, in alcuni casi anche metalli pesanti, nei vaccini (vedi ricerca Montanari/Gatti), riconosciute dall’intero mondo scientifico come dannose, non haportato all’immediata sospensione precauzionale dell’attività vaccinale pediatrica e non?

    3) Perché quelle particelle sfuggono ai controlli che, secondo la dottoressa Stefania Salmaso, direttrice del Centro Nazionale di Epidemiologia, vengono eseguiti su tutti i lotti (Il Salvagente n. 38, pag. 41).

    4) Perchè, visto che un bambino in vita sua non si ammalerà mai di 6 viruscontemporaneamente, gli viene inoculato l’esavalente in un’unica seduta e inun momento in cui il suo sistema immunitario è immaturo?

    5) E’ vero che in determinate regioni il pediatra guadagna soldi per ogni bambino vaccinato?

    6) Perchè indicare un limite di prescrizione alla richiesta di danno da vaccino ed emotrasfusione, quando invece i danni sono permanenti e in molti casi mortali?

    7) Quale sarà la reazione del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità all’ondata di ritiri di vaccini in vari paesi del mondo?

    8) L’art. 32 della Costituzione recita che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. L’art. 3 stabilisce che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge. Eppure le vaccinazioni sono obbligatorie in certe regioni e non in altre. Perché i cittadini della Repubblica italiana sono trattati in maniera disuguale e, dunque, anticostituzionale?

    9) Perché i genitori non vengono messi in condizione di scegliere davvero, informandoli in sede di vaccinazione, per iscritto, con dati e statistiche, circa i rischi di danni neurologici e altro in seguito a reazione da vaccino?

    10) E’ vero che i dipendenti della Sanità non possono rilasciare dichiarazioni circa i vaccini, pena il licenziamento?


    mercoledì 14 ottobre 2015

    Israele Vs Onu


    Elenco Risoluzioni ONU VIOLATE da ISRAELE:

    – Assemblea Generale risoluzione 194 (1947): profughi palestinesi hanno il diritto di tornare alle loro case in Israele;  
    – Risoluzione 106 (1955): Condanna Israele per l’attacco a Gaza;
    – Risoluzione 111 (1956): condanna Israele per l’attacco alla Siria, che ha ucciso cinquanta-sei persone;
    – Risoluzione 127 (1958): raccomanda a Israele di sospendere la sua zona “no man” (di nessuno) a Gerusalemme;
    – Risoluzione 162 (1961): chiede a Israele di rispettare le decisioni delle Nazioni Unite;
    – Risoluzione 171 (1962): indica brutali violazioni del diritto internazionale da parte di Israele nel suo attacco alla Siria;
    – Risoluzione 228 (1966): censura Israele per il suo attacco a Samu in Cisgiordania, allora sotto il controllo giordano;
    – Risoluzione 237 (1967): chiede con urgenza a Israele di consentire il ritorno dei profughi palestinesi;
    – Risoluzione 242 (1967): l’occupazione israeliana della Palestina è illegale;
    – Risoluzione 248 (1968): condanna Israele per il suo attacco massiccio su Karameh in Giordania;
    – Risoluzione 250 (1968): chiede a Israele di astenersi dal dispiegamento militare (parata) a Gerusalemme;
    – Risoluzione 251 (1968): deplora profondamente il dispiegamento militare (parata) israeliano a Gerusalemme, in spregio della risoluzione 250;
    – Risoluzione 252 (1968): dichiara nulli gli atti di Israele volti a unificare Gerusalemme come capitale ebraica;
    – Risoluzione 256 (1968): condanna del raid israeliano sulla Giordania e delle palesi violazioni del diritto internazionale;
    – Risoluzione 259 (1968): deplora il rifiuto di Israele di accettare la missione delle Nazioni Unite per valutare l’occupazione dei territori;
    – Risoluzione 262 (1968): condanna Israele per l’attacco sull’aeroporto di Beirut;  
    – Risoluzione 265 (1969): condanna Israele per gli attacchi aerei di Salt in Giordania;
    – Risoluzione 267 (1969): censura Israele per gli atti amministrativi atti a modificare lo status di Gerusalemme;
    – Risoluzione 270 (1969): condanna Israele per gli attacchi aerei sui villaggi nel sud del Libano;
    – Risoluzione 271 (1969): condanna Israele per la mancata esecuzione delle risoluzioni delle Nazioni Unite su Gerusalemme;
    – Risoluzione 279 (1970): chiede il ritiro delle forze israeliane dal Libano;
    – Risoluzione 280 (1970): condanna gli attacchi israeliani contro il Libano;
    -Risoluzione 285 (1970): richiesta dell’immediato ritiro israeliano dal Libano;
    – Risoluzione 298 (1971): deplora il cambiamento dello status di Gerusalemme ad opera di Israele;
    – Risoluzione 313 (1972): chiede ad Israele di fermare gli attacchi contro il Libano;
    – Risoluzione 316 (1972): condanna Israele per i ripetuti attacchi sul Libano;
    – Risoluzione 317 (1972): deplora il rifiuto di Israele di ritirarsi dagli attacchi;
    – Risoluzione 332 (1973): condanna di Israele ripetuti attacchi contro il Libano;
    – Risoluzione 337 (1973): condanna Israele per aver violato la sovranità del Libano;
    – Risoluzione 347 (1974): condanna gli attacchi israeliani sul Libano;
    – Assemblea Generale risoluzione 3236 (1974): sancisce i diritti inalienabili del popolo palestinese in Palestina all’autodeterminazione senza interferenze esterne, all’indipendenza e alla sovranità nazionale;  
    – Risoluzione 425 (1978): chiede a Israele di ritirare le sue forze dal Libano;
    – Risoluzione 427 (1978): chiede a Israele di completare il suo ritiro dal Libano;
    – Risoluzione 444 (1979): si rammarica della mancanza di cooperazione con le forze di pace delle Nazioni Unite da parte di Israele;
    – Risoluzione 446 (1979): stabilisce che gli insediamenti israeliani sono un grave ostacolo per la pace e chiede a Israele di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra;
    – Risoluzione 450 (1979): chiede a Israele di smettere di attaccare il Libano;
    – Risoluzione 452 (1979): chiede a Israele di cessare la costruzione di insediamenti nei territori occupati;
    – Risoluzione 465 (1980): deplora gli insediamenti di Israele e chiede a tutti gli Stati membri di non dare assistenza agli insediamenti in programma;
    – Risoluzione 467 (1980): deplora vivamente l’intervento militare di Israele in Libano;
    – Risoluzione 468 (1980): chiede a Israele di annullare le espulsioni illegali di due sindaci palestinesi e di un giudice, e di facilitare il loro rientro;
    – Risoluzione 469 (1980): deplora vivamente la mancata osservanza da parte di Israele dell’ordine del Consiglio di non deportare i palestinesi;
    – Risoluzione 471 (1980): esprime profonda preoccupazione per il mancato rispetto della Quarta Convenzione di Ginevra da parte di Israele;
    – Risoluzione 476 (1980): ribadisce che la richiesta di Gerusalemme da parte di Israele è nulla;
    – Risoluzione 478 (1980): censura Israele, nei termini più energici, per la sua pretesa di porre Gerusalemme sotto la propria legge fondamentale;
    – Risoluzione 484 (1980): dichiara imperativamente che Israele rilasci i due sindaci palestinesi deportati;
    – Risoluzione 487 (1981): condanna con forza Israele per il suo attacco contro l’impianto per la produzione di energia nucleare in Iraq;
    – Risoluzione 497 (1981): dichiara che l’annessione israeliana del Golan siriano è nulla e chiede che Israele revochi immediatamente la sua decisione;
    – Risoluzione 498 (1981): chiede a Israele di ritirarsi dal Libano;
    – Risoluzione 501 (1982): chiede a Israele di fermare gli attacchi contro il Libano e di ritirare le sue truppe;
    – Risoluzione 509 (1982): chiede ad Israele di ritirare immediatamente e incondizionatamente le sue forze dal Libano;
    – Risoluzione 515 (1982): chiede ad Israele di allentare l’assedio di Beirut e di consentire l’ingresso di approvvigionamenti alimentari;
    – Risoluzione 517 (1982): censura Israele per non obbedire alle risoluzioni ONU e gli chiede di ritirare le sue forze dal Libano;
    – Risoluzione 518 (1982): chiede che Israele cooperi pienamente con le forze delle Nazioni Unite in Libano;
    – Risoluzione 520 (1982): condanna l’attacco di Israele a Beirut Ovest;
    – Risoluzione 573 (1985): condanna vigorosamente Israele per i bombardamenti in Tunisia durante l’attacco alla sede dell’OLP;
    – Risoluzione 587 (1986): prende atto della precedente richiesta  a Israele di ritirare le sue forze dal Libano ed esorta tutte le parti a ritirarsi;
    – Risoluzione 592 (1986): deplora vivamente l’uccisione di studenti palestinesi all’università di Bir Zeit ad opera di truppe israeliane;
    – Risoluzione 605 (1987): deplora vivamente le politiche e le prassi israeliane che negano i diritti umani dei palestinesi;
    – Risoluzione 607 (1988): chiede ad Israele di non espellere i palestinesi e di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra;
    – Risoluzione 608 (1988): si rammarica profondamente del fatto che Israele ha sfidato le Nazioni Unite e deportato civili palestinesi;
    – Risoluzione 636 (1989): si rammarica profondamente della deportazione di civili palestinesi ad opera di Israele;
    – Risoluzione 641 (1989): continua a deplorare la deportazione israeliana dei palestinesi;
    – Risoluzione 672 (1990): condanna Israele per le violenze contro i Palestinesi a Haram Al-Sharif/Temple Monte;
    – Risoluzione 673 (1990): deplora il rifiuto israeliano a cooperare con le Nazioni Unite;
    – Risoluzione 681 (1990): deplora la ripresa israeliana della deportazione dei palestinesi;
    – Risoluzione 694 (1991): si rammarica della deportazione dei palestinesi e chiede ad Israele di garantire la loro sicurezza e il ritorno immediato;
    – Risoluzione 726 (1992): condanna fermamente la deportazione dei palestinesi ad opera di Israele;
    – Risoluzione 799 (1992): condanna fermamente la deportazione di 413 palestinesi e chiede ad Israele il loro immediato ritorno;
    – Risoluzione 1397 (2002): afferma una visione di una regione in cui due Stati, Israele e Palestina, vivono fianco a fianco all’interno di frontiere sicure e riconosciute;
    – La risoluzione dell’Assemblea generale ES-10/15 (2004): dichiara che il muro costruito all’interno dei territori occupati è contrario al diritto internazionale e chiede a Israele di demolirlo.

                 

    domenica 11 ottobre 2015

    Che Guevara (Rosario, 14 giugno 1928 – La Higuera, 9 ottobre 1967)


    Che Guevara (Rosario, 14 giugno 1928 – La Higuera, 9 ottobre 1967)

    L’argentino Ernesto Guevara de la Serna fu soprannominato il “Che” dai compagni cubani di lotta in Guatemala per il fatto che Guevara utilizzava spesso la parola “che”, senza un significato preciso, come intercalare. Abitudine in Argentina per richiamare l’attenzione di un interlocutore. 


    “Guerrillero Heroico”, si intitola così questa immagine, una delle più riprodotte nel mondo, dai murales ai gadget. Il fotografo che la scattò (nel 1960 a L’Avana, alla commemorazione di 81 cubani morti in un attentato ), il cubano Alberto Díaz Gutiérrez, meglio noto come Alberto Korda, non ne trasse però nessun guadagno. La regalò nel 1967 all’editore milanese Giangiacomo Feltrinelli che la scelse come copertina del “Diario in Bolivia” di Ernesto Guevara. Poi la diffusione è diventata virale.



    Malgrado l’asma che lo affliggeva sin da bambino, e che aveva costretto la sua famiglia a trasferirsi da Rosario a Córdoba, era un grande sportivo, appassionato in particolare di rugby . Durante gli anni in cui giocò nel San Isidro gli diedero il soprannome “Fuser”, da “Furibondo Serna”, suo tipico grido d’attacco. Gli piacevano anche basket, baseball, canottaggio e deltaplano. “Smetterò di praticare sport quando morirò” diceva.
     

    Quella per gli scacchi era una passione che risaliva al Mar del Plata. Aveva imparato dal campione cileno René Letelier . A Cuba aveva continuato a giocare, invitando protagonisti di quel gioco da tutto il mondo. Il Che giocò spesso a scacchi con Fidel sulle montagne, nell’infuriare della Rivoluzione, ma a quanto pare il leader maximo non era alla sua altezza.


     

    Che Guevara era solito annotare su un diario le sue riflessioni e i suoi propositi. Le sue avventure, dal lungo viaggio in moto attraverso l’Argentina, il Cile, il Perù, la Colombia, il Venezuela con la Poderosa ai soggiorni in un lebbrosario per aiutare gli ammalati; le considerazioni sulla povertà degli Indios; l’esperienza della guerriglia. Alcuni sono pubblicati.

    fonte :  http://www.lastampa.it/2015/10/09/multimedia/esteri/ernesto-guevara-moriva-anni-fa-ecco-cose-da-sapere-sul-che-D57ANkkwdAbVuMXCjOBroL/pagina.html

    mercoledì 7 ottobre 2015

    Sud Vs Nord (Italia)


    Ecco i motivi per cui è bello abitare al Sud:





  1. ''Perché non c'è bisogno di guidare per un'ora per trovare il mare: ti circonda''
  2. ''Perché puoi stendere il bucato fuori''
  3. ''Perché la pizza è stata inventata a Napoli''
  4. ''Perché il caffè a Palermo costa 80 centesimi contro i 2 euro di Milano''
  5. ''Perché spesso il meteo annuncia: pioggia al Nord, sole al Sud''
  6. ''Perché anche se il Sud non è più ricco del Nord, non ha nulla da invidiare''
  7. ''Perché esistono segnali divini: come i cannoli siciliani''
  8. ''Perché solo qui capisci come prendertela comoda''
  9. ''Perché persino gli antichi Greci scelsero di vivere qui''
  10. ''Perché la gente balla in piazza''
  11. ''Perché anche se Roma non si trova né al Nord né al Sud, sicuramente non si può definire una città nordica''
  12. ''Perché c'è sempre un posto in prima fila per godersi lo spettacolo della natura''
  13. ''Perché giocare a carte è più di un gioco, quasi un'arte''
  14. ''Perché la siesta è un rito''
  15. ''Perché l'architettura non ti annoia mai''
  16. ''Perché i cortili sono quasi una piazza pubblica''
  17. ''Perché il primo è solo uno delle undici pietanze previste''
  18. ''Perché ci sono i migliori calciatori del mondo''
  19. ''Perché anche se non è la Juventus, il Bari ha il suo stile''
  20. ''Perché la mattina il babà al rum ti dà lo sprint''
  21. ''Perché se non hai assaggiato gli arancini o i panzerotti, non hai ancora assaggiato niente''
  22. ''Perché la nonna comincia a fare la pasta fresca alle 6 di mattina''
  23. ''Perché se sai guidare qui, sai guidare ovunque''
  24. ''Perché spesso lo street food è buono quanto un ristorante cinque stelle''.
  25. ''Perché al Sud per evitare di portare buste pesanti, per la spesa ti bastano un cestino e una corda''
  26. ''Perché molti italiani del Nord trascorrono le vacanze al Sud e raramente accade il contrario'' 



  27. Ecco i motivi per cui è bello abitare al Nord:

    ............... bo ?!?



    lunedì 5 ottobre 2015

    Chiesa Povera (Sacro Denaro)


    Basta dire che la Chiesa è povera !!!

    È così che lo studioso inglese John Dickie, docente di Storia italiana all’ Università di Londra e autore di alcuni documentari sulla mafia, spiega l’origine del suo nuovo lavoro, Sacro Denaro.

    In Sacro Denaro Dickie affronta il tema sempre caldo degli scandali finanziari della Chiesa Cattolica, esaminando la difficile opera di risanamento intrapresa da Papa Francesco. «Non si può servire Dio e il denaro», è il mantra del nuovo Pontefice. Da cui Dickie parte per raccontare i peccati economici della già nota «Vaticano Spa».

    Ce lo dica subito: a lei Papa Francesco piace?

    «Sicuramente è uno dei buoni, anche se a volte fa gesti retorici, pronuncia slogan che andrebbero concretizzati».Per esempio?«Insiste molto sul discorso della chiesa povera, richiamando l’ideale di una religione fondata sul bambino nato in una stalla: ma la chiesa povera non esiste e non potrebbe mai esserlo, perché ha responsabilità, edifici da mantenere, preti e suore in pensione, opere di beneficenza. Anche se è poetico ed efficace, lo slogan della chiesa povera non ha molto senso».

    E quindi cosa dovrebbe fare o dire?

    «Bisognerebbe ambire a una Chiesa ben gestita e trasparente dal punto vista finanziario».

    Perché, oggi com’è?

    «Lascia molto a desiderare. Il peccato numero uno è la mancanza di trasparenza, che apre nicchie di opportunità sui disonesti. A dispetto del suo potere e della sua organizzazione, in materia finanziaria la Chiesa cattolica si dimostra assai ingenua e disorganizzata. Non rispetta semplici regole di gestione aziendale».

    Tipo?

    «Un esperto di finanza ecclesiastica degli Stati Uniti ha condotto una indagine: nelle parrocchie americane, negli ultimi 5 anni, ci sono stati ben 85 gravi episodi di appropriazione indebita, da parte di un prete o di un amministratore incaricato di gestire le donazioni. E non abbiamo notizie in Italia, in cui si sospetta esserci una cultura della trasparenza minore rispetto agli Stati Uniti. Il risarcimento alle vittime dei preti pedofili ha mandato in bancarotta già dieci diocesi americane. E in Slovenia una chiesa ha dichiarato fallimento per una cifra di 800milioni dollari, persi a causa di investimenti spericolati».

    Visto il quadro, Papa Francesco quante possibilità ha di riuscire a cambiare davvero le cose? 

    «Il lavoro lo aveva iniziato già Benedetto XVI, introducendo parti di riforma dello Ior, diventata senz’altro più trasparente. Per la prima volta nella storia ha pubblicato un rapporto annuale, cosa che doveva essere banale e scontata e invece è cominciata soltanto ora. È un processo lungo: ci vorranno almeno cinque papi riformatori».

    Quanti scontenti all’interno del Vaticano?

    «A saperlo, questo è il problema. Per il momento possiamo gioire di un Papa che usa una macchina normale, non si veste in modo sgargiante e ha cambiato tono all’interno della Chiesa. Oggi l’umiltà è di moda nel mondo della chiesa, non è sempre stato così».

    Lei è inglese: perché si interessa alla Chiesa cattolica e non, per esempio, a quella anglicana?

    «Io non so niente di chiesa anglicana, sono ateo e non credo che questo sia un film contro la chiesa: le critiche più sferzanti alla gestione finanziaria del Vaticano sono interne, vengono dai credenti. E noi non abbiamo fatto che mettere il microfono sotto il loro naso».


    "Giuliano Kremmerz" - L'Uomo

    Versione scaricabile in pdf : https://mega.nz/file/TVgwBahL#CdiqZgLBO572BEAZbnw4d6kGHPtwlQZm59rJHI6bxI0