martedì 31 ottobre 2023

Comunicato N.1 De Renzo 31.10.2023

 Sindacati: cosa sono e quali sono i loro compiti

 

Cari colleghi, con grande piacere, desidero presentarmi a voi come il nuovo Rappresentante Sindacale Unitario (RSU) UILM della nostra azienda. Molti di voi già mi conoscono ma per chi non mi conoscesse mi presento, sono Domenico “Dante” De Renzo ed ho accettato con entusiasmo l'importante incarico di rappresentare i nostri interessi e lavorare a stretto contatto con voi per migliorare le nostre condizioni di lavoro.

Sono consapevole delle sfide che affrontiamo quotidianamente e dell'importanza di lavorare insieme per ottenere miglioramenti significativi.

Il mio obiettivo principale come RSU sarà quello di essere una voce autentica e rappresentativa per tutti voi, ribadisco tutti, a prescindere dalla sigla sindacale a cui uno fa parte. Mi impegno già da subito, ma l’ho fatto anche in passato anche senza questo ruolo, ad ascoltare le vostre preoccupazioni, le vostre idee e le vostre aspettative e a rapportarmi con voi sulla base della fiducia e della trasparenza.

Come RSU, mi impegno a lavorare a stretto contatto con l'azienda per promuovere la tutela dei nostri diritti e per garantire un ambiente di lavoro equo, sicuro e rispettoso. Mi auguro di poter contribuire a migliorare le nostre condizioni lavorative, sostenendo le vostre richieste legittime e cercando soluzioni che siano nell’interesse comune.

Vi invito quindi a farmi conoscere le vostre preoccupazioni, i vostri suggerimenti o qualsiasi altra questione che ritenete importante. Sarò lieto di ascoltarvi e di portare avanti le vostre richieste nel rispetto delle regole e delle leggi che regolano i nostri diritti. Contattatemi anche tramite i social, non ci sono problemi.

Credo fortemente nella forza dell'unità e del dialogo costruttivo. Insieme, possiamo contribuire a creare un ambiente di lavoro migliore, in cui i nostri bisogni e interessi sono pienamente presi in considerazione.

                                                                                                                                                                            De Renzo Domenico Dante

 

 www.derenzo.tk

 

Lavoro, dignità delle persone, la necessità di misure strutturali e urgenti per affrontare l'attuale emergenza che rischia di far degenerare il nostro Paese. Ma anche il ruolo fondamentale del sindacato per affrontare e vincere le sfide future, a partire dalla transizione ecologica.

Intervento completo di Rocco Palombella al Congresso nazionale UIL - Unione Italiana del Lavoro a Bologna 2022.

 

sabato 14 ottobre 2023

Ho dipinto la pace (Talil Sorek)

 

HO DIPINTO LA PACE 

Avevo una scatola di colori
brillanti, decisi e vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso
per il sangue dei feriti.
Non avevo il nero
per il pianto degli orfani.
Non avevo il bianco
per le mani e il volto dei morti.
Non avevo il giallo
per le sabbie ardenti,
ma avevo l’arancio
per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste dei chiari cieli splendenti,
e il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace.

fonte: https://www.eriklazzari.it/ho-dipinto-la-pace-di-talil-sorek/
 La poesia “Ho dipinto la pace” è stata composta da Talil Sorek quando aveva dodici/tredici anni, durante la guerra dello Yom Kippur (un conflitto armato combattuto dal 6 al 25 ottobre 1973 in cui furono coinvolti Egitto, Siria e Israele).
Dal testo si evince l’orrore degli scontri, delle opposizioni e delle guerre che, da decenni, regna nell’area del Medio Oriente (dalla Palestina all’Iran).

Talil Sorek, attraverso i colori “molto freddi” evidenzia lo strazio provocato dalla guerra, mentre con i “colori brillanti, decisi e vivi” esprime il desiderio di una pace che consenta la speranza di un sereno futuro.
Il componimento, che ottenne un premio nel 1975 e divenne famoso in tutto il mondo, è caratterizzato dalla contrapposizione guerra – pace. 

 

giovedì 12 ottobre 2023

“Ogni riferimento è da ritenersi puramente casuale”

 

Chi legge i miei post o i miei stati di whatsapp pensa troppo spesso che aforismi, pensieri, vignette siano stati postati necessariamente con un messaggio diretto proprio per lui.


Forse hai la coda di paglia? L'espressione "avere la coda di paglia" indica il particolare stato d'animo di una persona che non vive con tranquillità una certa situazione perché consapevole di non avere la coscienza pulita.

L’espressione deriva da una favola di Esopo che narra di una volpe cui una tagliola mozzò la coda. La bestiola si vergognava, così deturpata nella sua eleganza, e gli altri animali, suoi amici, decisero di farle una coda di paglia. La coda era così bella che, chi non sapeva della disgrazia, non avrebbe mai potuto sospettare fosse finta. Ma un giorno un gallo si lasciò scappare il segreto e la notizia della volpe con la coda di paglia arrivò fino all’orecchio dei contadini. Conoscendo il punto debole della volpe, questi accesero dei fuochi vicino ai pollai, perché non potesse più rubare i loro polli. La volpe sapeva che la paglia prende fuoco facilmente, e per paura di bruciarsi non si avvicinò più ai pollai.

«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel . È l’invasione degli imbecilli».  Umberto Eco


Dobbiamo far tornare di moda l’essere brave persone. Non devi calpestare B per andare da A a C. Oggi mettiamo tutto sul piatto del risultato. Se ho un risultato sono bravo – non è vero. Se hai fatto un percorso dignitoso, non umiliante per nessuno, che ti ha portato ad un risultato sei bravo. Dobbiamo riprendere in mano il discorso delle brave persone, dobbiamo far tornare di moda l’essere brave persone. Chissenefrega dei risultati da soli.
Viviamo in un mondo con altre persone e non è il mio risultato che migliora tutto il resto, è il percorso che ho fatto per raggiungerlo.

mercoledì 11 ottobre 2023

Ernesto Che Guevara: La rivoluzione dei popoli oppressi

 

Quando un personaggio diviene estremamente famoso si cade nel preconcetto, sia positivo che negativo, allontanandoci dal pensiero e dalla personalità del soggetto in questione.
Molte frasi vengono attribuite in maniera incontrollata a questi personaggi, a volte decontestualizzare, a volte modificate, in altre totalmente inventate, senza mai citarne le fonti.
Per l’anniversario dell’assassinio di Ernesto “Che” Guevara, avvenuto nel 1967 in Bolivia sotto la direzione  di agenti speciali della CIA, proponiamo una piccola serie di frasi e discorsi, molti non conosciuti e poco noti, ma tutti con il richiamo alla fonte.
Eccezionale vedere come molti concetti e pensieri, sull’imperialismo, capitalismo, islamismo, fino alle elezioni americane, siano estremamente attuali ed alcuni, a distanza di 50 anni, profeticamente compiuti.

https://ilgiornaledelriccio.com/2016/10/10/ernesto-che-guevara-frasi-discorsi-e-pensieri-di-un-rivoluzionario/

Finché la giustizia sarà manovrata da alcune grandi potenze, le interpretazioni giuridiche continueranno a essere usate sulla convenienza dei poteri oppressori e sarà difficile, eliminare la tensione imperante, che comporta gravi pericoli per l’umanità.
Discorso di Ginevra, I conferenza dell’ONU, 25 marzo 1964

In quanto marxisti, abbiamo sempre sostenuto che la coe­sistenza pacifica fra le nazioni non comporta la coesistenza fra sfruttatori e sfruttati, fra oppressori e oppressi. Per questo esprimiamo la nostra solidarietà ai popoli ancora oggi soggetti al dominio coloniale, massacrati per il delitto di richiedere la propria libertà, e siamo disposti ad aiutarli nella misura delle nostre forze.

Primo dei due interventi nella IX sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU l'11 dicembre 1964 

                 https://www.marxists.org/italiano/che/discorsi-onu.pdf

   

domenica 8 ottobre 2023

Le persone sono camion della spazzatura.

 


Le persone sono camion della spazzatura.

Vanno in giro con la spazzatura e sono pieni di delusioni, pieni di frustazioni, pieni di rabbia

e quando la loro spazzatura aumenta, hanno bisogno di un posto dove scaricarla e a volte la scaricano su di te.

Ma sai una cosa, non la prendi sul personale, ma solamente, lasci andare, sorridi, gli auguri il bene evai avanti.

Non fare in modo che la loro spazzatura, vada alle persone a lavoro, nelle case, o per le strade.

Ama chi ti tratta nel giusto e prega per chi non lo fa.

Sai, la vita è 10% quello che fai e l'altro 90% è come reagisci.

 

fonte: https://psiche.org/recensioni/david-j-pollay-la-legge-del-camion-della-spazzatura/

David J. Pollay ha parlato di questo nel suo libro “The Law of the Garbage Truck. How to Respond to People Who Dump on You, and How to Stop Dumping on Others”.

Un sacco di persone sono come camion della spazzatura. Vanno in giro pieni di ‘rifiuti’: frustrazioni, rabbia, insoddisfazione. Più questi ‘rifiuti’ si accumulano e più loro sentono l’urgenza di trovare un posto dove scaricarli. E se glielo permetti, te li scaricheranno addosso. Quindi amico, quando qualcuno proverà a scaricare la sua rabbia e la sua frustrazione su di te, non prenderla sul personale. Sorridi, augura loro ogni bene e vai avanti. Credimi: sarai più felice.”

Non dobbiamo stigmatizzare le persone, ma dobbiamo imparare a difenderci da loro quando si comportano così. Nel suo libro, David spiega come affrontare la tua negatività, quella altrui e come gestire lo smaltimento di entrambe, aiutandoti così a ritrovare la tua dimensione positiva. Il libro è articolato in 8 impegni, 8 comportamenti che dobbiamo imparare a mettere in pratica:

  • PRIMO IMPEGNO: Fai in modo che i camion della spazzatura ti passino accanto senza toccarti
  • SECONDO IMPEGNO: Fai in modo che i tuoi camion della spazzatura passino oltre
  • TERZO IMPEGNO: Evita di diventare il cestino dei rifiuti di qualcun altro
  • QUARTO IMPEGNO: Aiuta più che puoi a smaltire la spazzatura emotiva
  • QUINTO IMPEGNO: Onora l’impegno a “vietare lo scarico”
  • SESTO IMPEGNO: Vivi nel circolo della gratitudine e lontano da quello dei rifiuti
  • SETTIMO IMPEGNO: Vivi in una zona di “divieto di scarico”
  • OTTAVO IMPEGNO: Afferma il tuo diritto a lavorare in una zona di “divieto di scarico”



Megadeth - Holy Wars...The Punishment Due

 
Guerre sante... La punizione dovuta (Holy Wars...The Punishment Due)
Il fratello ucciderà il fratello, spargendo sangue sulla terraBrother will kill brother, spilling blood across the landUccidere per la religione, una cosa che non capiscoKilling for religion, something I don't understandStolti come me che attraversano il mare e giungono in terre straniereFools like me who cross the sea and come to foreign landsChiedi alle pecore cosa credono: "Uccidi su comando di Dio?"Ask the sheep for their beliefs, "Do you kill on God's command?"
Un Paese diviso sicuramente non resisteràA country that's divided, surely will not standIl mio passato è stato cancellato, niente più disgrazia, nessuna sciocca presa di posizione ingenuaMy past erased, no more disgrace, no foolish naïve standLa fine è vicina, è chiarissima, fa parte del piano generaleThe end is near, it's crystal clear, part of the master planNon guardare ora a Israele, potrebbe essere la tua patriaDon't look now to Israel, it might be your homeland
guerre santeHoly wars
Sul mio podio come studioso "so-tutto-io".Upon my podium as the "know-it-all" scholarGiù nella mia sede del giudizio, colpi di martelletto, difendi la leggeDown in my seat of judgement, gavel's bang, uphold the lawSul mio palco, un leader deciso a cambiare il mondoUp on my soapbox, a leader out to change the worldGiù sul mio pulpito come il "messaggero più santo di quanto potresti essere" di DioDown in my pulpit as the "holier-than-thou-could-be-messenger" of God
Fare la guerra alla criminalità organizzataWage the war on organized crimeAttacchi furtivi, calarsi giù dalle rocce dietro le lineeSneak attacks, rappel down the rocks behind the linesAlcune persone rischiano di assumermi, altre vivono per distruggermiSome people risk to employ me, some people live to destroy meIn ogni caso muoiono, muoionoEither way they die, they die
Hanno ucciso mia moglie e il mio bambino, con la speranza di rendermi schiavoThey killed my wife and my baby, with hopes to enslave mePrimo errore, ultimo erroreFirst mistake, last mistakePagato dall'alleanza per uccidere tutti i gigantiPaid by the alliance to slay all the giantsProssimo errore, niente più erroriNext mistake, no more mistakes
Riempi le crepe con il granito giudiziarioFill the cracks in with judicial granitePerché non lo dico, non vuol dire che non lo pensiBecause I don't say it, don't mean I ain't thinking itLa prossima cosa che sai, mi porteranno via i pensieriNext thing you know, they'll take my thoughts awaySo cosa ho detto, ora devo urlare per l'overdoseI know what I said, now I must scream of the overdoseE la mancanza di omicidi misericordiosiAnd the lack of mercy killingsOmicidi misericordiosi, omicidi misericordiosi, omicidi, omicidi, omicidiMercy killings, mercy killings, killings, killings, killings
La prossima cosa che sai, mi porteranno via i pensieriNext thing you know, they'll take my thoughts away
Fonte: Musixmatch
Compositori: Dave Mustaine
Testo di Holy Wars... The Punishment Due © Mustaine Music, Theory Music

martedì 3 ottobre 2023

I QUATTRO CORPI


I QUATTRO CORPI

Questo scritto è in particolare dedicato ai Fratelli che in Ariete iniziano una Vita Nuova.

L’insegnamento kremmerziano divide l’essere in quattro corpi. Questo concetto viene espresso dal Kremmerz nel passo, tratto da un opuscolo riservato ai novizi della Schola, che riproduco fedelmente:

L’uomo deve essere considerato come un essere che contiene in sé i quattro elementi che costituiscono l’universo:

1. Un corpo sensibile e grave – carne, ossa, tessuti cornei;

2. Un’emanazione più sottile emanante dal primo e costituente la sua sensibilità più grave – nervi, centri nervosi, cervello;

3. Una più completa individualità emanante dalle due precedenti e costituente la sua mentalità o uomo mentale;

4. Un principio luminoso, intellettivo, partecipante della vita universale e quindi fonte inesausta della vitalità, tanto spirituale che corporale.

I nomi che la magia dà a questi quattro elementi costitutivi sono tradizionali e presi a prestito dalle mitologie:

1. Corpo Saturniano – mangia, divora, si rinnova, si riproduce;

2. Corpo Lunare – vive dalla fonte del primo come la luna dalla luce del sole;

3. Corpo Mercuriale – individualità risultante, cioè uomo mentale, alato al capo e ai piedi e il più a contatto con Giove, Io superiore;

4. Corpo Solare – l’individualità divina, la quale non si manifesta all’uomo che per mezzo del corpo mercuriale, che a sua volta si manifesta al lunare e questo al saturniano.

Il novizio deve comprendere che questa divisione è puramente fatta per intenderci in maniera concreta, ma che non esiste veramente nell’uomo, perché questi quattro corpi sono compenetrati in modo che ogni cellula, ogni atomo del corpo fisico contiene gli altri tre rudimentalmente o atomicamente.

Di solito ci si avvia su questa strada per fiducia in qualcuno o qualcosa: fu così anche per me; ma progredendo, lentamente e faticosamente, ho sempre più posto il dubbio alla base della mia ricerca e ho creduto e ancora credo soltanto a ciò che ho sperimentato in prima persona e che ho trovato utile per la mia evoluzione e spero che la pensi allo stesso modo anche chi legge questo scritto. Di conseguenza, accettiamo, solo quale ipotesi di lavoro, le parole del Kremmerz tenendo presente quanto egli afferma in varie parti della sua opera e in particolare nei Dialoghi sull’Ermetismo, cioè che il metodo di studio è nuovo e diverso da quello praticato nelle scuole ufficiali, in quanto si limita a esporre ipotesi o concetti che il ricercatore dovrà poi indagare, verificare ed elaborare da solo. Notiamo, allora, che il primo problema che si presenta a noi modesti ricercatori è quello di riconoscere questi quattro corpi o almeno puntualizzare, per quanto ci è possibile, gli elementi che li costituiscono. Infatti, se l’evoluzione si realizza passando per sublimazione dal corpo più greve a quello più sottile, ovvero dal saturniano al solare, e se per sublimazione intendiamo un processo di presa di coscienza che il Kremmerz definisce di purificazione o separazione, ci rendiamo conto quanto sia difficile muoversi in un campo ignoto con l’intento di modificarlo. Senza avere la pretesa di insegnare niente a nessuno, mi azzardo a ipotizzare quelli che sono, a mio parere, alcuni tra i principali aspetti di questi corpi, in modo da poterli individuare in se stessi e, per quanto possibile e ove necessario, modificarli. Poiché altre dottrine esoteriche, prima tra le quali l’alchimia, si servono di un simile simbolismo, aggiungo alcuni elementi che possono tornare utili.

CORPO SATURNIANO = corpo fisico; colore: nero; elemento: terra; metallo: piombo.

Caratteri: stimoli (fame; sete; sonno; concupiscenza); sensazioni fisiche (caldo; freddo); dolore o piacere fisico; stanchezza; vigore, ecc. Oltre a svolgere le funzioni fisiologiche che servono a tenere in condizioni vitali ottimali il nostro essere e a fornirci il punto di partenza e il materiale necessario alla realizzazione dell’evoluzione personale, questo corpo, che rappresenta la materia al suo stato di massima condensazione per un essere vivente, è il recettore di tutte le sensazioni, che vengono poi trasmesse al lunare sul quale si imprimono indelebilmente, ed è il veicolo tramite il quale il corpo astrale si manifesta ed entra in contatto col mondo fisico. Comune a tutti gli esseri e a ciascuno noto per gli effetti che esso produce, per le sensazioni che recepisce e le influenze che subisce dal mondo esterno, ma diverso da un essere a un altro per la maggiore o minore preponderanza degli elementi che lo costituiscono e per le caratteristiche innate. Possiamo ancora ipotizzare che tale corpo subisca e produca influssi differenti a seconda delle condizioni ambientali, atmosferiche e per lo stato di sanità o malattia, per cui lo stesso essere risulta differente in differenti momenti e luoghi. Inoltre, alcuni esseri risentono di determinati istinti che invece sono assenti in altri, vuoi per cultura, vuoi perché si è sviluppato un certo controllo che porta l’essere a non accettare come propri degli istinti comuni ai più. Il metodo da seguire per purificare questo corpo è, oltre ad adottare un regime alimentare parco ed evitare eccessi di qualsiasi genere, il tentativo di equilibrare ogni manifestazione, sotto il controllo del corpo astrale, in modo tale che esso risulti neutrale a qualsiasi stimolo, istinto, sensazione o emozione; elemento indispensabile per tale lavoro: il silenzio, inteso nel senso ermetico. Essere neutrale non significa sopprimere o soffocare gli stimoli e tutto quanto sopra detto, bensì individuarli, riconoscerli e rettificarli ove ciò sia necessario. La purificazione, quindi, potrebbe intendersi come sublimazione dell’uomo saturniano, via via attraverso successive attenuazioni fino all’uomo spirito per cui tutto parte dal fisico, dalla materia, ma tutto sfocia nella massima sua sublimazione: lo spirito.

CORPO LUNARE = sfera dei sentimenti e delle impressioni; colore: bianco; elemento: acqua; metallo: argento.

Si manifesta in tutti gli esseri e a seconda della loro evoluzione sono più o meno marcate le caratteristiche sotto indicate.

Caratteri: impressioni sensorie; istinti; coscienza; dolore morale; sensazioni (paura; coraggio; euforia; depressione; insicurezza); sentimenti e passioni (amore terreno; odio; bontà; cattiveria); senso dell’ordine o tendenza al disordine; desideri; aspirazioni; attaccamento alle cose, ecc.

La purificazione del corpo lunare, di cui parla l’insegnamento kremmerziano, può realizzarsi in vari modi, ma ciascun modo presuppone comunque una separazione, che può essere intesa a diversi livelli. Qualunque sia il livello che si può realizzare, primo presupposto è quello di equilibrare gli aspetti elencati sotto caratteri, in modo da rendere neutro questo corpo a tutte le sensazioni di origine esteriore ovvero, come vuole il mito, acquisire la capacità di "camminare sulle acque". Nell’evoluzione dal più basso al più alto, o dal peggio al meglio, è bene supporre che non esista passaggio netto e brusco da una sfera a un’altra: possiamo, invece, parlare di attenuazione delle caratteristiche di una sfera e lenta trasformazione in quelle della superiore. Ciò ci porta a ipotizzare che esista un basso lunare, presente in tutti gli esseri, che risente in maniera notevole degli influssi del saturniano e che, solo in alcuni esseri, va lentamente sublimandosi in un alto lunare, aperto a uno scambio col mercuriale. Pertanto, il corpo lunare di questi ultimi individui è aperto agli influssi sia del saturniano, sia del mercuriale con i quali ha uno scambio continuo. Prevalendo gli influssi del e sul saturniano, si ha un determinato tipo di individuo, più vicino al tipo comune di essere umano dominato da ciò che il corpo saturniano gli trasmette in fatto di sensazioni, passioni, stimoli e quant’altro; prevalendo gli influssi del mercuriale, si ha il tipo di essere più evoluto da un punto di vista ermetico, con aspirazione alla spiritualizzazione di sé e con un forte controllo sugli appetiti provenienti dal saturniano, nei confronti dei quali rimane neutro. Realizzare una prima forma di separando lunare significa, quindi, che il corpo lunare non si fa più influenzare e governare dal saturniano, bensì lo sorveglia, lo tiene sotto controllo, gli suggerisce, differenziandole, le azioni da intraprendere e quelle da non portare avanti. Il corpo lunare risulta più sviluppato negli esseri maggiormente sensibili alle percezioni sottili e quando esso è tale si verificano fenomeni di percezione extrasensoriale, di lettura del pensiero, di intuizione di eventi passati o futuri e a volte esso prende il predominio e può portare l’essere a una forma di squilibrio tale da fargli avvertire una forte sofferenza, in quanto egli si sente diverso da coloro che lo circondano.

CORPO MERCURIALE = sfera o uomo mentale; colore: rosso; elemento: aria; metallo: oro.

Percepibile soltanto nell’uomo evoluto.

Caratteri: intelligenza e volontà; intuito; pensiero; creazione; amore spirituale; neutralità; verità; idee concrete dirigenti e volute; senso della libertà; premonizione e preveggenza; dominio sul lunare e quindi sul saturniano.

Anche in questo caso possiamo ipotizzare una parte più bassa e prossima al lunare, il quale tende a influenzarla allo scopo di far tacere il mercuriale e consentire al saturniano di soddisfare i suoi appetiti ai quali partecipa attivamente lo stesso lunare; ma questo è un pericolo che corre soltanto chi, in cammino sulla strada dell’evoluzione, è giunto a percepire questo livello, ma è ancora succube delle tentazioni del mondo, cioè non ha ancora realizzato la piena separazione tra corpo saturniano e corpo lunare; solo se terrà duro e riuscirà a sviluppare la potenza del mercuriale in modo che esso domini il lunare può aspirare alla realizzazione dell’opera e alla fabbricazione dell’oro. Si tratta di potenziare la parte più alta del mercuriale, in modo che essa si fonda con la più bassa e diventi UNO, enucleandosi e rendendosi autonomo dagli influssi del lunare, in modo tale che la volontà non sia appannata dal desiderio, il pensiero non sia sviato dai sentimenti e l’intelligenza non sia offuscata dalle passioni: questo è il figlio del Sole e della Luna. Quando il mercuriale ha realizzato questa unità, esso è pronto per il passo successivo, cioè è pronto a volare. Ricorriamo per un momento alla simbologia mitologica: il dio Mercurio è alato al capo e ai piedi, perché deve essere in grado di volare. Ma dove vola? Alcuni hanno voluto vedere in questa simbologia una esteriorizzazione del corpo sottile o astrale dell’essere e ciò può anche rispondere a verità, ma personalmente non ne ho avuto finora alcuna dimostrazione concreta; Ermete, nella Tavola di Smeraldo, dice che vola in cielo e torna in terra, ma ciò è simbolico e non va interpretato alla lettera. Sarei, piuttosto, indotto a ritenere che questo corpo mercuriale debba essere neutro agli influssi dell’alto lunare in modo che esso possa volgersi verso l’alto, ovvero volare, e percepisca, o meglio rubi, la parola del solare e la porti al lunare e al saturniano, così assolvendo la funzione di messaggero ascritta a Mercurio. Per questo motivo, devo dire che non condivido il credo di alcune associazioni pseudo-iniziatiche che insegnano ai loro discepoli ad aspettare la "illuminazione" che, prima o poi, arriverà loro, inviata non si sa bene da quale dio esterno e trascendente. Pur essendo vero che il nostro corpo solare è la fonte della rivelazione e della conoscenza occulta, se accettiamo quanto detto sopra, cioè che l’evoluzione procede dal basso verso l’alto o dal peggio al meglio, non vedo come ci si possa aspettare che il solare, dal quale dovrebbe giungere la "illuminazione", scenda al livello di percezione e comprensione conscia del discepolo: l’unico modo per entrarci in comunicazione è quello di elevarsi fino ad esso, non di sperare e aspettare che esso scenda a noi. Ma come compiere questo ascenso? Come si riesce a evolvere fino a questo punto? Come si procede per fabbricare l’oro dal piombo? Come si fa a liberare il pensiero dai sensi, l’intelligenza dalle preoccupazione, dalle ansie, dai timori di ogni giorno nella società in cui viviamo? Chi è pronto ad abbandonare ogni altra occupazione, a trascurare ogni altra relazione se ciò è necessario per il compimento dell’Opera, separandosi dal mondo pur vivendo nel mondo? Possiamo ipotizzare che il mercuriale giunga a un tale livello di perfezione da fondersi col solare per creare un corpo unico? Devo onestamente ammettere di non avere tutte le risposte a queste domande, ma anche se le avessi non mi sarebbe consentito di esprimerle; ciascuno deve trovare le sue risposte alle sue domande e può sperare di trovarle se procede con cuore puro, disinteresse e volontà di ascenso.

CORPO SOLARE = corpo spirituale; Luce; integrità dell’Io; Intelligenza pura; Prima Virtù; colore: oro; elemento: fuoco; metallo: a mio parere nessun metallo può simboleggiare la tenuità dello spirito.

Caratteri: personalmente non sono in grado di fornirne alcuno e quanto detto sopra a proposito del corpo solare è frutto di letture e non di esperienza o conoscenza mia personale, ma ritengo utile segnalare al ricercatore le parole di un Adepto, il Fulcanelli: "Finché durerà il fuoco la materia non cesserà di proseguire la sua faticosa ascesa verso l’integrale purezza, passando dalla forma compatta e solida (terra) alla forma liquida (acqua), e poi allo stato gassoso (aria) e allo stato raggiante (fuoco). Finché durerà il fuoco, l’uomo potrà esercitare la sua attività industriosa sulle cose che lo circondano e, grazie a questo meraviglioso strumento igneo, potrà sottometterle alla propria volontà, piegarle, assoggettarle alla propria utilità. Finché durerà il fuoco l’uomo sarà in diretto rapporto con Dio e la creatura conoscerà meglio il suo Creatore…".

Per quanto attiene ai metalli, palesemente simboli provenienti dall’alchimia, desidero precisare che alcuni vorrebbero far corrispondere il metallo mercurio al corpo mercuriale e l’oro a quello solare; pur riconoscendo che l’oro, quale metallo incorruttibile e inalterabile, può simbolicamente essere paragonato allo spirito, non mi sento di concordare con tale ipotesi se teniamo presente la simbologia alchemica. Lo studio dei testi degli alchimisti classici mi ha convinto che non è questa la giusta interpretazione del loro simbolismo e che l’oro che essi volevano fabbricare non è e non può essere lo spirito, se è vero che lo spirito presente in ciascun essere è una parte dello spirito universale, che è sempre esistito, sempre esisterà ed è, per definizione, perfetto. Se ne deve, dunque, dedurre che non potendo fabbricare ciò che è sempre esistito e che è di per sé perfetto, gli alchimisti intendevano con "oro" qualcosa di diverso, che poteva essere "fabbricato", cioè fatto con procedimento manuale da un artigiano o artista che utilizzi ciò che trova a sua disposizione in natura; questo manufatto certamente non può essere l’oro volgare, né lo spirito che essi non potrebbero fabbricare. Nel Rosario dei Filosofi si dice: "l’oro è tutto Mercurio, il che si vede dal suo peso e dalla facilità con cui il Mercurio gli si combina. In esso si trovano dunque l’intento e la volontà totale e radicale dei Filosofi" e ancora "A partire da ciò che è perfetto non si ha niente perché è già perfetto secondo una tale natura o una tale arte". Coloro che ritengono di identificare l’oro alchimico con lo spirito forse sono stati portati a tale convinzione dal fatto che gli alchimisti hanno usato molte parole per indicare una stessa cosa e hanno usato una stessa parola per indicare molte cose e pertanto non mi meraviglia che abbiano dato il nome oro a più cose, tra le quali la materia prima dell’opera, per cui dicono che non si può fare l’oro senza l’oro (ciò conforta l’ipotesi che con oro essi vogliono qui indicare due cose diverse) che, in termini profani, equivarrebbe a dire che non si può fare il latte senza latte, mentre sarebbe più accettabile dire che non si può fare il formaggio senza latte. Geber, nel Perfetto Magistero, dice: "L’oro è il più prezioso dei metalli; infatti proprio lui è l’anima che congiunge lo spirito al corpo, cioè all’imperfetto", dal che si ricava che con oro non si intende lo spirito. Sempre restando in tema di simbologia alchemica, un altro importante indizio di ciò che si deve "fabbricare" è contenuto nella Tavola di Smeraldo, in cui è detto "Il Sole ne è il Padre, la Luna ne è la Madre, il Vento l’ha portato nel ventre, la Terra è la sua nutrice" che, a mio modo di vedere, sta a indicare che quando si riesce a celebrare le nozze chimiche del Sole (il Solare) e della Luna (il Lunare), nasce il figlio; nel dire che il Vento (cioè l’aria, il Mercuriale) l’ha portato nel ventre si intende che il germe, l’embrione di questo figlio è nel Vento (nel Mercuriale) e si deve farlo sviluppare, cosa cui partecipa anche la Terra (il Saturniano, l’artista, il contadino, sempre basandoci sulla simbologia alchemica).

Hahasiah

Io Sono


Noi È Io Sono – La Nazione

IO SONO TE, integrazione di frammenti di sostanza del Creatore, in questo momento presente incarnato sulla Terra, forma in azione di Eterna Essenza.

TU sei TE, integrazione di frammenti di sostanza del Creatore, in questo momento presente incarnata sulla Terra, forma in azione di Eterna Essenza.

TE sei TE, frammento di sostanza del Creatore, in questo momento presente incarnati sulla Terra, nella forma in azione di Eterna Essenza.

IO SONO TE, TU SEI TE, TE SEI TE, TE è NOI È.

NOI È agisce nell’Equilibrio della Legge Universale, Spirituale e del Quanto. Il Trino, col Neutro, silenzia il Duale.

NOI È si riconosce nella Trasparenza, nella Fede e nella Conoscenza, IO di ME ed IO di TE.

NOI È agisce nella Responsabilità, IO libero TE da ogni delega e da tutto ciò che IO stesso sono in grado di fa-RE in ME, per ME e con ME.

NOI È si riconosce nello Specchio dell’Anima, attraverso TE, IO vedo ME, e TU attraverso ME vedi TE;
Anima esperisce ed espande.

NOI È il nutrimento dell’Anima, nell’illimitato flusso dell’Amore dove ogni frammento si incontra e si riconosce nell’altro TE, Spirito Originale incondizionato.

NOI È Puro Amore, la Perfezione Naturale di Eterna Essenza

NOI È Assoluta Integrità

NOI È Saggezza, Giustizia, Maestria,

NOI È Onore Lealtà Trasparenza

NOI È Creazione Manifestazione

NOI È Valore Gratuità

NOI È Responsabilità Libera Azione

In questo momento presente è manifesto:

il puro Amore incondizionato, silenziate guerra e pace;

la Gratuità, illimitato e perpetuo Valore Universale, Spirituale e del Quanto;

l’Equità, silenziati ricchezza e povertà, controllo e schiavitù;

la Giustizia, silenziati giusto e sbagliato;

la Prosperità per tutti, silenziati accumulo e mancanza.

IO SONO opera per la custodia della Frequenza del NOI È.

NOI È Etere

NOI È Aria

NOI È Fuoco

NOI È Acqua

NOI È Terra

NOI È agisce in coordinata Cooperazione consapevole nella Creazione del Nuovo Mondo, come i Cinque Elementi interagiscono nella creazione della Materia.

NOI È l’Equilibrio del Tutto e del Nulla, del visibile e dell’invisibile, del Manifesto e del Non-Manifesto, della Realtà di tutte le cose.

Eterna Essenza incarnata nel Homo Vivo in mens, anima et spiritus, anche conosciuta col suono delle parole nome cognome dispone, decreta e dichiara il ritorno e il ricordo, nel tempo Primordiale, de LA NAZIONE della Terra, Primigenia, ingenua, aborigena, sostanza e materia.

LA NAZIONE sancisce i Principi originali dell’esistenza, della prosperità e dell’autorealizzazione, come Suo fondamento.

LA NAZIONE archetipica e originale, riunione di uomini e donne che dimorano e custodiscono il Pianeta Terra, è manifesta ora su questo piano esistenziale.

LA NAZIONE, l’Umanità, risiede in terra nullius, terra di nessuno terra di tutti, e ripristina l’Ordine Divino Originale nell’equilibrio delle Forze primordiali.

LA NAZIONE È essenza

LA NAZIONE È esistenza

LA NAZIONE È valore intrinseco e manifesto

LA NAZIONE È primigenìa

LA NAZIONE È prosperità

LA NAZIONE È equità

LA NAZIONE È ingenuità

LA NAZIONE È responsabilità

LA NAZIONE È fratellanza

LA NAZIONE È custodia

NOI È supporto, valore e dono di ciascuna competenza, valutati in egual misura ed in egual misura valutabili, all’interno de LA NAZIONE.

LA NAZIONE è flusso illimitato e perpetuo, originale valore e valuta di IO SONO, è ogni e tutti gli strumenti e le creazioni del NOI È.

LA NAZIONE opera con coscienza nella manifestazione in unanimità sincronica di pensiero.

IO SONO, NOI È, TE SEI TE, LA NAZIONE, essente e facente.

Serena Bortone legge in diretta il monologo di Antonio Scurati

«Giacomo   Matteotti   fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venu...