mercoledì 30 settembre 2015

HULU e NWO



Uno spot che può sembrare uno scherzo...
...oppure che ci confessa la verità ?

La teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale (spesso comunemente identificata con la locuzione nuovo ordine mondiale, in lingua latina novus ordo mundi, in lingua inglese anche con la sigla NWO corrispondente a new world order), è una teoria del complotto secondo la quale un presunto gruppo di potere oligarchico e segreto si adopererebbe per prendere il controllo di ogni paese del mondo, al fine di ottenere il dominio della Terra.


lunedì 28 settembre 2015

Caparezza - Compro Horror (Video a 360°)


 Per guardare video a 360 gradi, devi disporre dell'ultima versione di Chrome per desktop (http://www.google.com/chrome ) o dell'app YouTube per Android o iOS.


Le Bugie hanno le gambe corte

Bisogna essere in due per mentire...uno che mente e uno che ascolta...

Siete convinti che, per poter giudicare obiettivamente, non si dovrebbero sentire entrambe le campane? Non esiste l'obiettività, almeno non nello studio dei comportamenti umani.

Noi possiamo essere obiettivi solo utilizzando regole prestabilite che abbiamo inventato noi; vedi Giambattista Vico "noi siamo gli dei della scienza e della matematica".

Il famoso principio del "verum factum", l'idea cioè che di verità possiamo parlare solo in quanto siamo noi a crearla, come avviene ad esempio nella matematica. Gli oggetti matematici sono creati da noi; per questo abbiamo una conoscenza assoluta della matematica, mentre non possiamo arrivare ad una conoscenza completa per ciò che riguarda il mondo della natura. Possiamo però arrivare ad una conoscenza parziale attraverso gli esperimenti, riproducendo, in qualche misura, negli esperimenti, la creazione divina. Mi sembra che con questa teoria Vico si avvicini molto al "costruttivismo" moderno.

Per giudicare in modo obiettivo... bisognerebbe essere Dio... buona fortuna!

Bisogna saper ascoltare tutte le campane, non soltanto quella che suona più forte.


domenica 27 settembre 2015

Il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto

 Bicchiere Mezzo Vuoto

Molti si chiedono cosa significhi l'espressione: 

"Il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto"

Significa che ci sono due modi di vedere le cose, una favorevole e una sfavorevole.

 Bicchiere Mezzo Pieno

Se vedi il bicchiere mezzo vuoto sei un pessimista...
Se vedi il bicchiere mezzo pieno sei un ottimista...

Che fare se ci si scopre pessimisti?

Per fortuna il pessimismo non è irreversibile ed è possibile riuscire a vedere mezzo pieno quel bicchiere che fino a ieri ci sembrava sempre e comunque mezzo vuoto.

Sii come le onde del mare, che pur infrangendosi contro gli scogli trovano la forza per ricominciare.

Sergio Bambarén

“I sogni non sempre si realizzano, è vero. Ma non perché siano troppo grandi o impossibili. Perché si
smette di crederci.” 

Martin Luther King


C'è una regola semplicissima per vedere il bicchiere sempre mezzo pieno ed è la legge del "Pensa Positivo" 


 "Siamo magneti, attiriamo cio' che pensiamo."
Il grande segreto di tutti i tempi. Persino i più grandi filosofi della storia sapevano il Grande Segreto! Da Einstein,Napoleone, Carlo Magno..
Tutti abbiamo un potere !!!
 Siamo tutti dotati di poteri infiniti..e tutti noi siamo guidati dalle stesse leggi.
Le leggi naturali dell'universo sono cosi precise che non abbiamo problemi problemi a costruire astronavi..per inviare uomini sulla luna, programmando il momento dell'atterraggio con la precisione di frazioni di secondo. non importa che siate India, in australia, in nuova zelanda, stoccolma, londra, toronto, montreal o newyork. siamo tutti dotati dello stesso potere della legge di attrazione!

http://derenzodomenico.blogspot.it/2014/04/the-secret-la-legge-dellattrazione.html 


sabato 26 settembre 2015

Inside Out e le 5 Emozioni

 

«Inside Out», il nuovo cartone animato della Pixar ambientato dentro il cervello di una ragazzina di undici anni, è un’opera geniale e coraggiosa. Ci vuole genio per trasformare le emozioni umane nei personaggi di una storia. E ci vuole coraggio per rivendicare, tra queste emozioni, il ruolo fondamentale della tristezza, raffigurata come una bambina occhialuta, goffa e blu: il colore dello spirito. Per buona parte del film la tristezza si accompagna alla gioia come un intralcio, una ganascia conficcata nelle ruote dell’ottimismo e della felicità. Ma alla fine la sua importanza verrà riconosciuta.

Non così nella vita vera, dove la tristezza è stata espulsa da qualsiasi discorso pubblico e privato. Trattata come un segnale di debolezza, una forma di sabotaggio. Lo sforzo quotidiano di un genitore consiste nell’allontanare dal figlio il fantasma della tristezza, quasi fosse una condanna a morte anziché un’occasione di vita. Ma un po’ tutti ne hanno paura e fastidio, a cominciare dagli imbonitori della politica che ci vorrebbero pervasi da un entusiasmo ilare e beota.

Per il pensiero dominante la tristezza non consuma e non comunica, si nutre di astinenze e di silenzi, è antieconomica e dannosa. Occorreva un cartone animato per ricordarci che un uomo incapace di accogliere la tristezza è un automa. Non solo perché la gioia senza tristezza perde significato, come la luce senza il buio. È che la tristezza sa aprire squarci che permettono di guardarsi dentro da una prospettiva nuova. Rende consapevoli. Dunque umani.
by Massimo Gramellini
  (LA STAMPA 16/09/2015)

Storia : Protagoniste indiscusse sono proprio loro, le emozioni, 5 per l’esattezza: Rabbia, Gioia, Paura, Tristezza e Disgusto. Risiedono nel quartier generale della mente di Riley, la piccola protagonista. E’ infatti qui che si gioca l’avvincente trama finché, in un momento particolare, Gioia e Tristezza finiscono in un altro angolo del cervello, lontane dalla loro postazione privilegiata. Il viaggio che sono costrette ad affrontare per far ritorno al quartier generale serba loro piccole e grandi sorprese.

Inside Out ci insegna a volere bene a “Tristezza”, a non rimuovere o oscurare questa emozione in nome di una positività evidentemente forzata. Il sorriso gioioso dell’infanzia prima o poi, è inevitabile, si spezza. Succede quando dobbiamo confrontarci con i problemi della vita, con le prime delusioni, le paure e i fallimenti. Ecco che allora Tristezza viene a farci visita, a insinuare la nostra felicità puerile. L’emozione in se stessa non è negativa ma lo diventa se prende il sopravvento, risucchiando nel suo vortice tutto ciò che l’attornia. D’altra parte Gioia, essendo eternamente gioiosa, non è affatto onnipotente (come nella fase infantile) poiché ignora la lingua di chi soffre, risultando insensibile verso chi sperimenta il dolore. Solo unite in un abbraccio queste due emozioni contrastanti diventano costruttive. 
by Laura De Rosa


Non c’è Gioia senza Tristezza, non c’é Tristezza senza Gioia.


 RABBIA


PAURA


GIOIA


TRISTEZZA


DISGUSTO


giovedì 24 settembre 2015

Il punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus)

 

Il punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus Olivier, 1790) è un coleottero curculionide, originario dell'Asia, micidiale parassita di molte specie di palme.


Il punteruolo colpisce parecchie specie di palme tra cui le più diffuse varietà ornamentali mediterranee, la palma delle Canarie e quella da dattero, ma anche specie di interesse economico quali la palma da cocco e quella da olio.
 

La prima segnalazione in Italia è del 2004 e si deve ad un vivaista di Pistoia che aveva importato delle piante dall'Egitto; nel 2005 viene segnalato in Sicilia e quindi in veloce diffusione verso il Nord della penisola: arriva in Campania, portando a morte centinaia di palme secolari in parchi pubblici, quali lo storico lungomare di Salerno, e giardini privati; nel Lazio, torna in Toscana ed è infine anche in Liguria, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.
 

Ultimamente dove lavoro...abbiamo trovato già 4 esemplari...ma stranamente non abbiamo alberi di palme e questo è abbastanza strano...





lunedì 21 settembre 2015

Miss Italia 2015 - Misscappa da ridere





“Vorrei essere nata nel'42, per vivere la Seconda Guerra Mondiale. Sui libri ci sono pagine e pagine, io volevo viverla per davvero, poi essendo donna non avrei nemmeno dovuto fare il militare”.
Questa l'esternazione della nuova miss Italia 2015.
Alice Sabatini, 18 anni.

Ora: io non guardo miss Italia, non l'ho mai fatto e non lo farò mai e non sta di certo a me giudicare una persona che non conosco, che oltretutto stava partecipando ad un concorso di bellezza, concorso dove l'intelligenza, per ovvie ragioni, non serve.
Però il cazzo. Ti giudico.
Perché a 18 anni dovresti essere fresca di studi e ne sai zero della storia e del male che porta la guerra ma hai comunque il diritto al voto.
Questa cosa è inaccettabile.

Alice Sabatini vallo a dire alle donne della resistenza che c'han rimesso la vita ed in cambio hanno avuto una medaglia che la guerra l'han fatta solo gli uomini.
Vallo a dire ad Irma Bandiera, ad Elsa Oliva, a Teresa Mattei, che a 17 anni venne radiata da tutti gli istituti del Regno perché, dopo aver ascoltato in classe l’intervento di un professore inviato dal regime a far propaganda razzista, si alzò in piedi e disse: "Io esco perché non posso assistere a queste vergogne".
Dillo a Marina Ginestà e a Walkiria Terradura.
Ad Ines Bedeschi che era nel fiore della vita e se la sarebbe voluta vivere tutta per intero, invece la dette da partigiana pur di non salvarla col tradimento.
Ad Ancilla Marighetto che aveva 18 anni come te e l'han freddata sui monti fra il Veneto e il Trentino dopo essere stata torturata per cavarle informazioni sugli altri membri della resistenza che erano con lei e che lei non tradì.

La guerra è stata combattuta anche dalle donne e quelle donne han fatto la storia.
Tu hai fatto miss Italia.
E al massimo puoi fare la pubblicità della Rocchetta.

Io Rispondo a Miss Italia 2015 :

«Vorrei essere nato nel 1942, per vivere la Seconda Guerra Mondiale. Sui libri ci sono pagine e pagine, io volevo viverla per davvero, poi non essendo ebreo non avrei nemmeno dovuto fare la fila alle docce».

sabato 19 settembre 2015

Dio non c'è...ma D-io si


Ho trovato in rete questo :




Consigli x Argomentare che Dio Non Esiste

  • Sebbene tu abbia già il beneficio di pensare in maniera razionale e non lasciandoti guidare dalla fede cieca, puoi usare la tua razionalità per disinnescare molte argomentazioni. Tuttavia, non pensare che tutti i tuoi oppositori operino in questo modo, esistono partecipanti alle discussioni esperti che hanno delle argomentazioni ben sviluppate, le quali sembrano molto razionali a un primo ascolto, ma che cadono a pezzi usando una semplice strategia “dividi e conquista”.
  • Ricorda che, in quanto ateo, non hai alcun credo specifico, bensì una mancanza di fede. Non hai niente da provare oltre al fatto che il dio altrui non esiste. I teisti, invece, sostengono di sapere cosa succede quando muoiono, dunque il fardello molto più grande della dimostrazione delle prove si posa su di loro.
  • Leggi e impiega le argomentazioni tratte da “Dio non è grande”, in cui Christopher Hitchens afferma che la religione è “violenta, irrazionale, intollerante, alleata al razzismo, al tribalismo e al bigottismo, investita di ignoranza, ostile alle ricerche libere, sprezzante delle donne e coercitiva verso i bambini”. Il libro “L'illusione di Dio”, di Richard Dawkins, è una fonte eccellente delle argomentazioni razionali contro l'esistenza di una deità religiosa.
  • Un'idea è segnalare ai credenti dei fatti che permettano di giungere alla sola conclusione logica che l'esistenza di un governante supremo nell'universo è semplicemente impossibile. Puoi dire “Se Dio non può sopportare i miei peccati, allora non è onnipotente” o “Se Dio ci avesse davvero a cuore non scoppierebbero le guerre”.
  • Molti teisti domandano: “Se il big bang ha creato l'universo, allora cosa ha causato il big bang?”. Puoi rispondere “Cosa ha creato Dio?”; se ti dicono “Dio è sempre esistito e sempre esisterà”, allora hanno risposto alla loro domanda.
  • Alla fine, invece di sostenere un punto conciso, il tuo oppositore dirà spesso “Mi dispiace che finirai all'inferno”. A questo punto, ha esaurito le sue conoscenze personali del suo dogma e cerca di essere considerato come “un uomo migliore”. Un buon modo per rispondere sarebbe “Almeno sarò con i miei amici”. Benché questo possa causare uno shock, almeno ti farai una bella risata di fronte alla sua reazione. Si comporta come un idiota? Prova a rispondere dicendo “Almeno tu verrai con me”.
  • Usa la scienza come tua principale presa di posizione se ne hai le conoscenze. Ricorda che quasi tutto nella scienza può essere provato, inclusa, per esempio, l'esistenza dei protoni, degli elettroni e dei neutroni.
  • Per quanto sia piuttosto facile segnalare le mancanze nei sistemi di credo altrui, chiedere al tuo oppositore di mettere alla prova quello che credi tu con dei fatti, non con le citazioni religiose o i passaggi della Bibbia, può spesso condurlo ad arrendersi interamente.
  • Se durante il dibattito la tua controparte cita George Müller, ricordale che costui dichiarò che la sola Bibbia era il suo standard di giudizio e segnala alcuni dei maggiori ed egregi esempi di comportamento immorale che il libro sacro riconosce in quanto appropriato, come l'incesto.
  • Fai notare la somiglianza tra il Cristianesimo e la Dittatura o il partito nazionalsocialista. Ricorda la frase “Dammi retta o ti farò del male”.

Avvertenze x Argomentare che Dio Non Esiste

  • Alcune persone scelgono la religione per superare un'esperienza negativa nella loro vita, come una dipendenza o una morte tragica. Sebbene la religione possa avere un impatto positivo nelle vite delle persone e possa aiutarle nei momenti di bisogno, questo non significa che le idee che si celano dietro la fede siano vere. Se incontri qualcuno che sostiene di essere stato aiutato in questo modo, presta attenzione, giacché non vuoi offenderlo, ma non devi evitarlo o fingere di essere d'accordo.
  • Sii rispettoso. Ognuno ha il diritto di credere in quello che vuole, a meno che il credo non includa il terrorismo suicida, mettere al rogo delle donne anziane solitarie, torturare chi la pensa diversamente, ecc. Questi aspetti appartengono quasi a ogni religione.
  • Assicurati che la tua controparte sappia che non hai la necessità di seguire Dio allo scopo di avere una bussola morale. Deve essere cosciente del fatto che non ruberesti o uccideresti perché sai che è sbagliato, non perché te lo dice un libro. Leggi “Godless Morality” del Reverendo Richard Holloway.
  • A differenza degli altri sistemi di credo, se annunci il tuo ateismo, molti considereranno le tue parole come una sfida e agiranno di conseguenza.
  • Molti dei passaggi e dei consigli di questo sito sono questioni complicate. Affermarle come dato di fatto senza averne familiarità potrebbe invitare il tuo oppositore a metterle in dubbio e far dubitare anche te. Non sostenere un punto perché l'hai letto velocemente, informati bene, forma un'opinione al riguardo e poi dibatti.
  • Non devi necessariamente dibattere sul fatto che Dio non esiste con qualsiasi credente trovi sulla tua strada; i buoni amici non devono essere d'accordo su tutto per essere tali. Se cerchi sempre di istigare un litigio con i tuoi amici o di “convertirli”, preparati a farti dei nemici.
from : http://it.wikihow.com/Argomentare-che-Dio-Non-Esiste

 

Kürtőskalács - Il tipico dolce da strada Ungherese

 

Il kürtőskalács è un dolce tipico ungherese (conosciuto anche come "camino dolce" o "torta a camino" per la sua forma) e sembra che sia anche il dolce più antico dell'Ungheria.
 

Il kürtőskalács è originario della Transilvania, una regione che in passato faceva parte dell'Ungheria e il nome deriva dalla parola ungherese "kürtő" che si può riferire al camino o canna fumaria, oppure al corno (strumento musicale), costruito originariamente da corna di animali (informazioni prese da Wikipedia).
 


Si può trovare nelle pasticcerie ed in occasione di fiere e mercatini dei venditori ambulanti lo preparano al momento. Io l'ho mangiata nello Zoo di Budapest.

Può essere cotto sulla brace o in piccoli forni elettrici o a gas.

Sono stato ad agosto 2014 e devo confermare che tutta la mia famiglia ha apprezzato molto questo dolce...

 

Ecco un piccolo video della preparazione:


Per poi provarlo a farlo a casa...grazie a questo blog trovato su internet :

Omofobia

 
Quest'immagine, trovata in rete e da una breve ricerca, probabilmente realizzata in America latina da qualche gruppo cattolico omofobo, mostra un ipotetico scenario dove su di un'isola deserta vivono coppie omosessuali ed etero, con i conseguenti risultati, tutto ovviamente al fine di screditare l'esistenza stessa dell'amore omosessuale.

Ma sorgono alcuni interrogativi:

1 - Nell'isola abitata dalla coppia eterosessuale i genitori hanno educato i loro figli a scopare tra loro per procreare? (Incesto)

2 - Sull'isola abitata dalla coppia Eterosessuale cosa sarebbe successo se avessero avuto figli solo maschi o femmine? Si sarebbero dovuto accoppiare con i genitori?

3 - Nelle due isole abitate dalle coppie omosessuali chi si è occupato della seconda sepoltura?

4 - Perché esistono persone che perdono il loro tempo ad imparare a leggere, scrivere e "disegnare" per poi produrre tali nefandezze?

by -Ares-


https://www.facebook.com/Aforismi-Atei-177232702347376/timeline/ 

venerdì 18 settembre 2015

Il Gioco della Guerra


Joseph Turner: È in programma l'invasione del Medio Oriente?

Higgins: Ma che, sei impazzito?

Joseph Turner: Sono io il pazzo? Senti Turner...

Joseph Turner: Non abbiamo un piano?

Higgins: No. Assolutamente no. Esperimenti, ecco tutto. Come un gioco. Noi ipotizziamo che accadrebbe, quanti uomini servono, quanto tempo occorre. C'è un mezzo più economico di rovesciare un regime? In fondo siamo pagati per questo.

Joseph Turner: Cammina, dai. Cammina. Atwood prendeva quelle ipotesi troppo sel serio, fino a scatenare una guerra, no?

Higgins: Un'iniziativa arbitraria. La commissione non avrebbe mai autorizzato, ora soprattuto con la pressione che c'è intorno alla compagnia.

Joseph Turner: Ma se la pressione non ci fosse stata? Se io non avessi disturbato i suoi piani? Io o qualcun altro?

Higgins: Beh... cambia il gioco. In quel piano non c'era niente di sbagliato. era ben fatto quel paino, avrebbe funzionato.

Joseph Turner: Ma che mentalità è questa vostra? Se non si scoprono le vostre magagne per voi è come se agiste rettamente?

Higgins: No. Il problema è economico. Oggi è il petrolio, vero? Tra dieci o quindici anni cibo, plutonio, e forse anche prima, sai? Che cosa pensi che la popolazione pretenderà da noi allora?

Joseph Turner: Chiediglielo.

Higgins: Non adesso, allora! Devi chiederglielo quando la roba manca, quando d'inverno si gela e il petrolio è finito. Chiediglielo quando le macchine si fermano, quando milioni di persone che hanno avuto sempre tutto cominciano ad avere fame. E vuoi sapere di più? La gente se ne frega che glielo chiediamo, vuole solo che noi provvediamo.

Joseph Turner: Bravo. Campioni d'altruismo. E quelle sette persone massacrate, Higgins?

Higgins: La compagnia non ha dato ordini.

Joseph Turner: Ma Atwood si. L'ha dato Atwood. E che diavolo è questo Atwood? Non sei tu? Non siete tutti voi? Sette persone uccise, mentre voi fate i vostri giochetti di merda.

Higgins: È vero. Ma anche dall'altra parte li fanno. Ecco perchè adesso non ti possiamo più lasciare fuori.

Joseph Turner: Và, torna alla tua compagnia. Che aspetti? È troppo tardi.

Higgins: Cosa?

Joseph Turner: Non vedi dove siamo? Tutto scritto e consegnato. E da lì [Sede del "The New York Times"] che spediscono le copie. È tutto in mano loro. Nero su bianco. Da cima a fondo.

Higgins: Scritto? Ma cosa hai scritto?

Joseph Turner: Ho raccontato i fatti: voi fate esperimenti, io racconto fatti veri.

Higgins: Che stronzo. Sei un povero stronzo figlio di puttana. Hai fatto più danno di quanto non ti immagini.

Joseph Turner: È quello che spero.

Higgins: Sarai solo Turner. Più solo e disperato che mai. Non avrei mai pensato... che avresti fatto questa fine.

Joseph Turner: Per questo l'ho scelta.

Higgins: Ehi Turner! Sei sicuro che lo stampano? Vai vai, continua pure per la tua strada. Ma dove arrivi se poi non lo stampano?

Joseph Turner: Lo stampano.

Higgins: Che cosa ne sai?



mercoledì 16 settembre 2015

Controllo delle Masse

 

Chi controlla il passato controlla il futuro.

Chi controlla il presente controlla il passato. 

"Noi controlliamo la materia perchè controlliamo lo spirito. La realtà sta dentro al cranio [...] Non c'è nulla che noi non possiamo fare. Invisibilità... levitazione... tutto! Io potrei librarmi di su questo pavimento come una bolla di sapone, se volessi. Non lo voglio, perchè il Partito non lo vuole. Devi mettere da parte, devi liberarti di quelle tali cognizioni ottocentesche attorno alle leggi di natura. Le facciamo noi, le leggi di natura." 

from web :

1984 è una dittatura psicologica, una struttura mentale che imprigiona l'anima, il corpo e la mente umana e li soggioga agli scopi di un ideologia eterna, quella del grande fratello...quella del partito.
1984 è una forma di dittatura perfetta politica e sociale dove un'ideologia superiore può plasmare a piacere le menti della gente. Affermare che le leggi della natura non esistono, o meglio...esistono come il partito vuole che esse siano, è possibile esclusivamente all'interno di questa dittatura poichè, attraverso i mezzi visti, viene assunto il controllo della mente da ogni punto di vista (bisogni fisici, bisogni mentali, piacere, rabbia, credenze, eventi storici ecc.)

Durante la storia dell'umanità qualcosa di vicino alla situazione descritta in 1984 l'abbiamo vissuta durante il regime del nazismo ma soprattutto durante quello del fascismo (che dal punto di vista strutturale e formale fu la dittatura più completa di tutte).
[adesso non mi metto a fare l'elenco degli eventi storici ma per rendercene conto basta pensare alle ideologie e allo spirito che fu inculcato nella testa delle persone in quel periodo...[è da notare come sia più "grave" quello inculcato dal nazismo ma anche di come sia più profondo e complesso quello inculcato dal fascismo che si occupava, proprio come in 1984, di organizzare la vita di tutti i giorni dei cittadini]

Ai giorni nostri, che non siamo schiavi di una dittatura nè perfetta, nè politica, direi che quella frase non ha senso se ci si riferisce alle "leggi della fisica" ma che prende molto significato se ci si riferisce ad altro...
 
Se ad esempio si ritorna ad un discorso di bisogni ci si rende conto che la società moderna è piena di bisogni inutili dettati da ideologie superiori che vanno aldilà della persona e della classe politica e che sono radicate nella società.
(come in 1984...il grande fratello non esiste materialmente, rappresenta solo l'ideologia sovrana che ha messo radici nella società)
 
Oggi, per esempio, perchè la gente dovrebbe avere bisogno di una Luis Vuitton? Perchè si deve avere necessità di schierarsi con certi gruppi di massa piuttosto che con altri [vedi stadi, politica, vestiti...]? 

Perchè nelle scuole c'è l'elogio all'ignoranza?
 
Per me "l'ideologia sociale" odierna non comanda di cambiare le leggi della fisica, non ci dice di "librarci come bolle di sapone" (e non ci dice neppure di credere di poterlo fare..), ma ci da un'altro genere di ordini legati più che altro a bisogni consumistici e di massificazione.
Facciamo un attimo caso a come veniamo bombardati dalle campagne pubblicitarie sia politiche che non...
 
(date un'occhiata a questi manifesti elettorali e dimmi se non ti ricordano qualcosa descritta in 1984..la faccia sorniona del grande fratello che dall'alto ti guarda e che coi suoi slogan ti accompagna.. 
N.B.:  sottolineo che è una cosa che va aldilà dei discorsi politici, non ho linkato anche i manifesti del pdl perchè per ora su internet non li ho trovati, trovo solo le parodie! Il discorso è lo stesso anche per quelli...)

Insomma...per farla breve...quella che viviamo oggi è una dittatura sociale imperfetta, quella di 1984 è invece una dittatura politica (ed in parte sociale) perfetta.
Tuttavia se facciamo i dovuti paragoni vediamo che le due cose sono più vicine di quanto inizialmente potrebbero apparire e la citazione presa dal libro presenta sfumature comuni tra il romanzo e la nostra vita reale.

"La Montagna Sacra" di Alejandro Jodorowsky

  "La Montagna Sacra" (titolo originale: The Holy Mountain ), diretto da Alejandro Jodorowsky nel 1973, è un film denso di simbol...