"La realtà è una illusione molto persistente."
A. Einstein
A. Einstein
Cosa c'è di strano nell'immagine in alto?
Guarda bene!
Se non riesci a vederlo, non è colpa tua. E' colpa della tua programmazione mentale che te lo impedisce!
In pratica il cervello porta alla tua attenzione solo ciò che è "programmato" per notare, il resto NON LO VEDE PROPRIO.
La soluzione alla fine del post....in corsivo e con caratteri minuscoli...
La domanda è: come mai non l'hai notato?
Per il fenomeno chiamato ATTENZIONE SELETTIVA, anche detto:
"Programmazione Mentale"
Ovvero il cervello tende a VEDERE LA REALTA' come è PROGRAMMATO per vedere, e non com'è realmente!
In questo caso la programmazione "5 dita" è così potente che rischi di vederla anche quando non c'è!
Ma allora chiediti:
Quante volte il tuo cervello REINTERPRETA la realtà in modo distorto, a causa della sua programmazione?
E cosa può significare questo nella tua vita?
Vale la pena chiedersi:
- cosa ti hanno PROGRAMMATO a vedere e cosa a NON vedere?
- quante opportunità non stai vedendo ora, che sono proprio sotto i tuoi occhi?
- Sei proprio sicuro che il mondo, come lo conosci, sia la realtà? Sei sicuro che stare bene finanziariamente sia difficile? O che sia difficile trovare l'anima gemella? O che sia faticoso stare in forma?
Fin dalla antichità esiste una frangia culturale trasversale - spaziante dalla fisica alla spiritualità, passando per la matematica e la filosofia - convinta che la realtà in cui viviamo sia solo una illusione. Teorie affascinanti ma non dimostrabili, che per lungo tempo hanno occupato una angusta nicchia nello immaginario collettivo occidentale, fino al giorno in cui alcuni scienziati le hanno esaminate sotto una nuova luce, quella della fisica quantistica.
Secondo alcune stupefacenti sperimentazioni - infatti - ciò che percepiamo come materiale, tangibilmente reale - comprese le nostre stesse persone - potrebbe essere il frutto illusorio della interazione della 'coscienza' con una infinita serie di impulsi lumino-elettrici-informatici i quali si manifesterebbero in un ambiente ignoto, forse neutro come il programma 'struttura' del film Matrix, o forse no. Un ambiente che - in ultima analisi - potrebbe esistere solo nella stessa coscienza oppure coincidere con essa (v. post correlati).
Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero?, dice Morpheus in Matrix. E se da un sogno così non dovessi più svegliarti? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà? E ancora: Che vuol dire reale? Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel 'reale' sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello.
"Nello Zen c'è un koan particolare: se in mezzo alla foresta un albero crolla e non c'è nessun essere vivente lì presente, l'albero emette un suono quando cade a terra?
Saremmo tentati di dire di sì, ma la risposta è no. E' no perché non è l'albero ad emettere un suono, ma il nostro sistema uditivo che traduce quell'evento in 'suono'.
Allo stesso modo, se in una stanza buia si accende una lampadina e non c'è però nessuno, quella lampadina emette luce? Lo scienziato classico direbbe di sì ma il fisico quantistico osserverebbe che l'evento dipende dall'osservatore, e che la luce è una percezione del sistema nervoso, e non una proprietà intrinseca della lampadina."
Diverse teorie matematiche, fisiche, filosofiche, metafisiche non fanno che ammonire sulla illusorietà e parzialità delle percezioni sensoriali, in taluni casi portando alla luce frammenti di ciò che appare come una ristretta profondità di campo, ed un substrato deterministico celato dietro la apparente caoticità del cosmo e dei suoi processi. Pensatori di ogni epoca hanno notato delle incongruenze nel 'codice della realtà', elementi che se considerati nel loro complesso non possono che alimentare qualche dubbio circa la reale essenza e 'consistenza' del mondo che ci circonda.
Soluzione :
La ragazza ha 6 DITA!!!
Contale pure se vuoi (ne ha 5 più il pollice)
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