W LA LIBERTA' DI PENSIERO DI UN OPERAIO METALMECCANICO !!! Quando ho fame, mangio. Quando ho sete, bevo. Quando sento di dover dire qualcosa, la dico...
giovedì 21 aprile 2011
Lunazione Maggio 2011
Lunazioni di maggio
Mesi di Maggio 2011
Costellazioni di Toro e Gemelli.
Decani : Giove e Marte di Toro.
Marte, Sole e Venere di Gemelli.
Fase del Novilunio: 3 Maggio – ore 07:50 +1
Questa luna è la quarta del Ciclo Felice. Si chiamava Thera (?). Questa luna Thera ha tre giorni fausti: il 3°, il 9° e il 18°. Non ha giorni nefasti né negativi. Appartenendo allo stesso ciclo, questa luna è identica alle tre precedenti. In più, secondo l’Anonimo, ha influenza ottima su tutto l’apparato urinario, dai reni alla vescica; e nella donna su tutti gli organi contenuti nel bacino.
Primo ciclo
Puntata ex 204
Dice l’Autore che le piante in questa Luna sono un vero tesoro per le infermità genito-urinarie. Il Tropacolum majus che è una pianta originaria del Perù, portata in Europa dai primi missionari andati nell’America Meridionale tra gli Indiani. I Tropeoli, chiamati anche volgarmente Cappuccino grande, Nasturzio maggiore che differisce dal Cappuccino a cinque foglie (Tropacolum pentaphylium). Il limone comune in tutte le sue varietà, qualunque sia, in questa luna e nelle altre tre seguenti avrebbe grande potere curativo. I visceri, i reni, gli ureteri, la vescica e la uretra e la prostata. Secondo l’Autore i piccoli semi che sono nel limone, pestati freschi e messi in infuso nell’acqua per sei ore, tanto se l’acqua si beve e tanto nelle donne se si procede a irrorazioni vaginali o vescicali, hanno molto potere guaritivo sulle infermità locali specialmente catarri ed irritazioni delle parti per cui passa o che tocca. Però quest’acqua bisogna prenderla a cucchiai, ogni due ore nella giornata, fino al tramonto del sole e mai più in là. Altra preparazione del limone: la corteccia ben pestata in mortaio di marmo pulitissimo, aggiuntovi approssimativamente 1 gr. di sale per ogni 20 gr. di cortecce pestate; aggiungervi dello zucchero di canna, o del miele; avvolto il tutto in fascia di garza, messo sul pube, sul perineo, sui reni, sulla regione del fegato, sullo scroto e tenuto per 2 o 3 ore fino a che questa specie di cataplasma non è bene riscaldata, ha la virtù di sanare le piaghe e le ferite interne degli organi su cui si applica, come di distruggere (?) i calcoli e le piaghe della vescica, e sanare i tessuti dei reni o dar vigore al fegato malato di cirrosi o di pietre, e guarirlo. Il nostro Anonimo è più che ottimista, è entusiasta del limone come agente terapeutico in questa luna e nelle seguenti. Per esempio dice che del succo preso in abbondanza, con delle gocce di aceto, nella proporzione di 2 gocce per ogni cucchiaio di succo, sia contro l’artrite di qualunque natura, contro i dolori reumatici delle giunture e dei muscoli. Consiglia che la cura sia fatta per 7 giorni e per tre lune (cioè in questa e nelle due seguenti) nella maniera che egli prescrive: dal terzo giorno della luna fino al 14°; scegliere i 7 giorni necessari alla cura, come meglio si crede, anche che non si seguano i giorni; ma nella giornata in cui si vuole far la cura, si deve procedere rigorosamente così. Alle otto del mattino al più tardi, ma anche molto presto secondo la comodità di chi vuol provare, si prende la prima porzione di succo, perfettamente a digiuno, senza aver preso, né prendere dopo per 2 ore bevanda o cibo; una tazza di succo è sufficiente. Almeno 2 o 3 ore dopo, bere dell’acqua molto calda con dentro un po’ di zucchero tanto per poter sopportare la bevanda. Due ore più tardi prendere la metà della dose di succo, come la prima volta. Quattro ore dopo, bere il doppio dell’acqua calda, leggermente zuccherata, della volta antecedente. Digiunare fino alla sera, ma digiuno nel senso vero della parola, cioè né cibo e né bevanda. Dopo il tramonto del sole mangiare sole vivande di origine vegetale non cotte, o se cotte mangiarle fredde. Meglio sarebbe nutrirsi di frutta, legumi e vegetali freschi. Al secondo giorno ripetere e così fino al settimo. Se tra un giorno e l’altro di cura vi è intervallo di giornate in cui la cura non si fa, bisogna avere la pazienza di digiunare fino al tramonto, come si è detto più sopra, dopo contentarsi di cibi di sola origine vegetale e non mangiarli, se sono cotti, che raffreddati. Parrebbe secondo l’Anonimo che il non pranzare caldo in questa luna predispone a non avere reumatismi e nevralgie. Quando i sette giorni sono passati, purgarsi bene per 2 o 3 giorni. Cercare in tutti i modi di traspirare e sudare, pur ritornando al regime nutritivo che è di abitudine per la persona che ha iniziata la cura. S’intende che può mangiare tutto, caldo o freddo a piacere. Ma come ho detto prima, preferir cibi raffreddati. Per tre lune bisogna ripetere lo stesso regime dei sette giorni. L’effetto non si sente subito, ma dopo tre o quattro lune comincia a manifestarsi il benefico risultato della cura. L’Anonimo dice di aver visto, perfino nelle persone anziane, i nodi grossi alle articolazioni e alle giunture, lentamente diminuire e scomparire senza dolore; racconta che una donna anziana, che aveva avuto da quattro anni un piede quasi immobilizzato per dolori artritici, guarì e camminò senza bastone. Altro rimedio a cui l’Anonimo presta molte virtù è la Ruta graveolens o Ruta officinale. Già in diverse lune precedenti si è parlato della ruta, ma questa vola l’Anonimo suggerisce, attribuendole grande valore, la ruta per tutte le malattie della prostata, specialmente nei vecchi a cui la debolezza di questa determina molti fastidi, pregiudizi e pericoli. Consiglia l’infuso alcolico della pianta fresca preso nella proporzione di una goccia ogni volta che si va a compiere un pasto, oppure pestando foglie e steli ed applicati sul pube. Altro rimedio vegetale che considera ottimo è il cetriolo comune (Cucumis sativus) ed in secondo ordine tutte le Cucurbitacee e tutte le Zucche, tanto esteriormente come cataplasmi e tanto mangiate, s’intende, le specie commestibili.
L’Anonimo dice di non bere nè in questa luna né nelle restanti del Ciclo Felice né vino bianco ordinario né vino bianco preparato, né vino di uva appassita. Di non mangiare fegato di nessun animale, ma mangiare al contrario il cervello d’animali commestibili. Consiglia solo per questa luna di non parlare molto con le donne. Di più consiglia, per quelli che sono di temperamento nervoso almeno 20 minuti di flagellazioni ogni mattina, non molto energica, ma tale da determinare iperemia in tutta la schiena e il petto.
Secondo ciclo
Puntata ex 200
Profumo: Il mughetto e le erbe dei boschi.
Pietra: Cristalli verdi.
Colore: Rosso ciliegia.
Cibi : Tutti i cibi meno le carni di uccelli di qualunque genere.
Terzo ciclo
Puntata ex 126
Il latte della donna che a sette mesi ha partorito un bambino sano, cosparso sulla testa, sana la calvizia o fa allungare in modo miracoloso i capelli.
Izar e Geider
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Fsociety by Mr. Robot
Krista Gordon : Che cosa c'è nella società che ti delude tanto, me lo puoi dire? Elliot: " Ah, non lo so. Forse è il fatto che tu...
-
Le operazioni di magia isiaca, finalizzate alle guarigioni, sono di origini antichissime, egiziane e caldee. La ritualità prevede anche l...
-
San Domenico di Guzman Compiuti gli studi filosofici e teologici, entrò a far parte della comunità dei canonici della diocesi di O...
Nessun commento:
Posta un commento