«In Siria esploderà la terza guerra mondiale».
Qualcuno, nella miriade di comunità cristiane del mondo, ha estremizzato.
Puntuale, l'allarme massimo - Giudizio universale, Armageddon o
Apocalisse che dir si voglia - è arrivato dagli evangelici conservatori
degli Usa, in gran subbuglio per l'attacco annunciato contro il regime
di Bashar al Assad.
Nucleare, armi chimiche, effetto domino: la fine del mondo è vicina, scrive il neonato blog apocalittico sulla distruzione di Damasco. Colpa del presidente Barack Obama: novello anticristo, venuto al mondo per compiere l'inquietante oracolo biblico di Isaia.
LA MALEDIZIONE BIBLICA.
«Damasco cesserà di essere una città e diventerà un cumulo di rovine»,
scrisse il grande profeta nel Vecchio Testamento, «vi rimarranno alcuni
grappoli da racimolare, come quando si bacchiano le olive. Due o tre
olive in cima ai rami piú alti, quattro o cinque sui rami piú carichi,
dice l'Eterno, il Dio d'Israele».
«In quel giorno», aggiunse Isaia nel suo libro del 700 a.C., «l'uomo
volgerà lo sguardo al suo Creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo
d'Israele (...). In quel giorno le sue città fortificate saranno come un
luogo abbandonato nella foresta. O come un ramo abbandonato davanti ai
figli d'Israele. E sarà una desolazione».