W LA LIBERTA' DI PENSIERO DI UN OPERAIO METALMECCANICO !!!
Quando ho fame, mangio. Quando ho sete, bevo. Quando sento di dover dire qualcosa, la dico...
La prima dice: “La persona che arriva è la persona
giusta”, cioè nessuno entra nella nostra vita per caso, tutte le persone
intorno a noi, tutte quelle che interagiscono con noi, ci sono lì per
un motivo, per farci imparare e progredire in ogni situazione.
La seconda legge dice: “Quello che succede è l’unica
cosa che sarebbe potuta accadere.” Niente, ma niente, assolutamente
nulla di ciò che accade nella nostra vita avrebbe potuto essere
altrimenti. Anche il più piccolo dettaglio. Non c’è un “se avessi fatto
quello sarebbe accaduto quell’altro…”. No. Quello che è successo era
l’unica cosa che sarebbe potuta succedere, ed è stato così perché noi
imparassimo la lezione e andassimo avanti. Ognuna delle situazioni che
accadono nella nostra vita sono l’ideale, anche se la nostra mente e il
nostro ego siano riluttanti e non disposti ad accettarlo.
La terza dice: “Il momento in cui avviene è il
momento giusto.” Tutto inizia al momento giusto, non prima non dopo.
Quando siamo pronti ad iniziare un qualcosa di nuovo nella nostra vita, e
allora che avverrà.
La quarta ed ultima: “Quando qualcosa finisce,
finisce.” Proprio così. Se qualcosa è conclusa nella nostra vita è per
la nostra evoluzione, quindi è meglio lasciarlo, andare avanti e
continuare ormai arricchiti dall’esperienza.
Penso che non sia un caso che stai leggendo questo, se questo testo è
entrato nelle nostre vite oggi; è perché siamo pronti a capire che
nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato.
Una carica di pura energia i Whattafuck!?, una band di ragazzi pugliesi a
cui piace far festa e saltare sui palchi. Nati nel dicembre 2010,
iniziano subito a suonare on the road portando la propria musica sui
palchi pugliesi, e non solo. In pochi mesi si ritrovano dal vivo per
tutta la penisola, condividendo la scena con band del calibro di
Destrage, What A Funk, Devotion, Backjumper, What A Confusion.
Partecipano a diversi festival tra cui Pegorock Festival, Rock &
Metal Festival, Woodstock Acquaviva.
Pubblicano il primo EP dal titolo “Who Framed Mr. Jinx!?” nel 2014, nome
scelto non a caso. Infatti, è proprio Mr. Jinx a condizionare il
destino della band: un’entità malvagia, che - come dichiara la band -
“concentra in sé tutte le energie negative dell'universo, la
quintessènza della sfiga, un essere spregevole il cui sadico obiettivo è
perseguitarci e strisciare alle nostre spalle, per colpirci nei momenti
più importanti”. Una lotta continua, quella con Mr.Jinx, sigillato nel
precedente EP, non con pochi sforzi. Tanto che pare sia tornato più
forte e cattivo di prima, pronto a perseguitare di nuovo i ragazzi.
Il nuovo episodio della saga prende quindi un titolo emblematico,
sarcastico, attestazione dell’unico desiderio che accomuna i quattro:
“Volevo Solo Suonare”. Un’esigenza semplice, ma vitale. Tra macchine in
fiamme, lavori massacranti, strumenti danneggiati e pandemie planetarie,
i Whattafuck!? sono ora pronti a tornare in scena, sempre fedeli
all’antico Dojo che recita “Always Stay On The Grind”. “Volevo Solo
Suonare” esce il 2 ottobre 2020 via B District Music sezione 8.
Ma noi siamo fatti solo di materia? O siamo molto di più di ciò che cogliamo attraverso il nostro sguardo? Esiste l’anima, quell’anelito vitale che ci muove dall’interno, indipendente dal cervello o dal resto del corpo che può sopravvivere alla morte fisica?
Fino a qualche decennio fa, questi interrogativi erano leciti solo
nell’ambito di una riflessione teologica. Oggi, invece, entrano a pieno
diritto nelle domande fondamentali della fisica quantistica che ha iniziato a interessarsi e ad approfondire pionieristicamente questioni come la coscienza umana, l’immortalità dell’anima e la vita dopo la morte.
Coscienza, anima e fisica quantistica
Da qui si dischiude uno scenario nuovo e insolito che mette in luce
grandi verità sulla nostra natura multidimensionale. Nell’essenza del
nostro corpo fisico siamo costituiti da quanti. Il quanto è pura energia e quindi l’uomo è pura energia. Il suo corpo fisico rappresenta la vibrazione più densa dell’energia.
È un involucro che protegge l’essenza dell’energia, ciò che Platone
definì Anima, la nostra componente immortale, ma che la scienza è solita
indagare con il termine di Coscienza (…)
Stando a ciò, i fisici teorici che da sempre hanno cercato di
comprendere e di afferrare la sostanza della realtà fisica, hanno notato
che quanto più si spingevano nello studio profondo dell’universo tanto
più questo appariva astratto, pura potenzialità, pura coscienza
consapevole di sé che s’innalza in onde di vibrazione per dar vita alle
particelle, alle persone, alle cose osservabili e a tutto ciò che ci
circonda.
Ciò significa che tutto ciò che esiste in natura fa parte della
stessa fonte dell’esistenza, di quel campo di informazione integrale che
intesse le trame della vita.
La fisica quantistica è la teoria fisica che descrive il comportamento della materia, della radiazione e di tutte le loro interazioni viste sia come fenomeni ondulatori sia come fenomeni particellari
(dualismo onda-particella), a differenza della fisica classica o
newtoniana, basata sulle teorie di Isaac Newton, che vede per esempio la
luce solo come onda e l’elettrone solo come particella.
Il dualismo onda–particella
Il dualismo onda–particella è la principale causa
della messa in discussione di tutte le teorie della fisica classica
sviluppate fino al XIX secolo. Questa teoria si può applicare anche alla
luce, infatti Young per dimostrare che la luce si propagava per onde
propose un esperimento: un fascio di raggi luminosi colpiva uno schermo
in cui erano presenti due fori, o fenditure, molto piccoli, che
diventavano due sorgenti omogenee. A questo punto mise uno schermo che
raccoglieva la luce proveniente dai due fori e vide nettamente delle
frange chiare e scure, molto simili alle onde del mare provenienti da
due sorgenti diverse.
Questo fenomeno non si può spiegare con la teoria corpuscolare, ma con la teoria ondulatoria.
Due onde della stessa ampiezza possono essere in fase e, se
interferiscono, originano un'onda sinusoidale che è somma delle sue
sinusoidi componenti; possono però essere in controfase e, se
interferiscono, originano un'onda nulla. Questo esperimento è molto
importante perché verrà ripreso in seguito da Richard Feynman.
Ripropongo qui il video di Mauro Biglino sul Great Reset. Per chi ancora non avesse compreso quanto sta accadendo e la direzione antidemocratica verso cui ci stiamo dirigendo, questo video è stato appena censurato da YouTube. Censura che si rende necessaria per l'avvento di qualsiasi regime totalitario.
Per quale ragione la piattaforma citata ha ritenuto necessario censurare un simile video?
C’era una volta l’Akasha…la storia potrebbe iniziare così,
se non fosse che l’Akasha c’era, c’è ancora e sempre ci sarà.
Ma cos’è l’Akasha? Secondo l’induismo l’Akasha, in
sanscrito, è la “sostanza”, l’essenza di cui sono fatte tutte le cose, che
pervade e contiene l’universo.
Ogni evento, ogni pensiero, ogni emozione viene “registrata”
nell’Akasha.
Si narra che ci siano poi dei veri e propri registri
akashici su cui è impresso ogni avvenimento di ogni anima di ogni essere
senziente che si è incarnato su questo Pianeta. Su questo Archivio sono
registrati tutte le situazioni, pensieri, emozioni, parole, intenzioni e azioni
di un essere dalla sua separazione dalla Fonte fino al suo ritorno al punto di
origine.
Questo registro quindi ci connette gli uni agli altri ed è
la piu’ grande fonte di conoscenza a cui possiamo attingere, a questo si
riferisce la Bibbia quando parla del “Libro della Vita”.
Al contrario di un semplice magazzino di memoria, quest’
Archivio akashico è interattivo, esercita una grandissima influenza nella
nostra vita quotidiana. Ispira i sogni, provoca l’attrazione o la repulsione
tra gli esseri umani, modella e forgia i livelli della consapevolezza umana.
Grandi sensitivi e veggenti, tra i quali Edgar Cayce
(1877-1945) Madame Blavatsky (1831-1891) Alice Bailey (1880-1949) e Rudolf
Steiner (1861-1925) per citarne solo alcuni, hanno saputo accedere alle memorie
dell’anima dell’essere umano e alla memoria dell’Anima Planetaria trascrivendo
le informazioni nei loro scritti.
Cayce per oltre 40 anni della sua vita ha avuto accesso alle
informazioni contenute in quelle che lui chiamò “cronache akashiche” o “libro
della memoria di Dio”.
Rudolf Steiner filosofo, pedagogista e fondatore della
Società Antroposofica, possedeva la capacità di ricevere informazioni da oltre
il mondo materiale, da un “mondo spirituale” e riteneva che la capacità di
percepirlo poteva essere sviluppata.
Madame Blavatsky diceva: “L’ Akasha, Luce Astrale, può
definirsi come l’Anima Universale, la Matrice dell’universo, il Mysterium
Magnum dal quale tutto quanto esiste è nato per separazione o differenziazione”
Tutti i viaggi di reincarnazione dell’anima restano
registrati in questi archivi, ma per una questione di autoconservazione l’essere
cancella la sua memoria per non autodistruggersi conservando il ricordo di
errori o traumi precedenti.
Avere accesso ai registri significa poter ottenere
indicazioni per dirigersi verso l’obiettivo che l’essere ha stabilito di
raggiungere prima di incarnarsi.
Ottenere una lettura dei propri registri Akashici equivale a
consultare una cartina prima di intraprendere un viaggio: probabilmente la meta
verrebbe raggiunta comunque, ma consultando la mappa si evitano deviazioni
inutili.
In quest’esperienza a differenza di quanto avviene in una
regressione, non c’è bisogno di rivivere le diverse morti per imparare il
significato di una vita. Esso può esserci svelato dai Maestri Custodi dei
registri Akashici, che sanno tutto di noi e conservano amorevolmente tutta
l’informazione che ci riguarda nelle varie incarnazioni.
I Maestri ci svelano solo il tipo e la quantità
d’informazione che la nostra anima è in grado di contenere al momento della
lettura. Per non interferire nella nostra vita e nell’attuazione del nostro
libero arbitrio, l’informazione ricevuta sarà sempre compatibile al momento
evolutivo in cui ci troviamo.
Osho Rajneesh, o semplicemente Osho (Kuchwada, 11 dicembre 1931 – Pune, 19 gennaio 1990), è stato un mistico e maestro spirituale indiano, che acquisì seguito internazionale.
Nato Chandra Mohan Jain (hindi devanagari: चन्द्र मोहन जैन), fu noto come Acharya Rajneesh negli anni Sessanta e poi come Bhagwan Shree Rajneesh negli anni Settanta e Ottanta, finché il 7 gennaio 1989 annunciò pubblicamente la volontà di adottare il nome di Osho Rajneesh, che poi ridusse a Osho, in quanto per troppe persone l'epiteto Bhagwan conservava il significato di Dio (dalla pronuncia ˌəʊʃɪˈænɪk della parola inglese oceanic).
Osho fino al 1966 fu un professore di filosofia, ma abbandonò la carriera accademica per girare il mondo come maestro spirituale. Le sue posizioni anticonformiste suscitarono scalpore e reazioni controverse. Affermò di aver vissuto, ventunenne, l'esperienza mistica dell'illuminazione. Iniziò a viaggiare per l'India, a tenere discorsi e a condurre campi di meditazione. Negli anni Settanta creò un ashram, a Pune, che arrivò a ricevere trentamila visitatori l'anno.
Nel 1981 si trasferì in Oregon dove fondò una comune che finì per collassare a causa di attività illegali commesse dai suoi esponenti di spicco, denunciate pubblicamente dallo stesso Osho. Nel 1986, duramente osteggiato dal governo statunitense, tornò in India dove le sue condizioni di salute subirono un drastico peggioramento, da lui attribuito a un avvelenamento subito nelle carceri americane. Morì a Pune a cinquantotto anni.
I suoi insegnamenti sincretici sono volti al risveglio spirituale dell'individuo ed enfatizzano l'importanza della libertà, dell'amore, della meditazione, dell'umorismo e di una gioiosa celebrazione dell'esistenza, valori che egli riteneva soppressi dai sistemi di pensiero imposti dalla società e dalle fedi religiose.
Osho invitò l'uomo a vivere in armonia e in totale pienezza tutte le dimensioni della vita, sia quelle interiori che quelle esteriori, poiché ogni cosa è sacra ed espressione del divino.
Fautore di una ribellione fondata sul senso critico e sul rifiuto di accettare qualsiasi norma di vita o valore sociale solo perché comunemente condivisi, manifestò una forte avversione per le religioni organizzate e il mondo politico. Guru iconoclasta, considerava le tradizioni religiose più influenti come false credenze che reprimono l'uomo e ne ostacolano la ricerca del Vero; vi furono comunque dei rapporti di stima con alcuni leader spirituali.
Le sue idee ebbero un notevole impatto sul pensiero New Age occidentale – da cui tuttavia egli prese le distanze – e sulla controcultura ereditata dagli anni Sessanta. La sua popolarità ha continuato ad aumentare dopo la sua morte.
Le Lunazioni di Giuliano Kremmerz: l’astronomanzia e la medicina iniziatica di origine egizio-caldea.
Il sottoscritto, avendo potuto leggere e consultare i libri non
ancora profanati di Izar, commentati dal suo discepolo B-ANUR di Tebe
(che la custodia del G O E sottrae ai grammatici volgari e agli
astronomi ignoranti di astronomantia) crede di compiere opera buona
ricavandone pei volgari queste annotazioni, che contengono molte notizie
inaudite da fare allibire gli uomini di scienza comune. I
quali, non sapendo come ponderare gli astri e con quali pesi e di quale
stadera, sogliono dire che la Luna e gli astri vari del Firmamento… non
hanno possanza sulle cose del mondo umano e del terrestre in generale;
giustificando la loro tesi che prove scientifiche non si sono trovate di
questi pretesi influssi e che l’astrologia giudiziaria già ha fatto
provare i suoi insuccessi dalla ragione critica dei più acuti. Ma
codesti superuomini confondono le nozioni superstiziose della
discreditata astrologia, manipolata dai volgari per boria di
saccenteria, con la scienza arcana dei collegi pontificali delle epoche
in cui lo spirito dell’Ermes scendeva nei sinedri nascosti dalle ombre
delle sfingi a conversare coi mortali delle occulte relazioni di tutti
gli atomi dell’Universo che formano l’armonia delle concordanze precluse
ai non favoriti dal dio…Essi ignoreranno sempre che stelle, pianeti,
comete, satelliti e soli con strumenti semplici e naturalmente
perfezionati si veggono, in certe notti oscure ai più potenti
cannocchiali astronomici, tal quale si legge sui quadranti dei nostri
orologi, nei minimi particolari. Gli strumenti semplici
dell’astronomantia ermetica noi che facciamo questi studi per
avvicinarci all’Ermete, li teniamo gelosamente nascosti, perché sono
talmente delicati che il più lieve contatto di profana mano li altera e
non possiamo esporli alla ruvidezza critica dei professori
esperimentali, che, per assicurarsi del fatto loro, non hanno gentilezza
di tatto e spesso sentono di tabacco o di acido fenico più che di
essenza di rosa o di violette mammole, cose tutte avverse alla natura
particolare di questi gingilli che pochissimi conoscono perché da noi si
tengono ben custoditi dall’aria sempre, e solo qualche volta, durante
il solleone, si mettono liberi in riva al mare, perché l’aria è calda e
le brezzoline del mare non possono far male coi loro sali evaporati
tiepidi dalle acque. Con tali apparecchi, gli astri (che di loro natura
sono oscuri, e mandano luce per impedire agli occhi volgari di veder
dentro) si pesano, si valutano, si specchiano e si svelano dalle nebbie
naturali, e in luoghi difesi da ogni volgare indiscrezione, (Ermetis
sigillo) l’astronomantico riuscirebbe a parlare cogli uccelli che
cinguettano in varie lingue nei giardini biondi come messi della Luna o
nelle foreste anguicrinite e nere del pianeta di Marte. Con tale scienza
Izar scrisse, B-Anur commentò, e io, postumo loro interprete, offro ai
pochi amici di Ermete queste annotazioni pei volgari. In esse vi
troveranno bene e grazia tutti coloro che vorranno provare le virtù
delle cose annotate – e se qualcuno vi legge bene, vi troverà dentro
molti topazi e diamanti, che i volgari lasceranno passare come pietre
pomici. Queste annotazioni, che io scrivo per lunazioni, non si
riproducono che per cicli lunari di 28, 17 e 11 anni, secondo i codici
tebani… possono giovare a tutti, in tutti i casi, in tutti i bisogni
della vita. Devono essere dati i consigli ivi contenuti per carità,
senza farne mercato, perché Izar li ottenne da Ermete per fare il bene
dei poveri. Gli avari che ne facciano commercio perderanno nei beni, nei
possedimenti, nella pace cinque volte tanto quanto il prezzo del loro
delitto. Non avranno effetti questi dettami astromantici sugli uomini
che sono vili innanzi alla sofferenza e crudeli per la fama, il diritto e
le necessità altrui. Aggraveranno i mali e i dolori di colui che ha
voluto nuocere ai prediletti di Ermete. (L,1°) – (Dall’analogia tra
micro e macrocosmo) nella tradizione egizia trassero origine
l’astrologia e le influenze astrali nelle ipotesi del Tolöm, il collegio
sacerdotale che osservava le influenze degli astri. (SM,II,304-305)