La Pasqua è la trasfigurazione dell'Uomo Interiore che rimpiazza l'Uomo esteriore/animale. E' il compimento del "processo di individuazione" che porta l'Io personale ed identificato con la materia terrestre ad abbracciare l'ascesa del "Corpo di Luce" nell'Esseità Divina. Per interconnessione naturale, le festività pasquali provengono oltretutto dai riti per l’equinozio di primavera, che simboleggiava appunto il vivificarsi delle energie di risanamento fisico e spirituale.
(Giuliano Kremmerz, Il Mondo Secreto n. 3, 1898)
Per chi non lo sapesse, ecco alcune notizie sulla Pasqua di Resurrezione dal punto di vista del simbolismo magico, che è tutt’uno col rituale della Chiesa Cattolica, dove l’ignoranza non ha alterato nulla.
Astronomicamente, il Sole G in Ariete m, al 19° di esaltazione segna la festa della Natura che ringiovanisce, prendendo il simbolo del Sole, centro del nostro sistema planetario, come fonte di luce e vita.
La Pasqua ebrea e cristiana, innanzi al simbolismo del culto sapiente della Natura, corrisponde alla più grande festa del Sole che gli antichi Egiziani celebravano nello stesso periodo in Heliopoli o città del Sole.
La quaresima è rappresentata dalle lunazioni di preparazione fisica, che nelle scuole di magia del medioevo si chiamavano trasmutanti. Il digiuno risponde alla preparazione fisica degli affiliandi che aspettano l’avvento della luce, cioè il trionfo del Sole in Ariete, cioè il risveglio della coscienza spirituale generatrice dopo il sonno dell’inverno e la veglia delle prime ore di quella luce potente che si aspetta col corpo puro.
I critici esclusivamente astronomici, come il Dupuis, hanno avuto il torto, negando il Cristo storico, di vedere nel corso del sole nelle dodici case dello Zodiaco altrettante personificazioni dell’eterno moto dell’astro maggiore: mentre, ben studiando il rituale religioso e mettendolo in paragone col magico, si troverebbe che in natura (e quindi in tutto il simbolismo che alle leggi generali di essa si riferisce) il corso apparente del sole è analogo all’ascensione del sole intellettuale nell’animo umano e che la vita del Cristo è analoga a tutte le leggi della natura simbolizzata.
Per chi non lo sapesse, ecco alcune notizie sulla Pasqua di Resurrezione dal punto di vista del simbolismo magico, che è tutt’uno col rituale della Chiesa Cattolica, dove l’ignoranza non ha alterato nulla.
Astronomicamente, il Sole G in Ariete m, al 19° di esaltazione segna la festa della Natura che ringiovanisce, prendendo il simbolo del Sole, centro del nostro sistema planetario, come fonte di luce e vita.
La Pasqua ebrea e cristiana, innanzi al simbolismo del culto sapiente della Natura, corrisponde alla più grande festa del Sole che gli antichi Egiziani celebravano nello stesso periodo in Heliopoli o città del Sole.
La quaresima è rappresentata dalle lunazioni di preparazione fisica, che nelle scuole di magia del medioevo si chiamavano trasmutanti. Il digiuno risponde alla preparazione fisica degli affiliandi che aspettano l’avvento della luce, cioè il trionfo del Sole in Ariete, cioè il risveglio della coscienza spirituale generatrice dopo il sonno dell’inverno e la veglia delle prime ore di quella luce potente che si aspetta col corpo puro.
I critici esclusivamente astronomici, come il Dupuis, hanno avuto il torto, negando il Cristo storico, di vedere nel corso del sole nelle dodici case dello Zodiaco altrettante personificazioni dell’eterno moto dell’astro maggiore: mentre, ben studiando il rituale religioso e mettendolo in paragone col magico, si troverebbe che in natura (e quindi in tutto il simbolismo che alle leggi generali di essa si riferisce) il corso apparente del sole è analogo all’ascensione del sole intellettuale nell’animo umano e che la vita del Cristo è analoga a tutte le leggi della natura simbolizzata.
Questo serpente attraversato dalla freccia, e che abbiamo segnalato come lo scudo magico del Conte di Cagliostro, rappresenta la stessa idea che il rituale cattolico vorrebbe manifestare o rivelare con l’agnello mistico attraversato dall’asta di una bandiera del trionfo, che appunto al sabbato santo si mostra trionfante sugli altari, dopo la passione del Cristo, cioè dopo le sofferenze atroci del corpo bruto flagellato, insanguinato, fino a che sul Calvario non compia l’agonia, e lo spirito del Cristo trovi l’equilibrio nella Croce (l’equilibrio ideale): così mentre il suo corpo scende nel sepolcro, Lui, figliuolo e parte del Dio Unico, si appresta al trionfo della risurrezione raggiante di luce. Così pel sole, così pel cristo, così per l’animo umano, così per ogni legge e corso di cosa naturale —fino a che il brutto sogno della vita sensuale dura e la morte non segna il risveglio dell’anima umana nell’eterno vero!
KREMMERZ
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