IL NUMERO 7 E LA LEGGE DEGLI OPPOSTI
Ogni cosa che esiste sia essa appartenete al genere umano, un oggetto, un animale o una pianta, contiene nella sua unità due opposti, non vi è cosa che non abbia il suo opposto. La legge della dualità è la legge che domina l'universo condizionando la nostra esistenza.
I sette Sacramenti, i sette Spiriti di luce e i 7 pianeti ad essi collegati, hanno come controparte sette principi negativi.
Ogni pianeta ha un'orbita crescente e una decrescente; una doppia polarità. 7 sono le lettere doppie dell’alfabeto ebraico e 7 i sigilli del libro dell’apocalisse, d’aprirsi per mezzo delle 7 virtù, da opporre ai 7 vizi capitali. Il settenario è un numero biblico, la chiave di tutta la creazione di Mosè e il simbolo di tutta la religione. Mosè ha lasciato 5 libri e la legge si riassume in 2 testamenti.
La Bibbia è un libro di allegorie ed immagini. Adamo ed Eva sono i due tipi primitivi dell'Umanità, il serpente che tenta è il tempo che mette alla prova, Caino e Abele rappresentano la carne e lo spirito, la forza e l'intelligenza, la violenza e l'armonia. Prese alla lettera, tutte le storie raccolte nel Vecchio Testamento, sembrano assurde e spesso rivoltanti, ma non è sotto quest'ottica che vanno lette e interpretate.
In esoterismo il numero 7 è considerato un numero perfetto, LA LUNA SEPOLTA, i poteri occulti; il 7 è il simbolo dell’equilibrio che si esprima in maniera tangibile dai due triangoli incrociati ed opposti, uno rivolto verso l’alto e uno verso il basso. L'acqua celeste si sposa con il fuoco infernale convertito e messo al servizio della pura Grande Opera.
Il numero 7 rappresenta il tutto, poiché il 7 è il numero della creazione. Se noi sommiamo cabalisticamente il numero 7, esso ci dà inizialmente 28, cioè 2 e 8, simbolo del binario (il 2, l'uomo e la donna, il bene e il male, il positivo e il negativo, ecc) e dell’infinito, (l'8 la lemnisca, la continua lotta degli opposti per il raggiungimento dell'equilibrio), e quindi i simboli del continuo evolversi della vita per mezzo dei contrari. (1+2+3+4+5+6+7= 28) Il numero 28, sommato dà 10, (2+8=10) a sua volta formato da 1 e 0, che rappresentano il bastone e la coppa dei tarocchi; il tutto e il nulla, il pieno e il vuoto; il primo, rappresenta un principio attivo fecondatore, lo Spirito di Dio che librava sulle acque, il secondo un principio passivo, cioè le acque primordiali fecondate nel buio delle tenebre, o caos primordiale, l'oroborus. Tutto nasce dal buio, che non è altro che una luce nera, conosciuta dagli ermetici come luce astrale, la stessa dove è immerso il bambino prima di venire al mondo durante i nove mesi di gestazione, anche se al settimo mese (analoghi ai sette giorni della creazione) è già completo.
Durante il sonno, entriamo più strettamente in contatto con questa luce e viviamo un’altra vita, parallela e corrispondente a quella del giorno.
Durante il sonno è possibile toccare dei piani astrali più puri.
Ma esiste uno stato interiore, assai superiore al sonno e alla veglia e a metà strada tra i due.
E' uno stato di equilibrio energetico, di pace profonda. Per mezzo di alcune tecniche esoteriche o durante la meditazione, possiamo ritrovare questo equilibrio, che ci da modo di riaprire porte chiuse nella nostra mente per dare sfogo a quelle facoltà spirituali e magiche che sono latenti e sopite dentro di noi, esistenti in quanto l'uomo è un'espressione della forza universale.
IL SETTENARIO DEI PIANETI E DEI METALLI
Zolfo, Mercurio e Sale corrispondono, nella persona umana, allo SPIRITO, all'ANIMA e al CORPO.
Lo Spirito-Zolfo, pura attività, agisce sulla passività del Corpo-Sale soltanto con la mediazione dell'Anima-Mercurio, passiva in rapporto allo Spirito, ma attiva rispetto al Corpo. Perchè vi sia equilibrio e salute è opportuno che i tre principi si armonizzino. Nel settenario dei metalli-pianeti, troviamo il Mercurio corrispondente all'anima intermediaria tra il corpo e lo spirito, poi abbiamo il sole relativo allo spirito puro, l'oro incorruttibile, poi l'anima eterea corrispondente alla luna e all'argento, segue lo spirito animico o anima spirituale corrispondente allo stagno il più leggero dei metalli e a giove, poi lo spirito corporeo unito al ferro e a marte, quindi l'anima corporea accomunata a venere e al rame, e quindi il corpo che come simboli ha saturno e la pesantezza del piombo.
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