huc properate viri: salebrosum scandite montem pulchra laboris erunt premia palma quies
(O uomini, affrettatevi a venire quassù, salite l’aspro monte, bel premio alla fatica sarà la palma che dà la serenità)
La palma, s' intende quella da dattero, è sempre stata universalmente
considerata simbolo di vittoria, di ascensione, rigenerazione e
immortalità.
Nei Salmi dell'Antico Testamento si legge che: "Il giusto
fiorisce come la palma", albero che non produce niente di inutile poiché
si usa ogni suo elemento, ed è come l' uomo pio che può aiutare facendo
del bene ad imitazione di quello che per Dio è consuetudine.
I greci
chiamavano la palma phoenix, come il mitico uccello Fenice, associandola
ad Apollo, il dio solare per eccellenza, e Atena-Minerva, la dea della
saggezza, era anche raffigurata con in mano un rametto di palma. Hathor,
la dea egiziana del cielo, era considerata la "signora della palma da
dattero", per i romani era emblema della vittoria per eccellenza e la
dea della vittoria era detta Palmaris.
La palma è il simbolo che si
ritrova spesso nelle catacombe cristiane, incisa sui marmi o negli
affreschi, in mano a santi e martiri per indicare la loro vittoria
spirituale morendo per la fede. Secondo Jung, la palma è simbolo
dell'anima
nell'iconografia popolare (i santini) la palma è simbolo di martirio, solitamente il martire regge la palma e il simbolo del suo martirio.
nell'iconografia popolare (i santini) la palma è simbolo di martirio, solitamente il martire regge la palma e il simbolo del suo martirio.
La palma è anche un simbolo massonico e rappresenta la giustizia.
(Più in alto, su un altipiano fiorito, li attende la Quiete tra i filosofi Socrate, pronto a ricevere la palma dalla vittoria, e il cinico Cratete,
che dispregia la ricchezza rovesciando in mare un cesto pieno di
gioielli. Il filosofo può infatti passare una vita sana e frugale
rinunciando ai beni terreni. Tutt'attorno il mare si presenta
tempestoso. Il messaggio dell'allegoria, di per sé già chiaro (la virtù
si può raggiungere ma con fatica) è chiarito anche dal cartiglio sopra
la Sapienza: huc properate viri: salebrosum scandite montem pulchra laboris erunt premia palma quies.)
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