Mai provata la sensazione di non sapere se sei sveglio o se stai ancora sognando?
È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre.
Pillola
azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e
crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle
meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio.
Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.
Ti interessa sapere di che si tratta? Che cos'è? Matrix è ovunque. È
intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che
vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore.
L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le
tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per
nasconderti la verità.
Quale verità?
Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei
nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha
mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è
in grado, purtroppo, di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire
con i tuoi occhi che cos'è.
fonte : http://www.greendayfactory.it/matrix_balic.htm
In particolare Matrix sembra riscrivere il mito della caverna di Platone. Riassumiamolo brevemente: all'interno di una caverna uomini schiavi sono incatenati alla roccia, costretti a guardare di fronte a sé verso il fondo della caverna. Fuori si erge un muretto, dietro al quale camminano, nascosti, altri uomini che portano sulle proprie spalle statue rappresentanti tutte le cose esistenti. Dietro arde un fuoco, che proietta sul fondo della caverna le ombre delle statue; gli uomini schiavi, costretti a guardare davanti a sé e impossibilitati a voltarsi, scambiano le ombre, che appaiono sulla parete della grotta per la vera realtà.
Se uno schiavo riuscisse a scappare, dice Platone, inizialmente sarebbe accecato dalla luce del sole, ma poi finalmente riuscirebbe a vedere chiaramente la verità di cui le ombre sono solo una pallida copia. Se poi volesse tornare nella caverna per rivelare agli altri schiavi la verità, non sarebbe creduto ed anzi verrebbe ucciso.
Se uno schiavo riuscisse a scappare, dice Platone, inizialmente sarebbe accecato dalla luce del sole, ma poi finalmente riuscirebbe a vedere chiaramente la verità di cui le ombre sono solo una pallida copia. Se poi volesse tornare nella caverna per rivelare agli altri schiavi la verità, non sarebbe creduto ed anzi verrebbe ucciso.
Matrix può anche essere letto come la trascrizione del dubbio cartesiano e anche Neo è chiamato a mettere in dubbio tutte le sue antiche certezze. Ciò che gli è sempre apparso come la verità, è in realtà un inganno, una tremenda impostura, un mondo fittizio costruito ad arte dalle macchine (il genio maligno di Cartesio).
Il primo passo per trovare la verità sarà anche per lui prendere consapevolezza di sé, convincersi di essere "l'inviato", riconoscersi come Neo e non come signor Anderson (il suo nome nel mondo fittizio). Così anche Neo, come Cartesio, é chiamato a mettere in dubbio ogni cosa per prendere atto della propria esistenza come soggetto pensante; e il fatto di esistere come soggetto pensante é l'unica verità certa di cui egli disponga in partenza.
Il primo passo per trovare la verità sarà anche per lui prendere consapevolezza di sé, convincersi di essere "l'inviato", riconoscersi come Neo e non come signor Anderson (il suo nome nel mondo fittizio). Così anche Neo, come Cartesio, é chiamato a mettere in dubbio ogni cosa per prendere atto della propria esistenza come soggetto pensante; e il fatto di esistere come soggetto pensante é l'unica verità certa di cui egli disponga in partenza.
E sotto questo profilo si possono cogliere anche agganci con la filosofia di Marx: per l'uomo l'essenza suprema non é Dio, ma l'uomo stesso e, infatti, il fine della missione di Neo é proprio la liberazione del genere umano ed egli lotta per la sua libertà, come il personaggio nietzscheano di Zarathustra.
Conclusione ? Nosce te ipsum...cioè Conosci te stesso. Socrate ritiene che nessuna verità possa essere esteriore all'uomo, cercare la verità delle cose nella physis (nella natura, negli elementi materiali), non porta l'uomo alla vera conoscenza. Perché? Perché secondo Socrate la verità che davvero interessa all'uomo è quella attorno alla sua vita e al senso che ha all'interno del mondo.
Ma possiamo cambiare ? Certo possiamo cambiare....dobbiamo cambiare...per il bene dell'umanità...e automaticamente per il bene proprio...
«Uomo, conosci te stesso, la tua provenienza e la meta che dovrai raggiungere»...
Conoscere se stessi
significa anche conoscere i propri limiti.
Non possiamo essere felici se non ci accettiamo , con tutti i nostri
limiti. Questo non significa che non sia nostro dovere tentare di
migliorarci, ma è proprio partendo dalla consapevolezza dei limiti, che
possiamo superarli o accettarli come insormontabili.
Conoscere se stessi è anche occuparsi di ciò che ci compete. Ognuno deve
fare quello che gli riesce meglio. Bisogna seguire le proprie
attitudini, valorizzare le proprie capacità, ed una società giusta,
dovrebbe permettere alle persone di fare ciò per cui sono nate.
Quindi, prima di tutto, bisognerebbe essere uomini (ma uomini sul serio,
non bruti!); e poi si può essere bravi medici, artigiani, ingegneri,
operai, tecnici, insegnanti, svolgendo il proprio lavoro con dedizione e
passione.
In questo senso il conosci te stesso è fonte di felicità. E la filosofia
diventa eudemonia (ricerca della felicità). In quanto mezzo per
arrivare alla conoscenza,permette di conoscere se stessi, e di percorre
l’unica via che porta alla felicità.
Tratto da: http://www.npensieri.it/index.php/filosofia/conosci-te-stesso/
Tratto da: http://www.npensieri.it/index.php/filosofia/conosci-te-stesso/
Conoscere se stessi
significa anche conoscere i propri limiti.
Non possiamo essere felici se non ci accettiamo , con tutti i nostri
limiti. Questo non significa che non sia nostro dovere tentare di
migliorarci, ma è proprio partendo dalla consapevolezza dei limiti, che
possiamo superarli o accettarli come insormontabili.
Conoscere se stessi è anche occuparsi di ciò che ci compete. Ognuno deve
fare quello che gli riesce meglio. Bisogna seguire le proprie
attitudini, valorizzare le proprie capacità, ed una società giusta,
dovrebbe permettere alle persone di fare ciò per cui sono nate.
Quindi, prima di tutto, bisognerebbe essere uomini (ma uomini sul serio,
non bruti!); e poi si può essere bravi medici, artigiani, ingegneri,
operai, tecnici, insegnanti, svolgendo il proprio lavoro con dedizione e
passione.
In questo senso il conosci te stesso è fonte di felicità. E la filosofia
diventa eudemonia (ricerca della felicità). In quanto mezzo per
arrivare alla conoscenza,permette di conoscere se stessi, e di percorre
l’unica via che porta alla felicità.
Tratto da: http://www.npensieri.it/index.php/filosofia/conosci-te-stesso/
Tratto da: http://www.npensieri.it/index.php/filosofia/conosci-te-stesso/
Clicca qui per sottoscriverti alle notifiche del sito Npensieri per i
nuovi post
Iscriviti alle notifiche email!
Ricevi le notifiche di pubblicazione dei nuovi articoli!
� possibile gestire le opzioni di iscrizione dal tuo profile
Informazioni e aiuto sulle notifiche
Login con:
Amazon Prime Italia
Prova Gratuitamente Amazon Prime
[Addyon]
Argomenti Blog
Amore Attualità Eventi Film Filosofia Filosofia Politica Linguaggio
Nablasophia Odifreddi Pensieri aleatori Pillole Politica Racconti
Filosofici Religione Riflessioni Scienza Sentimenti vari Società
Storielle Uomo e società
Feed RSS
RSS FEED
ULTIMI COMMENTI
Piietro
Piietro maggio 04, 2015
Continueranno la lotta per la sopravvivenza con lo sguardo cinico
[...]
Piietro
Piietro aprile 30, 2015
Aveva torto! Mi ricorda ideologie naziste che nulla hanno ha [...]
Piietro
Piietro aprile 24, 2015
Bravo!Il pensiero neo liberale che sta provando a dominare il [...]
Cerca
Meta
Contatti
Se vuoi proporre un articolo inerente le tematiche del sito Contatta la
redazione !
matrix
Accedi con:
Pagine sito Npensieri
Aforismi e frasi
Blog Npensieri
Filosofia
Filosofia orientale
Frasi dei Film
Letteratura
Natura e animali
Pensieri dei lettori
Poesia
Psicologia
Religioni
Scienza e tecnologia
Serva Italia
Siti Amici
Un mondo migliore
Più popolari
gennaio 04, 2008
Cellule staminali
febbraio 23, 2007
L’ironia
settembre 30, 2014
La macchina aziendale
ottobre 09, 2014
Infinito o Nulla?
marzo 11, 2015
Essere o non essere
RSS Aforismi e frasi, Pensieri, filosofia e riflessioni
I protagonisti di Expo 2015 saranno i poveri?
Oriana Fallaci aveva ragione?
La mano invisibile di Adam Smith
La tragedia dell’airbus Germanwings di Lufthansa – Una riflessione
sul caso Andreas Lubitz
Lo stolto e il saggio
Essere o non essere
La moglie dell’indovino e il Sufi
Kant e il vecchio padre senza cuore
Steve Jobs: il paladino della libertà con la smania del controllo
1984: la nuova distopia potrebbe essere dietro l’angolo
© 2015 Copyright Ya'aburnee | Magazine Theme. All Rights reserved.
Designed and coded by Different Themes & CreativeKingdom.
Tratto da: http://www.npensieri.it/index.php/filosofia/conosci-te-stesso/
Tratto da: http://www.npensieri.it/index.php/filosofia/conosci-te-stesso/
Conoscere se stessi
significa anche conoscere i propri limiti.
Non possiamo essere felici se non ci accettiamo , con tutti i nostri
limiti. Questo non significa che non sia nostro dovere tentare di
migliorarci, ma è proprio partendo dalla consapevolezza dei limiti, che
possiamo superarli o accettarli come insormontabili.
Conoscere se stessi è anche occuparsi di ciò che ci compete. Ognuno deve
fare quello che gli riesce meglio. Bisogna seguire le proprie
attitudini, valorizzare le proprie capacità, ed una società giusta,
dovrebbe permettere alle persone di fare ciò per cui sono nate.
Quindi, prima di tutto, bisognerebbe essere uomini (ma uomini sul serio,
non bruti!); e poi si può essere bravi medici, artigiani, ingegneri,
operai, tecnici, insegnanti, svolgendo il proprio lavoro con dedizione e
passione.
In questo senso il conosci te stesso è fonte di felicità. E la filosofia
diventa eudemonia (ricerca della felicità). In quanto mezzo per
arrivare alla conoscenza,permette di conoscere se stessi, e di percorre
l’unica via che porta alla felicità.
Tratto da: http://www.npensieri.it/index.php/filosofia/conosci-te-stesso/
Tratto da: http://www.npensieri.it/index.php/filosofia/conosci-te-stesso/
Conoscere se stessi significa anche conoscere i propri limiti.
Non possiamo essere felici se non ci accettiamo , con tutti i nostri limiti. Questo non significa che non sia nostro dovere tentare di migliorarci, ma è proprio partendo dalla consapevolezza dei limiti, che possiamo superarli o accettarli come insormontabili.
Conoscere se stessi è anche occuparsi di ciò che ci compete. Ognuno deve fare quello che gli riesce meglio. Bisogna seguire le proprie attitudini, valorizzare le proprie capacità, ed una società giusta, dovrebbe permettere alle persone di fare ciò per cui sono nate.
Quindi, prima di tutto, bisognerebbe essere uomini (ma uomini sul serio, non bruti!); e poi si può essere bravi medici, artigiani, ingegneri, operai, tecnici, insegnanti, svolgendo il proprio lavoro con dedizione e passione.
In questo senso il conosci te stesso è fonte di felicità. E la filosofia diventa eudemonia (ricerca della felicità). In quanto mezzo per arrivare alla conoscenza,permette di conoscere se stessi, e di percorre l’unica via che porta alla felicità.
Il vero miglioramento nasce a partire da sè stessi !!!
Non possiamo essere felici se non ci accettiamo , con tutti i nostri limiti. Questo non significa che non sia nostro dovere tentare di migliorarci, ma è proprio partendo dalla consapevolezza dei limiti, che possiamo superarli o accettarli come insormontabili.
Conoscere se stessi è anche occuparsi di ciò che ci compete. Ognuno deve fare quello che gli riesce meglio. Bisogna seguire le proprie attitudini, valorizzare le proprie capacità, ed una società giusta, dovrebbe permettere alle persone di fare ciò per cui sono nate.
Quindi, prima di tutto, bisognerebbe essere uomini (ma uomini sul serio, non bruti!); e poi si può essere bravi medici, artigiani, ingegneri, operai, tecnici, insegnanti, svolgendo il proprio lavoro con dedizione e passione.
In questo senso il conosci te stesso è fonte di felicità. E la filosofia diventa eudemonia (ricerca della felicità). In quanto mezzo per arrivare alla conoscenza,permette di conoscere se stessi, e di percorre l’unica via che porta alla felicità.
Il vero miglioramento nasce a partire da sè stessi !!!
Nessun commento:
Posta un commento