giovedì 7 maggio 2015

La legge di Murphy






Se ti cade il toast....esso cade sempre dal lato imburrato o con la marmellata...

La legge di Murphy è un insieme di paradossi pseudo-scientifici a carattere ironico e caricaturale. Si possono idealmente riassumere nel primo assioma, che è in realtà la "Legge di Murphy" vera e propria, che ha dato il titolo a tutto il pensiero "murphologico":

 "Se qualcosa può andar male, andrà male"

L'autore e stilatore della “summa” sulla "murphologia" è Arthur Bloch.
Si tratta di un compendio di frasi umoristiche il cui intento è essenzialmente quello di deridere ogni negatività che il quotidiano propone. Il meccanismo è ogni volta lo stesso: immagini e scenette frustranti, nelle quali è facile per molti ritrovarsi, vengono descritte da Bloch con frasi didascaliche, confezionate spesso e volentieri in forma statistico-matematica, così da liberare il vissuto dal contingente, dal personale e donargli un adito di "validità universale", nei fatti tuttavia inesistente.
Negli Stati Uniti la legge di Murphy è talmente famosa da trovare posto nel Funk and Wagnalls Standard College Dictionary.


Oltre la prima frase sono stati stilati anche nove corollari:


  1. Niente è facile come sembra e tutto richiede più tempo di quanto si pensi;
  2. Se c’è una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà la prima a farlo;
  3. Se si prevedono quattro possibili modi nei quali qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto;
  4. Lasciate a se stesse, le cose tendono a andare di male in peggio;
  5. Non ci si può mettere di fare qualcosa senza che qualcos’altro non vada fatto prima;
  6. Ogni soluzione genera nuovi problemi;
  7. I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedire a loro di nuocere;
  8. Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla;
  9. Madre Natura è una poco di buono.

Nessun commento:

Posta un commento

Serena Bortone legge in diretta il monologo di Antonio Scurati

«Giacomo   Matteotti   fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venu...