Abbazia: anche se non è prodotta in
un monastero le ricette sono quelle antiche dei monaci, di solito di abbazie
belghe e olandesi. Si basa sull’antico metodo dell’alta fermentazione ed è ben
strutturata, molto corposa e alcolica. Il colore va dall’oro carico fino al
bruno scuro.
Ale: ormai tale termine
identifica una famiglia di birre inglesi di cui esistono numerose
sottotipologie. Le caratteristiche comuni sono fermentazione alta, schiuma
quasi assente, basso contenuto alcolico e temperatura di servizio di cantina.
In realtà le ale sono più genericamente tutte le birre ad alta fermentazione. Esistono anche ale belghe e tedesche.
Altbier: birra ad alta fermentazione nata a Düsseldorf. Di
colore ambrato, alcolicità intorno al 4,5%, leggera e dal gusto fruttato.
Bière Blanche: birra belga a base di
frumento, è di colore bianco, aspetto opalescente e gusto leggermente acidulo.
Rinfrescante e aromatica, grazie all’aggiunta di coriandolo e curaçao, ha
un’alcolicità di circa il 5%.
Barley wine: ale particolarmente alcolica, oltre il 9%. Colore
dal dorato all’ambrato carico. Commercializzata quasi esclusivamente in
bottiglia, alcune possono invecchiare.
Berlinerweisse: birra di frumento tipica di Berlino. Alcolicità
bassa (3%), aspetto lattiginoso. Il gusto è spiccatamente acido, talvolta viene
servita con del succo di frutta per attenuarlo.
Bière de Garde: birra ad alta fermentazione e rifermentata in
bottiglia della Francia del Nord. Mediamente alcolica (5-7%) e di colore
generalmente ambrato.
Bière de mars: francese a bassa
fermentazione prodotta in autunno e consumata per festeggiare l’inizio della
primavera. Solitamente è ben strutturata, di colore ambrato e con un’alcolicità
vicina al 5%.
Bitter ale: la tipica birra inglese, servita in genere alla
spina. Colore ambrato, alcolicità contenuta (4%) e sapore luppolato. Esistono
versioni best e special che sono più alcoliche.
Bock: tedesca a bassa fermentazione, chiara o spesso ambrata, con un gusto
decisamente maltato e un’alcolicità compresa tra il 6 e il 7,5%. La variante
maibock veniva tradizionalmente prodotta per le feste primaverili.
Brown ale: inglese di colore ambrato intenso e dal gusto
leggermente dolce. Tra il 3,5 e il 4,5% di alcol.
Cream ale: birra americana chiara, non particolarmente
strutturata nel corpo e nel gusto. Spesso viene tagliata con una lager chiara.
Vicina al 5% di alcol.
Doppelbock: è una bock più forte. Alto contenuto alcolico, di
solito oltre il 7,5%. Di colore ambrato carico o quasi scuro, tradizionalmente
veniva prodotta in primavera. Spesso il nome del prodotto contiene il suffisso
“ator”, se messa in vendita durante la quaresima.
Dortmunder: lager chiara a bassa fermentazione dal gusto non
troppo amaro e maltato. Alcolicità vicina al 5%. Il nome deriva dalla vocazione
commerciale della città tedesca di Dortmund in Renania, che fu uno dei primi
centri di esportazione della birra. In questa città nasce infatti il tipo di
birra denominata Export.
Draught: non è una tipologia di birra. Le lattine e le
bottiglie che riportano tale indicazione hanno un semplice dispositivo
meccanico che riproduce l’effetto di una spillatura. Infatti in Inglese draught
significa “alla spina”.
Dubbel/Double: ale belga rifermentata in bottiglia dal colore
ambrato e carattere maltato. A volte è una birra d’abbazia o trappista.
Eisbock: antica birra tedesca ottenuta dalla sottrazione di
una parte della componente acquosa attraverso il congelamento del fusto. Il
risultato è una birra corposa, alcolica e dal gusto deciso.
Esotiche: una semplice denominazione di fantasia per
identificare tutte quelle birre prodotte al di fuori degli stati di grande
tradizione brassicola. Quasi tutte rientrano nella grande famiglia delle birre
lager, ma in qualche caso hanno caratteristiche particolari. Le birre
latino-americane, per esempio, sono di colore molto chiaro, sapore delicato,
grande bevibilità.
Export: spesso è sinonimo di Dortmunder, altrimenti può identificare una
qualsiasi birra nata per l’esportazione. Altre volte dovrebbe indicare un
prodotto di qualità superiore.
Faro: lambic cui viene aggiunto
zucchero durante la fermentazione. È una birra con circa il 5% di alcol, spesso
ambrata, in cui la dolcezza dello zucchero si contrappone all’acidità della
fermentazione spontanea.
Gueuze: belga risultante da un taglio di alcune lambic stagionate in botte e
altre giovani, rifermentata in bottiglia. Attorno al 5% di alcol.
Ice beer: moderna versione delle Eisbock, congelata durante
la maturazione. Di colore chiaro e buon tenore alcolico.
Imperial stout: stout nata nel Regno Unito
per essere esportata nella Russia Imperiale. Concepita per essere conservata a
lungo, è una birra più alcolica di una stout tradizionale, arrivando facilmente
all’8%.
India pale ale/Ipa: inglese destinata tradizionalmente
all’esportazione in India. Versione più alcolica e luppolata della semplice
pale ale, supera facilmente il 5% di alcol.
Kellerbier: bavarese a bassa fermentazione non filtrata. È
tipicamente poco frizzante, con un buon tenore di luppolo.
Kölsch: tipica di Colonia, ad alta fermentazione. È una birra dorata,
delicata e decisamente secca. Alcolicità vicina al 4,5%. Si beve in un apposito
bicchiere cilindrico.
Kulmbacher: proveniente da
Kulmbach, in Baviera. Realizzata con la bassa fermentazione, è di colore scuro e buona
struttura.
Lager: ogni birra a bassa fermentazione è genericamente chiamata lager. Di
colore oro pallido, mediamente amara. Il nome deriva dal tedesco lager che
indica i magazzini, le cantine in cui viene messa a maturare. Ormai il termine
indica il tipo di birra più diffuso nel mondo: chiara, di media alcolicità, non
particolarmente caratterizzata negli aromi e nel gusto.
Lambic: birra belga a fermentazione spontanea, che raccoglie cioè il lievito
dell’aria e lascia fermentare liberamente il mosto. A base di frumento, ha un
sapore fresco e piuttosto acido, un colore chiaro opalescente e un’alcolicità
vicina al 4%. Talvolta, con lo scopo di addolcirne il carattere, alla lambic
viene aggiunta della frutta durante la fermentazione. La birra prende il nome
di framboise se si tratta di lamponi, kriek di ciliegie, pêche di pesche,
cassis di ribes neri.
Light beer/Leichtbier: detta anche birra leggera è una birra dal
basso contenuto calorico e soprattutto alcolico. Spesso è una birra poco
strutturata anche negli aromi e nel gusto.
Malt liquor: non tutte le birre americane sono leggere e poco
alcoliche. Alcune, ma sono poche, sono di gradazione alcolica elevata e vengono
chiamate appunto Malt liquor (liquore di malto). Sono in pratica le doppio
malto Usa.
Märzen: tipica birra tedesca di Monaco di Baviera. Viene prodotta in marzo
per essere consumata durante l’Oktoberfest, dove viene bevuta in grandi
quantità, esclusivamente in boccali (mass) da un litro. È tipicamente una
chiara dorata di buon corpo e dal carattere maltato, con un contenuto alcolico
attorno al 5%.
Mild ale: tra le birre più diffuse in Inghilterra. È di
colore ambrato abbastanza carico, si differenzia dalla bitter per essere più
maltata e meno luppolata. È anche leggermente meno alcolica, con circa il 3,5%.
Münchner/Monaco: è stato codificato come uno dei primi stili di
birra a bassa fermentazione. Scura con un carattere maltato e un’alcolicità
attorno al 4,5%. Tipica di Monaco di Baviera. Old ale: scura inglese ad alta
fermentazione, tradizionalmente invecchiata un paio di anni prima di essere
consumata. Possiede il 6% di alcol, buon corpo e gusto strutturato.
Pale ale: ale inglese di colore ambrato con riflessi ramati
o aranciati. Possiede un discreto corpo, un carattere luppolato e circa il 4%
di alcol. Tipica di Burton-on-Trent.
Pils/Pilsner: questa tipologia trae il nome da Pilsen, la città
ceca in cui è nata e nella quale viene tuttora prodotta la famosa Pilsner
Urquell. Per questo tali birre sono dette anche pilsner. Sono birre a bassa
fermentazione, di color oro pallido (talvolta con riflessi verdastri) e in
genere molto luppolate, il che conferisce un tocco di amarognolo in più (le
pils bavaresi, al contrario, sono meno amare); gusto secco, pulito. Schiuma
abbondante con perlage finissimo. Si bevono in calici flute. Oggi il nome è
inflazionato e potrebbe non descrivere una birra di questo tipo.
Porter: originaria di Londra, simile alla stout ma poco meno scura e amara.
Premium: in teoria dovrebbe identificare una lager chiara di qualità superiore.
Nella realtà è un termine spesso abusato che può non significare nulla.
Rauchbier: tipica della zona di Bamberg, in Franconia (Germania),
è ottenuta da malto la cui germinazione è stata interotta mediante
l’affumicatura con legno di faggio invecchiato. Il sapore di affumicato si
trasmette fino al prodotto finito. Scura di colore, con circa il 5% di alcol.
Saison: stile ad alta fermentazione
tipico del Belgio di lingua francese. È una birra fresca e ben luppolata con
un’alcolicità tra il 6 e l’8%. Spesso rifermentata in bottiglia, può essere
indicata per l’invecchiamento.
Schwarzbier: lager tedesca di colore
scuro, dal gusto deciso di malto e con un’alcolicità vicina al 5%.
Scotch ale: ale proveniente dalla Scozia, di colore ambrato
intenso con riflessi mogano. Indipendentemente dal contenuto alcolico, che può
andare dal 3 al 10%, è una birra caratterizzata da evidenti note maltate.
Stout: E’ la famosa birra nazionale irlandese: ad alta fermentazione,
scurissima, con una schiuma abbondante e cremosa color nocciola. Viene prodotta
con orzo torrefatto e con l’aggiunta di caramello. Il gusto è spiccatamente
amaro, mentre le stout inglesi sono più dolci e prendono nomi come sweet stout,
milk stout o cream stout.
Strong ale: stile diffuso principalmente in Belgio e Gran
Bretagna. Di solito è una birra ambrata e piuttosto aromatica. Supera
facilmente il 6% di alcol.
Strong lager: birra a bassa fermentazione e alto tenore
alcolico, tipicamente chiara. Non sempre alla quantità di alcol corrisponde una
complessa struttura gustativa.
Trappista: ale rifermentata in bottiglia prodotta in uno dei
sei monasteri trappisti, cinque situati in Belgio (Chimay, Orval, Rochefort,
Westmalle e Westvleteren) ed uno in Olanda (Koningshoeven). Gradazione robusta
(dal 6 al 9%). Di colore che varia dall’oro carico all’ambrato allo scuro.
Schiuma ricca. Gusto pieno. Si bevono in grandi bicchieri balloon per meglio
apprezzarne gli aromi. Alcune possono invecchiare.
Tripel/Triple: ale belga di colore chiaro rifermentata in
bottiglia. Rispetto alla dubbel è più alcolica, speziata e meno maltata.
Vienna: birra a bassa fermentazione di colore ambrato scarico con un buon tasso
alcolico e un gusto delicato.
Weissbier: birra tedesca di frumento. Può prendere il nome di
hefeweisse se è chiara e viene imbottigliata con del lievito, dunkel weisse se
è ambrata e kristall weisse se è chiara e filtrata, risultando così brillante.
In ogni caso la weissbier produce una schiuma abbondante, ha un profumo
intenso, una buona frizzantezza, una discreta acidità e un gusto fresco.
Contiene circa il 5% di alcol.
Weizen: termine usato nel Sud della Germania per la weissbier.
Weizenbock: birra di frumento tedesca
di colore ambrato scuro. Unisce in sé l’acidità di una weizen con la corposità
di una bock.
Wheat beer: birra di frumento americana. Meno fruttata di
quelle europee ma ugualmente fresca e frizzante.
Witbier: altro nome della Bière Blanche.