Un documentario sul mondo oscuro del crimine informatico, che mette in evidenza un episodio in cui i dati personali di milioni di utenti di Facebook sono stati utilizzati in modo improprio nella primavera del 2018.
KAISER, ex dipendente di Cambridge Analytica, è una dei protagonisti di The Great Hack di Jehane Noujaim e Karim Amer, il documentario da poco disponibile su Netflix che indaga proprio la vicenda dell’azienda – o meglio la «macchina da propaganda» come la chiama un altro ex dipendente – che ha prestato i suoi servizi alla campagna di Trump e a quella pro leave nel referendum sulla Brexit. E lo ha fatto usando i dati ottenuti da Facebook per bombardare gli elettori con narrative create su misura per loro, con lo scopo di pilotarne il voto. Un processo complesso e allo stesso tempo semplicissimo, basato sull’infinito potenziale affabulatorio e divisivo di quella rete nata con il sogno di unirci.
KAISER, ex dipendente di Cambridge Analytica, è una dei protagonisti di The Great Hack di Jehane Noujaim e Karim Amer, il documentario da poco disponibile su Netflix che indaga proprio la vicenda dell’azienda – o meglio la «macchina da propaganda» come la chiama un altro ex dipendente – che ha prestato i suoi servizi alla campagna di Trump e a quella pro leave nel referendum sulla Brexit. E lo ha fatto usando i dati ottenuti da Facebook per bombardare gli elettori con narrative create su misura per loro, con lo scopo di pilotarne il voto. Un processo complesso e allo stesso tempo semplicissimo, basato sull’infinito potenziale affabulatorio e divisivo di quella rete nata con il sogno di unirci.
https://ilmanifesto.it/the-great-hack-e-la-minaccia-dei-big-data/
Il documentario ha il merito di illustrare con maggior chiarezza possibile uno dei principali pericoli del nostro tempo, ma resta inerte di fronte a un personaggio contraddittorio – Kaiser – che si serve della camera dei registi con scaltrezza, dettando le regole del gioco.
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