LA MIA RELIGIONE NON ESISTE
Una cosa è certa, io sono contro qualsiasi religione, ma non sono il classico ateo. Non mi faccio scrupoli a dirlo e mostrare tutto il mio dissenso verso qualsiasi forma di religione. Secondo me, come diceva Margherita Hack, non è necessario avere una religione per avere una morale, perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione. E non ha senso fare del bene se ciò ha come fine la ricompensa divina, la salvezza eterna. Le persone religiose sono egoiste e deboli. Hanno bisogno di qualcuno che racconti loro sciocchezze senza alcun senso logico per inerpicarsi verso una falsa felicità. Gli esseri umani, non hanno le potenzialità per trovare certe risposte. Questo gli induce a seguire tutti coloro che offre loro delle certezze, seppur errate. Su questo principio si basa la religione. Tutto questo perché gli umani hanno bisogno di essere felici. La felicità è inutile. Sbattersi troppo per procurarsi soddisfacimento non ha senso. La nostra vita, l’amore, l’odio, la paura, la felicità, non sono altro che la stessa cosa: un sogno, vissuto con l’illusione di essere vivi. Una volta morti, tutto quello che si è fatto in vita sparisce, evapora, insieme ai nostri miseri corpi, quello che rimane è dentro di noi. Credo invece nel Karma e nella reincarnazione. Per l'anima non vi è nascita né morte. La sua esistenza non ha avuto inizio nel passato, non ha inizio nel presente e non avrà inizio nel futuro. Essa è non nata, eterna, sempre esistente e primordiale. Non muore quando il corpo muore. La legge di causa ed effetto, conosciuta nella letteratura vedica come "legge del karma" e simboleggiata nella Bibbia dalla frase "ciò che semini raccoglierai", accompagna logicamente il concetto di reincarnazione. Spesso confuso con una specie di punizione, il karma, propriamente compreso, è un sistema didattico dal quale si può trarre insegnamento; se si fanno le cose giuste, tutto andrà bene, mentre se si fanno cose sbagliate tutto andrà male; così è possibile imparare dai nostri errori. Spesso l'apprendimento è sottile quindi, anche se non ricordiamo gli errori commessi nelle vite precedenti, saremo guidati naturalmente verso il progresso, o il regresso, secondo i desideri e le attività del passato. Il fatto che non si possano ricordare le attività del passato non dimostra affatto che non esistano. Gli scettici sostengono che la reincarnazione è la speranza di chi non riesce ad accettare la morte. Molti non desiderano però reincarnarsi, ma cercano di perfezionare le loro vite in vista di un obiettivo al di là del mondo materiale.
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