Per me la religione è una storia d’amore personale con l’esistenza. Non ha nulla
a che fare con le Sacre scritture, niente a che fare con il sapere, con
l’apprendimento, queste sono cose prive di senso. È semplice parlare di
religione e di vita, lo facciamo da secoli… ma essere religiosi e trovare la
scintilla che potrebbe unire il mondo è ben altra cosa… Si parla di “percorsi
iniziatici” o di “fede”, ma la vera Iniziazione e la vera fede, sono legate
indissolubilmente a quel fenomeno chiamato consapevolezza, alla verità oggettiva
di quel che è, e non appartengono al mondo della soggettività culturale. La
Terra è divisa in fazioni perennemente in lotta tra loro: religioni contro
religioni, dio contro dio (o contro dèi…), sette contro sette, “appartenenze”
contro “appartenenze”, politici contro politici, ideologie contro ideologie,
uomini contro uomini (o uomini contro donne e viceversa…), movimenti spirituali
contro movimenti spirituali… Alcuni cercano il “dialogo”, ma pochi sono in grado
di vedere oltre la propria mente; si discute di “incontro tra le religioni”, di
“dialogo per la pace”, ma ho sentito poche parole di saggezza tra coloro che
sono definiti i “leader del mondo”. Forse tutto ciò a cui abbiamo sempre
creduto… potrebbe essere falso? Le gabbie sono tante, e sembra che all’uomo
piaccia girovagare da una cella all’altra. Un uomo libero è colui che con forza
e coraggio inizia un sentiero Iniziatico, libero dal gioco delle appartenenze,
libero dal conosciuto… Lavorare per il bene dell’umanità vuol dire
“semplicemente” liberarsi dai concetti obsoleti di Nazione e di Religione, per
sostituirli con Umanità e Religiosità. Il libero sentiero della ricerca dovrebbe
essere percorso a cuor leggero, con il coraggio del guerriero che impugna e usa
la spada, per tagliare le radici dell’inconsapevolezza. Come uomini di ricerca,
ogni tanto (per tenere la mente in allenamento) dovremmo chiederci: «Che cosa
siamo rispetto all’immensità delle galassie? Che cosa sono i settanta o gli
ottanta anni di vita conosciuta che vivremo, rispetto allo sconosciuto da
esplorare?». E dovremmo mettere serenamente in discussione le risposte già
sentite: è impossibile rispondere attraverso le impalcature culturali delle
tante ideologie, nessuno si è mai illuminato all’interno di una stanza buia, si
deve uscire allo scoperto per vedere i raggi del sole… Sono convinto che
l’umanità intera sarà matura, e si avvierà verso una ricostituzione, quando il
gioco delle appartenenze terminerà e ogni singolo individuo si reggerà in piedi
da solo, libero da ogni idea preconcetta, e conoscerà per la prima volta la
responsabilità individuale di essere parte di un gioco immenso e misterico
chiamato vita, nel quale ognuno è chiamato a partecipare con un senso di
responsabilità totale nei confronti della collettività (come un bimbo che si
stacca dalla mano della mamma per camminare, e lentamente Inizia a esplorare e
conoscere la vita…). Ho deciso di inserire nella collana “Il libero sentiero” il
testo Resurrezione Reincarnazione, nella speranza che le menti aperte colgano i
giochi invisibili che tengono l’uomo bloccato ai piani bassi della scala
dell’evoluzione (siamo progrediti in alcuni campi, ma la natura umana e la sfera
interiore sono rimaste inalterate nei secoli). L’intento è di stimolare
l’approfondimento e la riflessione, per cercare di andare oltre il conosciuto, e
chiedersi: tutte le filosofie, i secoli di pratiche religiose, fede cieca e
ideologie politiche… hanno forse reso l’uomo più consapevole e l’umanità più
armoniosa? A noi la risposta.
L’editore
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