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Domanda: quanto è vera questa foto?
La mia risposta: Il
problema non è il sindacato, ma i lavoratori, loro possono scegliere da
chi farsi rappresentare e loro votano sempre gli stessi, quelli che
pensano solo ai loro interessi. "Addirittura c'è chi si vende per una
lattina di olio o una cena."
In questo periodo mi
passa nella mente un tema di estrema importanza per le elezioni della
RSU: l'incandidabilità per questioni etiche.
Come rappresentanti dei lavoratori, abbiamo il dovere sacro di agire nell'interesse dei nostri membri e difendere i loro diritti con onestà, integrità e trasparenza. Il ruolo dei sindacati è cruciale nella lotta per condizioni di lavoro giuste e dignitose. Siamo chiamati a essere la voce dei lavoratori, a negoziare con i datori di lavoro e a garantire che i diritti e le necessità dei nostri membri siano adeguatamente rappresentati e difesi.
Tuttavia, con questo potere viene anche una grande responsabilità. L'incandidabilità per questioni etiche è essenziale.
I sindacati devono essere guidati da “leader” che agiscono con la massima integrità e rispettano gli standard più elevati di comportamento etico. Quando i leader sindacali sono coinvolti in scandali o compromessi etici, non solo danneggiano l'immagine del sindacato, ma tradiscono anche la fiducia dei lavoratori che essi sono chiamati a rappresentare.
Dobbiamo dimostrare di essere affidabili e dignitosi, di meritare la fiducia dei nostri iscritti. Questo significa essere trasparenti nelle nostre azioni, rendere conto delle nostre decisioni e agire sempre nell'interesse del collettivo, evitando conflitti d'interesse e comportamenti discutibili.
L'incandidabilità per questioni etiche non è solo una questione di rispetto per i nostri membri, ma anche di autodisciplina e autocontrollo. Dobbiamo essere pronti a mettere da parte i nostri interessi personali per il bene comune e a essere esempi di integrità per tutti coloro che ci guardano come “leader” sindacali.
Per questo motivo, dobbiamo evitare di candidare certi personaggi e se non si ha questo “coraggio”, dovreste essere voi lavoratori fare la scelta giusta.
Vi faccio una domanda secca: Siete sicuri di voler essere rappresentati da chi, puntando su eventuali vuoti di memoria delle maestranze, si propongono come "soggetti capaci"?
De Renzo Domenico Dante
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