Cammino sospeso da terra nella metro
sono in mezzo a nessuno, ogni persona non ha diametro
ognuno dietro al suo vetro, tutti compressi e lontani un chilometro
e comunque sia tutti hanno la certezza
che l'Italia è il purgatorio e con la nebbia ti battezza
tra falliti vestiti bene, pagine di porno,
tra puttane convertite ed edicole in contorno
il mio orologio è fermo, non voleva alzarsi
il tuo sguardo è finto non vuole raccontarsi
sentimenti standard, la mia vita non è questa
e se ti cola il phard non e’ per la stanchezza
e le ferite sulle nostre schiene, forse è l'Italia che non ci vuole bene
e le ferite sulle nostreschiene, forse è l'Italia oppure siamo razze aliene
siamo razze aliene, siamo razze aliene, aliene
linea rossa poi verde, 4000 persone
non ricordi una faccia, in fila come un plotone
non mi ambienterò mai e sarà colpa dei volt
sarà che vesto nero e l'Italia è grigia di default
sarà il tuo treno che arriva e ogni suono è scomparso
sarà che tu non mi parli ed io non ti guardo
sentimenti standard, la mia vita non è questa
e se ti cola il phard non è per la stanchezza
è che l'Italia resta una dimensione di passaggio
niente è fermo, tutto è in viaggio
non c’è contatto, tutto è stanco
dove tu te ne vai ed io rimango
RIT:
dietro muri di apparenza si consuma l’esistenza
dietro muri di apparenza la mia vita non è questa/la mia vita non è questa
RIT.
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