mercoledì 25 gennaio 2017

Pausa Caffè


La pausa giornaliera è un diritto del dipendente. 

Dal web : 

Che sia la pausa caffè o la pausa pranzo, la legge [Art. 8 D.lgs. n. 66/2003] non mette in dubbio l’opportunità di concedere un breve riposo durante il turno al lavoratore. La pausa, dice sempre la legge, ha lo scopo di consentire al lavoratore di recuperare le energie e di spezzare la ripetitività dell’attività lavorativa...

Le pause collettive devono essere ben regolamentate e uguali anche per gli impiegati....ho saputo che gli impiegati sono esenti dalla pausa colettiva....questo non va bene...

Il Ministero del Lavoro è poi intervenuto in materia con una circolare [Circolare Min. Lav. n. 8/2005], specificando come, anche in difetto di disciplina specifica nell’ambito della contrattazione collettiva, la pausa sia comunque un diritto del lavoratore nei termini generali di legge (e cioè, di durata non inferiore a 10 minuti).

Ebbene, benchè in sé e per sé la pausa sia senza dubbio diritto del lavoratore, a maggior ragione laddove sia motivata da esigenze fisiologiche, occorre sempre non esagerare.

Anche la Cassazione lo conferma: il tempo per una pausa caffè con i colleghi non è sprecato, ma aiuta i lavoratori a recuperare energie e ad essere più produttivi dietro la scrivania!

Altro che perdita di tempo per fannulloni. Il coffee break aiuta a concentrarsi, rafforza le relazioni sociali e combatte lo stress, confermandosi un momento fondamentale nella giornata lavorativa. Staccare qualche tempo dall’ufficio o dal luogo di produzione è un toccasana e migliora la qualità del lavoro. Che sia un caffè semplice, macchiato o d’orzo, poco importa, ciò che conta è distrarsi e ricaricare le batterie per tornare al quotidiano peso professionale con maggiore energia.

Lo sottolinea a chiare lettere anche la Cassazione: la pausa caffè, come tutte le pause finalizzate al recupero delle “energie psico-fisiche”, fa bene al lavoro, in quanto, dopo la pausa, segue un “migliore espletamento del servizio”. In altre parole, la pausa caffè, nel corso dell’attività, consente di vivere in maniera serena le ore trascorse dietro la scrivania: un buon break dai mestieri rigenera, fa stare bene e dà soddisfazione, favorendo redditività ed efficienza. Il potere taumaturgico di un buon espresso, oltre ai benefici per la piccola economia locale di bar e chioschetti, è quello di favorire l'interazione sociale tra i colleghi, permettendo di condividere sia pareri professionali che difficoltà personali sul lavoro.

La pausa caffè, insomma, aiuta a spezzare la noia della routine, migliora le relazioni sociali, accende le lampadine della creatività ed è fondamentale per tornare ai posti di combattimento rilassati e piacevolmente attivi.

Quindi, da oggi concedetevi senza timore una sana pausa caffè e a chi la contesta, fategli notare come, in realtà, questo rito collettivo sia un valido modo per rinvigorire il proprio spirito professionale e come l’abbandono di questa tradizionale pratica potrebbe essere addirittura controproducente per i risultati dell’intero ufficio.


Nessun commento:

Posta un commento

Tebe dalle Sette Porte

  Tebe dalle Sette Porte , chi la costruì? di Bertolt Brecht Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì ? Ci sono i nomi dei re, dentro i libri....