Le Lunazioni di Giuliano Kremmerz: l’astronomanzia e la medicina iniziatica di origine egizio-caldea.
Il sottoscritto, avendo potuto leggere e consultare i libri non
ancora profanati di Izar, commentati dal suo discepolo B-ANUR di Tebe
(che la custodia del G O E sottrae ai grammatici volgari e agli
astronomi ignoranti di astronomantia) crede di compiere opera buona
ricavandone pei volgari queste annotazioni, che contengono molte notizie
inaudite da fare allibire gli uomini di scienza comune. I
quali, non sapendo come ponderare gli astri e con quali pesi e di quale
stadera, sogliono dire che la Luna e gli astri vari del Firmamento… non
hanno possanza sulle cose del mondo umano e del terrestre in generale;
giustificando la loro tesi che prove scientifiche non si sono trovate di
questi pretesi influssi e che l’astrologia giudiziaria già ha fatto
provare i suoi insuccessi dalla ragione critica dei più acuti. Ma
codesti superuomini confondono le nozioni superstiziose della
discreditata astrologia, manipolata dai volgari per boria di
saccenteria, con la scienza arcana dei collegi pontificali delle epoche
in cui lo spirito dell’Ermes scendeva nei sinedri nascosti dalle ombre
delle sfingi a conversare coi mortali delle occulte relazioni di tutti
gli atomi dell’Universo che formano l’armonia delle concordanze precluse
ai non favoriti dal dio…Essi ignoreranno sempre che stelle, pianeti,
comete, satelliti e soli con strumenti semplici e naturalmente
perfezionati si veggono, in certe notti oscure ai più potenti
cannocchiali astronomici, tal quale si legge sui quadranti dei nostri
orologi, nei minimi particolari. Gli strumenti semplici
dell’astronomantia ermetica noi che facciamo questi studi per
avvicinarci all’Ermete, li teniamo gelosamente nascosti, perché sono
talmente delicati che il più lieve contatto di profana mano li altera e
non possiamo esporli alla ruvidezza critica dei professori
esperimentali, che, per assicurarsi del fatto loro, non hanno gentilezza
di tatto e spesso sentono di tabacco o di acido fenico più che di
essenza di rosa o di violette mammole, cose tutte avverse alla natura
particolare di questi gingilli che pochissimi conoscono perché da noi si
tengono ben custoditi dall’aria sempre, e solo qualche volta, durante
il solleone, si mettono liberi in riva al mare, perché l’aria è calda e
le brezzoline del mare non possono far male coi loro sali evaporati
tiepidi dalle acque. Con tali apparecchi, gli astri (che di loro natura
sono oscuri, e mandano luce per impedire agli occhi volgari di veder
dentro) si pesano, si valutano, si specchiano e si svelano dalle nebbie
naturali, e in luoghi difesi da ogni volgare indiscrezione, (Ermetis
sigillo) l’astronomantico riuscirebbe a parlare cogli uccelli che
cinguettano in varie lingue nei giardini biondi come messi della Luna o
nelle foreste anguicrinite e nere del pianeta di Marte. Con tale scienza
Izar scrisse, B-Anur commentò, e io, postumo loro interprete, offro ai
pochi amici di Ermete queste annotazioni pei volgari. In esse vi
troveranno bene e grazia tutti coloro che vorranno provare le virtù
delle cose annotate – e se qualcuno vi legge bene, vi troverà dentro
molti topazi e diamanti, che i volgari lasceranno passare come pietre
pomici. Queste annotazioni, che io scrivo per lunazioni, non si
riproducono che per cicli lunari di 28, 17 e 11 anni, secondo i codici
tebani… possono giovare a tutti, in tutti i casi, in tutti i bisogni
della vita. Devono essere dati i consigli ivi contenuti per carità,
senza farne mercato, perché Izar li ottenne da Ermete per fare il bene
dei poveri. Gli avari che ne facciano commercio perderanno nei beni, nei
possedimenti, nella pace cinque volte tanto quanto il prezzo del loro
delitto. Non avranno effetti questi dettami astromantici sugli uomini
che sono vili innanzi alla sofferenza e crudeli per la fama, il diritto e
le necessità altrui. Aggraveranno i mali e i dolori di colui che ha
voluto nuocere ai prediletti di Ermete. (L,1°) – (Dall’analogia tra
micro e macrocosmo) nella tradizione egizia trassero origine
l’astrologia e le influenze astrali nelle ipotesi del Tolöm, il collegio
sacerdotale che osservava le influenze degli astri. (SM,II,304-305)
I consigli sono in quello che scrivi o nel video?
RispondiElimina