W LA LIBERTA' DI PENSIERO DI UN OPERAIO METALMECCANICO !!!
Quando ho fame, mangio. Quando ho sete, bevo. Quando sento di dover dire qualcosa, la dico...
Il 23 novembre 2024 centinaia di comunisti da tutta Italia (e non solo) si riuniranno a Roma in una grande assemblea per dare vita al Partito Comunista Rivoluzionario. In questo video Alessio Marconi, dell'esecutivo nazionale di Sinistra Classe Rivoluzione, risponde ad alcune domande sul lancio di questo nuovo partito.
Se vuoi unirti a noi in questa campagna e nell'assemblea del 23 novembre a Roma, vai su:
La differenza monumentale tra fascismo e comunismo si trova principalmente nella loro ideologia di base, nella visione della società e dell'economia, e nei mezzi con cui cercano di raggiungere i loro obiettivi.
1. Ideologia
Fascismo: È un'ideologia ultranazionalista che enfatizza l'autorità dello Stato, la supremazia della nazione o della razza, e il culto del leader. Il fascismo è spesso anti-democratico, anticomunista, e vede la società organizzata in una gerarchia rigida dove lo Stato ha il controllo assoluto.
Comunismo: È un'ideologia basata sull'uguaglianza economica e sociale, che mira all'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione. Il comunismo promuove una società senza classi, in cui i beni sono condivisi e le risorse distribuite equamente.
2. Visione dell'economia
Fascismo: Non abolisce la proprietà privata, ma sottopone l'economia al controllo dello Stato. Si tratta di un sistema corporativo, in cui imprese e lavoratori devono collaborare per il bene dello Stato. In pratica, i capitalisti mantengono la proprietà, ma operano secondo le direttive statali.
Comunismo: Mira a eliminare la proprietà privata e a sostituirla con la proprietà collettiva. Lo Stato (almeno nella fase iniziale) controlla tutti i mezzi di produzione e distribuisce risorse in base ai bisogni.
3. Visione della società
Fascismo: È elitario e gerarchico. Crede che alcune persone, razze o nazioni siano intrinsecamente superiori ad altre. Il concetto di "forza" e di "sopravvivenza del più forte" è centrale.
Comunismo: È egalitario. Cerca di abolire le distinzioni di classe e promuove la parità di diritti e opportunità per tutti.
4. Libertà individuale
Entrambi i sistemi tendono a sopprimere le libertà individuali, ma per motivi diversi:
Il fascismo lo fa per mantenere l'ordine e il controllo a beneficio dello Stato.
Il comunismo lo fa per raggiungere la sua utopia collettivista.
5. Nemici ideologici
Fascismo: Il comunismo è spesso il suo nemico principale, insieme al liberalismo e alla democrazia.
Comunismo: Considera il capitalismo e l'imperialismo i suoi principali avversari.
6. Obiettivi finali
Fascismo: La creazione di uno Stato forte e unificato, che esprima la "volontà" della nazione.
Comunismo: La creazione di una società senza classi, senza Stato e senza disuguaglianze economiche.
7. Contesto storico
Il fascismo è emerso come reazione al comunismo e al liberalismo nel periodo tra le due guerre mondiali (1920-1940).
Il comunismo, basato sugli scritti di Karl Marx e Friedrich Engels, ha avuto origine nel XIX secolo come risposta all'industrializzazione e alle disuguaglianze sociali create dal capitalismo.
In sintesi, mentre il fascismo è ultranazionalista, gerarchico e focalizzato sulla potenza dello Stato, il comunismo è internazionalista, egalitario e orientato alla redistribuzione della ricchezza.
“Sacrificare le masse contro l’estinzione” l’Elon-pensiero
invade Washington
«Se non prendo decisioni in fretta, moriamo». Elon Musk ha
detto proprio così a Walter Isaacson – l’ex caporedattore di Time già Ceo di
Cnn – che un anno fa gli ha dedicato la biografia considerata il suo ritratto
più intimo. Una frase che ben sintetizza la convinzione del contro-verso
imprenditore, con il sogno di colonizzare Marte «prima che la ci-viltà crolli»,
di appartenere a una élite tecnologica e finanziaria la cui missione è
scongiurare la fine dell’umanità. Usando la scienza per tra-scendere limiti
corporei (Neuralink e OpenAi) e conquistare pianeti (Space X) ma anche
prosaicamente facendo più figli (lui ne ha ben 11). Con il fine di assecondare
una visione di futuro da imporre a tutti i costi.
Non è fantascienza, sebbene proprio in quella ha radici il
pensiero di Musk (avido lettore del Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov e
della Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams), ma l’estremizzazione
di tesi care a certi miliardari di Silicon Valley basate sul cosiddetto
“lungotermismo” nella versione del pensatore William MacAskill, autore di What
We Owe to the Future, co-sa dobbiamo al futuro. Dove si predica che il
benessere delle generazioni future, anche remote, vale quanto quelle di oggi.
Obiettivo cruciale è evitare l’estinzione sia pur a costi altissimi: diventa
cioè più importante pensare cosa far mangiare ai bisnipoti che agli affamati a
noi contemporanei. E contano più gli investimenti sui viaggi interplanetari che
quelli sui cambiamenti climatici. Principi che celano pulsioni elitiste e
autoritarie e perfino l’accettazione di agenti del caos. Sì, perché per andare
in quella direzione è opportuno affidarsi a chi controlla la tecnologia ed è
capace di “marciare” verso il futuro a dispetto del dolore seminato lungo il
percorso.
Non a caso nei circoli dei miliardari hi-tech si discute pure
di un altro libro: The Managerial Revolution, scritto nel 1941 del filosofo
James Burnham dove si anticipa lo scontro fra Ceo conservatori e dipendenti
progressisti.
Ovvero quel “Woke” – che sta “risveglio” e indica una gamma
di posizioni identitarie, dal femminismo all’opposizione al razzismo – che Musk
bolla come “virus” da sradicare ed è base pure delle sue forti posizioni
antisindacali. La conseguenza è contenuta nelle teorie tecno-monarchiche
teorizzate dal blogger imprenditore Curtis Yarvin: l’idea del “Ceo-dittatore”.
Il tutto in chiave sempre più misti-ca. Fedele, è proprio il
caso di dirlo, alla sua fama di visionario, l’imprenditore sudafricano (educato
all’anglicanesimo) di recente sta pure mischiando opinioni e fede: «Il cristianesimo
è diventato inefficace. Morirà se non si avrà più coraggio nel di-fendere
quanto è giusto e leale», ha scritto questa estate. L’ossessione è sempre
quella di mettere un freno al pensiero liberal, che poi per molti è ciò che lo
ha spinto a comprare Twitter, l’uccellino dove tutti aveva-no una voce, e a
trasformarlo nell’o-scuro X: «Serve una nuova filosofia del futuro, basata
sulla curiosità ver-so l’Universo. Dobbiamo espandere l’umanità per vedere cosa
c’è fuori, diventare una specie multiplanetaria e interstellare. È compatibile
con le religioni esistenti: Dio vuole che vediamo il Creato». Sopravvivere ad
ogni costo: Dio lo vuole. — A. Lo.
ELON MUSK by Klod Nagal
Mi sono visto un bel po’ di documentari e inchieste su Elon Musk, una lunga bella e interessante intervista al biografo Walter Isaacson che lo ha seguito per due anni, e mi sono fatto l’idea che egli non sia consapevole del ruolo che svolge. Nel video di ieri ho detto che dovrebbe esserlo, visto che è un genio, ma forse non lo è. Voglio dire, forse non sa di essere una delle pedine fondamentali dell’Agenda Arconte e se lo sa, finge bene di non saperlo.
La sua personalità è estremamente complessa e spesso imprevedibile, con conseguenze gravi, pericolose e assurde per le persone che lo circondano. Non è un cattivo di natura e secondo me non è un robot, cyborg, alieno, ibrido, clone o cose del genere, suggerite da quella controinformazione che la fa sempre fuori dal vaso, invalidando così sempre e sistematicamente ogni tipo di indagine svolta. I pesantissimi traumi che gli ha inferto il padre li ha iniziati ad elaborare pochi mesi fa, quando il biografo Isaacson è riuscito finalmente a farlo parlare della sua infanzia, cosa che non aveva mai fatto prima. Chiama i suoi numerosi figli (fatti in provetta) con codici alfanumerici. Dedito all’uso sconsiderato di droghe e allucinogeni, a festini privati di lusso e a una vita sociale priva dell’interazione empatica a causa del suo autismo, ha bisogno del dramma e del conflitto interiore per sopravvivere.
Credo che sia guidato da un qualcosa, che qualcosa gli suggerisca nella mente cosa fare. Stiamo parlando del più grande genio mai apparso sulla terra, diventato in poco tempo uno dei padroni del mondo, il più ricco del mondo, quello più talentuoso, spregiudicato e pazzo in mezzo a tanti.
Da quando ha comprato Twitter (ora X), in cui aveva promesso la libertà di parola, ha fatto il contrario di quanto promesso, aumentando di fatto la censura governativa come dimostra l’indagine fatta da Johnny Harris. Motivo per cui c’è da credere che le premesse iniziali di Neuralink verranno facilmente sovvertite quando sarà il caso di compiere scelte etiche globali. Lo fa regolarmente e chi non si allinea ai suoi costanti e improvvisi cambi di umore o di idea, viene licenziato immediatamente. Nel 2014 disse che giocare con l’intelligenza artificiale significa “evocare il demonio”, nel 2024 è il maggior investitore in questo campo. Come e in quale modo sarà decisivo nel costringere l’umanità al nuovo ordine mondiale lo scopriremo strada facendo. L’umanità è nelle mani di questo signore, con le mani in pasta letteralmente ovunque, e siccome la squadra di Trump farà molte cose buone e utili, sarà spesso difficile intravedere la traiettoria sotterranea dell’Agenda Arconte. La cosa buona è che ogni vicenda importante mostra le diverse fasi di risveglio delle persone e questo implica una costante separazione da coloro che sono a fasi superate di questo processo. C’è molto fanatismo intorno a Trump, anche in certi cosiddetti risvegliati e in buona parte della controinformazione, non ho nulla da spartire con le scimmie. Personalmente provo una certa simpatia sia per Trump che per Musk, perché a me piacciono le persone assolutamente folli, carismatiche e spregiudicate. Questo non significa che non abbia compreso quale ruolo svolgono veramente. È anche possibile che la profezia dei Simpson si avveri, ossia che Trump venga fatto fuori da qualcuno, in quel caso vedremo come Musk proseguirà il suo piano di sterminio della residua libertà umana in questo mondo, o meglio, come i demoni gli suggeriranno di farlo.
Lo vedremo. Lo vedremo giorno per giorno e realizzarsi molto presto.