Due cristalli Swarovski, una borsa Borbonese, storico marchio di moda torinese, tantissimi scontrini di ristoranti, pub e bar, scontrini “a catena”, battuti nello stesso locale nel giro di pochi minuti, oppure fatti quando lei, però, altrove. Sono alcune delle spese per cui Augusta Montaruli, la nuova sottosegretaria all’Università e alla Ricerca in quota Fratelli d’Italia, è finita nell’inchiesta Rimborsopoli della Regione Piemonte, un procedimento per il quale nel dicembre 2021 è stata condannata a un anno e sette mesi di reclusione per peculato. aspetta la Cassazione.
Nata nel 1983 a Torino, Augusta Montaruli è una fedelissima di Giorgia Meloni e ha percorso tutta la trafila nelle file del partito. Nei primi anni Duemila, da liceale, è responsabile di Azione studentesca, organizzazione giovanile di Alleanza nazionale, e finisce per la prima volta sui giornali locali per una protesta contro il Festival del cinema gay: “Noi non ce l’abbiamo con i gay, ma vogliamo ricordare che la cultura della diversità si difende garantendo il pluralismo delle idee e non dando soldi al festival del cattivo gusto”, diceva Montaruli, allora neanche ventenne. Diventa rappresentante degli studenti universitari per il Fuan negli anni dell’Onda e degli scontri tra gli studenti dei collettivi e quelli di destra: di quegli anni circola ancora una foto di una gita a Predappio con bandiera di Azione giovani, croce celtica e saluto romano. Entra in consiglio regionale con il Popolo della libertà nel 2010, quando il leghista Roberto Cota diventa presidente del Piemonte, e come moltissimi altri consiglieri anche lei finisce nel mirino della Guardia di finanza per i rimborsi gonfiati.
il video qui: Bau Bau di Augusta Montaruli (FdI)
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