W LA LIBERTA' DI PENSIERO DI UN OPERAIO METALMECCANICO !!! Quando ho fame, mangio. Quando ho sete, bevo. Quando sento di dover dire qualcosa, la dico...
giovedì 30 giugno 2011
Sono andato indietro nel tempo ed ho incontrato un uomo di nome Gesù...
Sono andato indietro nel tempo ed ho incontrato un uomo di nome Gesù.
Il quale vive di grandi virtù, lo chiamano Gesù Cristo, dalla gente è detto Profeta, ed i suoi discepoli lo tengono per divino, e dicono che egli è figlio di Dio Creatore del Cielo e della Terra, e di tutte le cose che in essa si trovano e son fatte.
In verità è solo un uomo.
Uomo di giusta statura, è molto bello di aspetto, ed ha maestà nel volto, e quelli che lo mirano sono forzati ad amarlo e temerlo.
Ha i capelli di color della nocciuola ben matura, e sono distesi sino alle orecchie, e dalle orecchie sino alle spalle sono di color della terra, ma più risplendenti.
Ha nel mezzo della fronte in testa il crin spartito ad usanza dei Nazareni.
La faccia senza ruga, o macchia, accompagnata da un color modesto.
Le narici e le labbra non possono da alcuno essere riprese con ragione, la barba è spessa ed ha somiglianza dei capelli, non molto lunga ma spartita per mezzo.
Il suo mirare è spaventoso e grave, ha gli occhi come i raggi del Sole, e nessuno può guardarlo fisso per lo splendore; e quando ammonisce, piange; si fa amare, ed è allegro con gravità.
Dicono che nessuno l'ha veduto mai ridere, ma bensì piangere.
Ha le mani e le braccia molto belle, nella conversazione contenta molti, ma si vede di rado: e quando vi si trova è molto modesto all'aspetto, e nella presenza è il più bell'uomo che si possa immaginare; tutto simile alla madre, la quale è la più bella giovane che si sia mai vista in queste parti.
Egli non ha studiato mai cose alcune, e pure sa tutte le scienze; cammina scalzo, senza cosa alcuna in testa; molti ne ridono nel vederlo, ma in presenza sua nel parlare con lui tremano e stupiscono.
Dicono che tal uomo non è stato mai veduto, nè inteso in queste parti. In verità, secondo gli ebrei, non 's'è sentito mai di tali consigli, di così gran dottrine, come insegna Lui, e molti Giudei lo tengono per Divino e lo credono.
Si dice di non aver mai fatto dispiacere ad alcuna persona, ma sì bene a tutti quelli che lo conoscono che l'hanno provato, dicono di aver ricevuto benefici e sanità.
Io provo ad avvicinarmi a Lui, ma la folla è immensa.
Lui parla con Pietro e gli dice di farmi avvicinare, mi chiede tu chi sei ?
Gli rispondo, sono un semplice uomo...e Lui mi risponde anche io...
Mi sorride, io mi giro e ritorno a casa.
L'immagine è un ritratto descritto da Lentulo, governatore della Giudea, amico di Ponzio Pilato.
lunedì 27 giugno 2011
L'uomo dal punto di vista esoterico
I QUATTRO CORPI
Questo scritto è in particolare dedicato ai Fratelli che in Ariete
iniziano una Vita Nuova
L’insegnamento kremmerziano divide l’essere in quattro corpi. Questo concetto viene espresso dal Kremmerz nel passo, tratto da un opuscolo riservato ai novizi della Schola, che riproduco fedelmente:
L’uomo deve essere considerato come un essere che contiene in sé i quattro elementi che costituiscono l’universo:
1. Un corpo sensibile e grave – carne, ossa, tessuti cornei;
2. Un’emanazione più sottile emanante dal primo e costituente la sua sensibilità più grave – nervi, centri nervosi, cervello;
3. Una più completa individualità emanante dalle due precedenti e costituente la sua mentalità o uomo mentale;
4. Un principio luminoso, intellettivo, partecipante della vita universale e quindi fonte inesausta della vitalità, tanto spirituale che corporale.
I nomi che la magia dà a questi quattro elementi costitutivi sono tradizionali e presi a prestito dalle mitologie:
1. Corpo Saturniano – mangia, divora, si rinnova, si riproduce;
2. Corpo Lunare – vive dalla fonte del primo come la luna dalla luce del sole;
3. Corpo Mercuriale – individualità risultante, cioè uomo mentale, alato al capo e ai piedi e il più a contatto con Giove, Io superiore;
4. Corpo Solare – l’individualità divina, la quale non si manifesta all’uomo che per mezzo del corpo mercuriale, che a sua volta si manifesta al lunare e questo al saturniano.
Il novizio deve comprendere che questa divisione è puramente fatta per intenderci in maniera concreta, ma che non esiste veramente nell’uomo, perché questi quattro corpi sono compenetrati in modo che ogni cellula, ogni atomo del corpo fisico contiene gli altri tre rudimentalmente o atomicamente.
Di solito ci si avvia su questa strada per fiducia in qualcuno o qualcosa: fu così anche per me; ma progredendo, lentamente e faticosamente, ho sempre più posto il dubbio alla base della mia ricerca e ho creduto e ancora credo soltanto a ciò che ho sperimentato in prima persona e che ho trovato utile per la mia evoluzione e spero che la pensi allo stesso modo anche chi legge questo scritto. Di conseguenza, accettiamo, solo quale ipotesi di lavoro, le parole del Kremmerz tenendo presente quanto egli afferma in varie parti della sua opera e in particolare nei Dialoghi sull’Ermetismo, cioè che il metodo di studio è nuovo e diverso da quello praticato nelle scuole ufficiali, in quanto si limita a esporre ipotesi o concetti che il ricercatore dovrà poi indagare, verificare ed elaborare da solo. Notiamo, allora, che il primo problema che si presenta a noi modesti ricercatori è quello di riconoscere questi quattro corpi o almeno puntualizzare, per quanto ci è possibile, gli elementi che li costituiscono. Infatti, se l’evoluzione si realizza passando per sublimazione dal corpo più greve a quello più sottile, ovvero dal saturniano al solare, e se per sublimazione intendiamo un processo di presa di coscienza che il Kremmerz definisce di purificazione o separazione, ci rendiamo conto quanto sia difficile muoversi in un campo ignoto con l’intento di modificarlo. Senza avere la pretesa di insegnare niente a nessuno, mi azzardo a ipotizzare quelli che sono, a mio parere, alcuni tra i principali aspetti di questi corpi, in modo da poterli individuare in se stessi e, per quanto possibile e ove necessario, modificarli. Poiché altre dottrine esoteriche, prima tra le quali l’alchimia, si servono di un simile simbolismo, aggiungo alcuni elementi che possono tornare utili.
CORPO SATURNIANO = corpo fisico; colore: nero; elemento: terra; metallo: piombo.
Caratteri: stimoli (fame; sete; sonno; concupiscenza); sensazioni fisiche (caldo; freddo); dolore o piacere fisico; stanchezza; vigore, ecc. Oltre a svolgere le funzioni fisiologiche che servono a tenere in condizioni vitali ottimali il nostro essere e a fornirci il punto di partenza e il materiale necessario alla realizzazione dell’evoluzione personale, questo corpo, che rappresenta la materia al suo stato di massima condensazione per un essere vivente, è il recettore di tutte le sensazioni, che vengono poi trasmesse al lunare sul quale si imprimono indelebilmente, ed è il veicolo tramite il quale il corpo astrale si manifesta ed entra in contatto col mondo fisico. Comune a tutti gli esseri e a ciascuno noto per gli effetti che esso produce, per le sensazioni che recepisce e le influenze che subisce dal mondo esterno, ma diverso da un essere a un altro per la maggiore o minore preponderanza degli elementi che lo costituiscono e per le caratteristiche innate. Possiamo ancora ipotizzare che tale corpo subisca e produca influssi differenti a seconda delle condizioni ambientali, atmosferiche e per lo stato di sanità o malattia, per cui lo stesso essere risulta differente in differenti momenti e luoghi. Inoltre, alcuni esseri risentono di determinati istinti che invece sono assenti in altri, vuoi per cultura, vuoi perché si è sviluppato un certo controllo che porta l’essere a non accettare come propri degli istinti comuni ai più. Il metodo da seguire per purificare questo corpo è, oltre ad adottare un regime alimentare parco ed evitare eccessi di qualsiasi genere, il tentativo di equilibrare ogni manifestazione, sotto il controllo del corpo astrale, in modo tale che esso risulti neutrale a qualsiasi stimolo, istinto, sensazione o emozione; elemento indispensabile per tale lavoro: il silenzio, inteso nel senso ermetico. Essere neutrale non significa sopprimere o soffocare gli stimoli e tutto quanto sopra detto, bensì individuarli, riconoscerli e rettificarli ove ciò sia necessario. La purificazione, quindi, potrebbe intendersi come sublimazione dell’uomo saturniano, via via attraverso successive attenuazioni fino all’uomo spirito per cui tutto parte dal fisico, dalla materia, ma tutto sfocia nella massima sua sublimazione: lo spirito.
CORPO LUNARE = sfera dei sentimenti e delle impressioni; colore: bianco; elemento: acqua; metallo: argento.
Si manifesta in tutti gli esseri e a seconda della loro evoluzione sono più o meno marcate le caratteristiche sotto indicate.
Caratteri: impressioni sensorie; istinti; coscienza; dolore morale; sensazioni (paura; coraggio; euforia; depressione; insicurezza); sentimenti e passioni (amore terreno; odio; bontà; cattiveria); senso dell’ordine o tendenza al disordine; desideri; aspirazioni; attaccamento alle cose, ecc.
La purificazione del corpo lunare, di cui parla l’insegnamento kremmerziano, può realizzarsi in vari modi, ma ciascun modo presuppone comunque una separazione, che può essere intesa a diversi livelli. Qualunque sia il livello che si può realizzare, primo presupposto è quello di equilibrare gli aspetti elencati sotto caratteri, in modo da rendere neutro questo corpo a tutte le sensazioni di origine esteriore ovvero, come vuole il mito, acquisire la capacità di "camminare sulle acque". Nell’evoluzione dal più basso al più alto, o dal peggio al meglio, è bene supporre che non esista passaggio netto e brusco da una sfera a un’altra: possiamo, invece, parlare di attenuazione delle caratteristiche di una sfera e lenta trasformazione in quelle della superiore. Ciò ci porta a ipotizzare che esista un basso lunare, presente in tutti gli esseri, che risente in maniera notevole degli influssi del saturniano e che, solo in alcuni esseri, va lentamente sublimandosi in un alto lunare, aperto a uno scambio col mercuriale. Pertanto, il corpo lunare di questi ultimi individui è aperto agli influssi sia del saturniano, sia del mercuriale con i quali ha uno scambio continuo. Prevalendo gli influssi del e sul saturniano, si ha un determinato tipo di individuo, più vicino al tipo comune di essere umano dominato da ciò che il corpo saturniano gli trasmette in fatto di sensazioni, passioni, stimoli e quant’altro; prevalendo gli influssi del mercuriale, si ha il tipo di essere più evoluto da un punto di vista ermetico, con aspirazione alla spiritualizzazione di sé e con un forte controllo sugli appetiti provenienti dal saturniano, nei confronti dei quali rimane neutro. Realizzare una prima forma di separando lunare significa, quindi, che il corpo lunare non si fa più influenzare e governare dal saturniano, bensì lo sorveglia, lo tiene sotto controllo, gli suggerisce, differenziandole, le azioni da intraprendere e quelle da non portare avanti. Il corpo lunare risulta più sviluppato negli esseri maggiormente sensibili alle percezioni sottili e quando esso è tale si verificano fenomeni di percezione extrasensoriale, di lettura del pensiero, di intuizione di eventi passati o futuri e a volte esso prende il predominio e può portare l’essere a una forma di squilibrio tale da fargli avvertire una forte sofferenza, in quanto egli si sente diverso da coloro che lo circondano.
CORPO MERCURIALE = sfera o uomo mentale; colore: rosso; elemento: aria; metallo: oro.
Percepibile soltanto nell’uomo evoluto.
Caratteri: intelligenza e volontà; intuito; pensiero; creazione; amore spirituale; neutralità; verità; idee concrete dirigenti e volute; senso della libertà; premonizione e preveggenza; dominio sul lunare e quindi sul saturniano.
Anche in questo caso possiamo ipotizzare una parte più bassa e prossima al lunare, il quale tende a influenzarla allo scopo di far tacere il mercuriale e consentire al saturniano di soddisfare i suoi appetiti ai quali partecipa attivamente lo stesso lunare; ma questo è un pericolo che corre soltanto chi, in cammino sulla strada dell’evoluzione, è giunto a percepire questo livello, ma è ancora succube delle tentazioni del mondo, cioè non ha ancora realizzato la piena separazione tra corpo saturniano e corpo lunare; solo se terrà duro e riuscirà a sviluppare la potenza del mercuriale in modo che esso domini il lunare può aspirare alla realizzazione dell’opera e alla fabbricazione dell’oro. Si tratta di potenziare la parte più alta del mercuriale, in modo che essa si fonda con la più bassa e diventi UNO, enucleandosi e rendendosi autonomo dagli influssi del lunare, in modo tale che la volontà non sia appannata dal desiderio, il pensiero non sia sviato dai sentimenti e l’intelligenza non sia offuscata dalle passioni: questo è il figlio del Sole e della Luna. Quando il mercuriale ha realizzato questa unità, esso è pronto per il passo successivo, cioè è pronto a volare. Ricorriamo per un momento alla simbologia mitologica: il dio Mercurio è alato al capo e ai piedi, perché deve essere in grado di volare. Ma dove vola? Alcuni hanno voluto vedere in questa simbologia una esteriorizzazione del corpo sottile o astrale dell’essere e ciò può anche rispondere a verità, ma personalmente non ne ho avuto finora alcuna dimostrazione concreta; Ermete, nella Tavola di Smeraldo, dice che vola in cielo e torna in terra, ma ciò è simbolico e non va interpretato alla lettera. Sarei, piuttosto, indotto a ritenere che questo corpo mercuriale debba essere neutro agli influssi dell’alto lunare in modo che esso possa volgersi verso l’alto, ovvero volare, e percepisca, o meglio rubi, la parola del solare e la porti al lunare e al saturniano, così assolvendo la funzione di messaggero ascritta a Mercurio. Per questo motivo, devo dire che non condivido il credo di alcune associazioni pseudo-iniziatiche che insegnano ai loro discepoli ad aspettare la "illuminazione" che, prima o poi, arriverà loro, inviata non si sa bene da quale dio esterno e trascendente. Pur essendo vero che il nostro corpo solare è la fonte della rivelazione e della conoscenza occulta, se accettiamo quanto detto sopra, cioè che l’evoluzione procede dal basso verso l’alto o dal peggio al meglio, non vedo come ci si possa aspettare che il solare, dal quale dovrebbe giungere la "illuminazione", scenda al livello di percezione e comprensione conscia del discepolo: l’unico modo per entrarci in comunicazione è quello di elevarsi fino ad esso, non di sperare e aspettare che esso scenda a noi. Ma come compiere questo ascenso? Come si riesce a evolvere fino a questo punto? Come si procede per fabbricare l’oro dal piombo? Come si fa a liberare il pensiero dai sensi, l’intelligenza dalle preoccupazione, dalle ansie, dai timori di ogni giorno nella società in cui viviamo? Chi è pronto ad abbandonare ogni altra occupazione, a trascurare ogni altra relazione se ciò è necessario per il compimento dell’Opera, separandosi dal mondo pur vivendo nel mondo? Possiamo ipotizzare che il mercuriale giunga a un tale livello di perfezione da fondersi col solare per creare un corpo unico? Devo onestamente ammettere di non avere tutte le risposte a queste domande, ma anche se le avessi non mi sarebbe consentito di esprimerle; ciascuno deve trovare le sue risposte alle sue domande e può sperare di trovarle se procede con cuore puro, disinteresse e volontà di ascenso.
CORPO SOLARE = corpo spirituale; Luce; integrità dell’Io; Intelligenza pura; Prima Virtù; colore: oro; elemento: fuoco; metallo: a mio parere nessun metallo può simboleggiare la tenuità dello spirito.
Caratteri: personalmente non sono in grado di fornirne alcuno e quanto detto sopra a proposito del corpo solare è frutto di letture e non di esperienza o conoscenza mia personale, ma ritengo utile segnalare al ricercatore le parole di un Adepto, il Fulcanelli: "Finché durerà il fuoco la materia non cesserà di proseguire la sua faticosa ascesa verso l’integrale purezza, passando dalla forma compatta e solida (terra) alla forma liquida (acqua), e poi allo stato gassoso (aria) e allo stato raggiante (fuoco). Finché durerà il fuoco, l’uomo potrà esercitare la sua attività industriosa sulle cose che lo circondano e, grazie a questo meraviglioso strumento igneo, potrà sottometterle alla propria volontà, piegarle, assoggettarle alla propria utilità. Finché durerà il fuoco l’uomo sarà in diretto rapporto con Dio e la creatura conoscerà meglio il suo Creatore…".
Per quanto attiene ai metalli, palesemente simboli provenienti dall’alchimia, desidero precisare che alcuni vorrebbero far corrispondere il metallo mercurio al corpo mercuriale e l’oro a quello solare; pur riconoscendo che l’oro, quale metallo incorruttibile e inalterabile, può simbolicamente essere paragonato allo spirito, non mi sento di concordare con tale ipotesi se teniamo presente la simbologia alchemica. Lo studio dei testi degli alchimisti classici mi ha convinto che non è questa la giusta interpretazione del loro simbolismo e che l’oro che essi volevano fabbricare non è e non può essere lo spirito, se è vero che lo spirito presente in ciascun essere è una parte dello spirito universale, che è sempre esistito, sempre esisterà ed è, per definizione, perfetto. Se ne deve, dunque, dedurre che non potendo fabbricare ciò che è sempre esistito e che è di per sé perfetto, gli alchimisti intendevano con "oro" qualcosa di diverso, che poteva essere "fabbricato", cioè fatto con procedimento manuale da un artigiano o artista che utilizzi ciò che trova a sua disposizione in natura; questo manufatto certamente non può essere l’oro volgare, né lo spirito che essi non potrebbero fabbricare. Nel Rosario dei Filosofi si dice: "l’oro è tutto Mercurio, il che si vede dal suo peso e dalla facilità con cui il Mercurio gli si combina. In esso si trovano dunque l’intento e la volontà totale e radicale dei Filosofi" e ancora "A partire da ciò che è perfetto non si ha niente perché è già perfetto secondo una tale natura o una tale arte". Coloro che ritengono di identificare l’oro alchimico con lo spirito forse sono stati portati a tale convinzione dal fatto che gli alchimisti hanno usato molte parole per indicare una stessa cosa e hanno usato una stessa parola per indicare molte cose e pertanto non mi meraviglia che abbiano dato il nome oro a più cose, tra le quali la materia prima dell’opera, per cui dicono che non si può fare l’oro senza l’oro (ciò conforta l’ipotesi che con oro essi vogliono qui indicare due cose diverse) che, in termini profani, equivarrebbe a dire che non si può fare il latte senza latte, mentre sarebbe più accettabile dire che non si può fare il formaggio senza latte. Geber, nel Perfetto Magistero, dice: "L’oro è il più prezioso dei metalli; infatti proprio lui è l’anima che congiunge lo spirito al corpo, cioè all’imperfetto", dal che si ricava che con oro non si intende lo spirito. Sempre restando in tema di simbologia alchemica, un altro importante indizio di ciò che si deve "fabbricare" è contenuto nella Tavola di Smeraldo, in cui è detto "Il Sole ne è il Padre, la Luna ne è la Madre, il Vento l’ha portato nel ventre, la Terra è la sua nutrice" che, a mio modo di vedere, sta a indicare che quando si riesce a celebrare le nozze chimiche del Sole (il Solare) e della Luna (il Lunare), nasce il figlio; nel dire che il Vento (cioè l’aria, il Mercuriale) l’ha portato nel ventre si intende che il germe, l’embrione di questo figlio è nel Vento (nel Mercuriale) e si deve farlo sviluppare, cosa cui partecipa anche la Terra (il Saturniano, l’artista, il contadino, sempre basandoci sulla simbologia alchemica).
Paura del buio...(Tribute to Iron Maiden)
Paura del buio
Sono uno che cammina da solo
E quando sono su una strada buia
Di notte o a passeggio nel parco
Quando la luce inizia a cambiare
A volte ho strane sensazioni
Sono un po' ansioso quando è scuro
Paura del buio, paura del buio
Ho costantemente paura che ci sia qualcosa nel buio
Paura del buio, paura del buio
Ho una fobia che ci sia qualcuno
Hai passato le mani sulla parete
Hai sentito la pelle del tuo collo irrigidirsi
Quando cerchi la luce?
A volte quando hai paura di guardare
Negli angoli della stanza
Hai la sensazione che qualcosa ti tenga d'occhio?
Sei mai stato solo di notte
Convinto che qualcuno ti camminasse alle spalle
Ti sei voltato e non c'era nessuno?
E se allunghi il passo
È difficile voltarsi di nuovo
Perché sei sicuro che ci sia davvero qualcuno
Hai guardato film dell'orrore la notte prima
Discusso di streghe e folclore
L'ignoto ti turba
Forse stai vaneggiando
Senti qualcosa e di colpo gli occhi vedono
Delle ombre che danzano dietro di te
Paura del buio, paura del buio
Ho costantemente paura che ci sia qualcosa nel buio
Paura del buio, paura del buio
Ho una fobia che ci sia qualcuno
I am a man who walks alone
And when I'm walking a dark road
At night or strolling through the park
When the light begins to change
I sometimes feel a little strange
A little anxious when it's dark
Fear of the dark, fear of the dark
I have constant fear that something's
always near
Fear of the dark, fear of the dark
I have a phobia that someone's
always there
Have you run your fingers down
the wall
And have you felt your neck skin crawl
When you're searching for the light?
Sometimes when you're scared
to take a look
At the corner of the room
You've sensed that something's
watching you
Have you ever been alone at night
Thought you heard footsteps behind
And turned around and no one's there?
And as you quicken up your pace
You find it hard to look again
Because you're sure there's
someone there
Watching horror films the night before
Debating witches and folklores
The unknown troubles on your mind
Maybe your mind is playing tricks
You sense, and suddenly eyes fix
On dancing shadows from behind
Fear of the dark, fear of the dark
I have constant fear that something's
always near
Fear of the dark, fear of the dark
I have a phobia that someone's
always there
When I'm walking a dark road
I am a man who walks alone
domenica 26 giugno 2011
Uomo e o è Lucifero...fate voi...
L'uomo in ipotesi è appena il contenente di un angelo decaduto; l'involuzione dello spirito angelico è appunto la sua umanazione, come la sua evoluzione è l'integrazione, la conquista della sua libertà divina, vale a dire la sua completa spiritualizzazione.
Il nirvana o stato di beatitudine e le esistenze terrene non sono che tante righe di una paginan compresa fra gli estremi: involuzione e reintegrazione completa.
Gli uomini come le cose differiscono per il contenuto: noi vediamo il fodero e non sospettiamo la lama....
Lucifero significa letteralmente "Portatore di luce", in quanto tale denominazione deriva dall'equivalente latino lucifer, composto di lux (luce) e ferre (portare), sul modello del corrispondente greco phosphoros (phos=luce, pherein=portare), e in ambito sia pagano che astrologico esso indica la cosiddetta stella del mattino, cioè il pianeta Venere che, mostrandosi all'aurora, è anche identificato con questo nome. In specie nella corrispondenza tra divinità greche e romane il pianeta Venere era impersonificato nella figura mitologica del dio greco Phosphoros e del dio latino Lucifer. Nella tradizione popolare con questo termine generalmente s'intende un ipotetico essere incorporeo e luminoso di natura eminentemente maligna e come tale potenzialmente pericolosissimo. Secondo i principali filoni teologici del giudaismo e del cristianesimo questa entità sarebbe perfettamente assimilabile alla figura di Satana, sebbene alcuni studiosi contestino vivacemente siffatta identificazione. In ambiti dell'occultismo e dell'esoterismo e in altre correnti filosofico-religiose, infine, Lucifero sarebbe invece un detentore di sapienza inaccessibile all'uomo comune.
venerdì 24 giugno 2011
Il volo dei Gabbiani
Il volo dei gabbiani
L'acqua era calma come l'olio, ma a mio parere sembrava agitata.
Non era una semplice impressione, ma una predizione vera e propria.
Mi capitava sempre più spesso di prevedere il futuro.
Ricordo quando riuscii a salvare una ragazza da un incidente stradale; però pensai subito di non aver fatto bene a salvarla, perché era come cambiare il corso alla storia.
Aspettai poco e mi accorsi di aver azzeccato di nuovo, infatti il mare iniziò ad agitarsi.
Vivevo ormai da qualche anno come un eremita, lasciando alle spalle una normale vita, per una vita da barbone, in giro per il mondo, alla ricerca del mio destino.
Tempo addietro, pensai di ricercare il mio destino nella Fede, ma lassù nessuno aveva compassione di me.
Ogni volta che mi concentravo e riuscivo a predire il futuro, sentivo che una parte di me moriva contemporaneamente.
Ora mi trovavo in riva al mare, perché forse il contatto con la natura, avrebbe aiutato a rilassare la mia mente.
Era molto rilassante essere accarezzato da quel vento tiepido; il mio sguardo si posò su dei gabbiani in volo.
Era fantastico, i gabbiani volavano contro vento, senza muovere le ali.
Avrei potuto avere una vita agiata come la loro, predicendo il futuro alla gente, avrei vissuto di rendita, ma questo non era il mio destino.
L'aria di mare mi stava dando un certo effetto sulla pelle.
Mi resi conto che la mia pelle stava subendo una trasformazione, mi stavano spuntando le piume.
Per la prima e ultima volta nella mia vita, mi predissi il futuro.
Uno sbaglio fatale era stato commesso alla mia nascita, forse chi era destinato a questo, era stato indeciso su chi sarei dovuto essere, ed ora lo sapevo, sarei dovuto essere un gabbiano ed ora lo stavo diventando.
Sarei vissuto per sempre con la natura.
Stavo volando, un volo che mi ricordò per l'ultima volta, la mia vita da uomo.
poesia di Domenico, Dante De Renzo
Hunting High And Low
Here I am
And within the reach of my hands
She sounds asleep and she's sweeter now
Than the wildest dream could have seen her
And I Watch her slipping away
Though I know I'll be hunting high and low
High
There's no end to the lengths I'll go to
Hunting high and low
High
There's no end to lengths I'll go
To find her again
Upon this my dreams are depending
Through the dark
I sense the pounding of her heart
Next to mine
She's the sweetest love I could find
So I guess I'll be hunting high and low
High
There's no end to the lengths I'll go to
High and Low
High
Do you know what it means to love you...
I'm hunting high and low
And now she's telling me she's got to
go away
I'll always be hunting high and low
Hungry for you
Watch me tearing myself to pieces
Hunting high and low
High
There's no end to the lengths I'll go to
Oh, for you I'll be hunting high and
low
Titolo Canzone Tradotto: Cercando Disperatamente*
Eccomi qui
e a poca distanza dalle mie mani
la sento dormire ed ora lei è più dolce
del sogno più selvaggio che possa averla vista
ed io la vedo scivolare via
nonostante sappia che la cercherò senza tregua
Alto
non c'è fine alle distanze che potrei percorrere
cercherò senza tregua
alto
non c'è fine alle distanze che potrei percorrere
Trovarla di nuovo
è da questo che dipendono i miei sogni
attraverso il buio
sento il battito del suo cuore
accanto al mio
lei è l'amore più dolce che potessi trovare
perciò credo che la cercherò senza tregua
Alto
non c'è fine alle distanze che potrei percorrere
caparbio
alto
sai cosa vuol dire amarti...
La sto cercando disperatamente
e ora lei mi sta dicendo che
deve andare via
ma io la cercherò senza tregua
affamato per te
guardami mentre mi lacero in pezzi
cercando senza tregua
Alto
non c'è fine alle distanze che potrei percorrere
oh, per te la cercherò senza tregua
*cercando, cacciando.. il senso é un pò quello
aha - hunting high and low di kareem93
giovedì 23 giugno 2011
I TREDICI CAZZI PIU' FAMOSI DELLA STORIA.
I TREDICI CAZZI PIU' FAMOSI DELLA STORIA.
1.- Quando “cazzo” smetterà questa pioggia? (Noè, anno 431 A .C.).
2.- Come “cazzo” ti è venuta questa idea? (La madre di Pitagora, anno 126 A.C.).
3.- “Cazzo” che caldo!!! (Giovanna d’Arco, anno 1431).
4.- Quando “cazzo” arriveremo? (Cristoforo Colombo, anno 1492).
5.- Come “cazzo” vuoi che ti dipinga il tetto? (Michelangelo, anno 1566).
6.- Che “cazzo” ti sei presa Giulietta? (Romeo, anno 1595).
7.- Da dove “cazzo” sono usciti tutti questi indiani? (Generale Custer, 1887 )
8.- Da dove “cazzo” entra tanta aqua? (Capt. Smith, SMS Titanic, 1912).
9.- Per che “cazzo” non capite questo? (Einstein, anno 1938).
10.- Dai Monica, che ti succede? Chi “cazzo” vuoi che se ne accorga?
(Bill Clinton, 1997).
11.- Chi “cazzo” lo conosce stò Pisapia? (Letizia Moratti, aprile 2011).
12.- Col “cazzo” perdiamo Milano (Umberto Bossi, maggio 2011).
13.- Che “cazzo” facciamo adesso? (Berlusconi, giugno 2011).
by Fausto Spinelli
mercoledì 22 giugno 2011
Lunazione Luglio 2011
Mesi di Luglio 2011
Costellazioni di Cancro e Leone.
Decani : Saturno, Giove e Marte di Cancro
Marte di Leone.
Fase del Novilunio: 1 Luglio – ore 09,54. (+1 h)
Questa luna è la sesta del Ciclo Felice. Il suo nome era Atari (?). Questa luna aveva sette giorni faustissimi: il 2°, il 5°, il 7°, il 9°, il 15°, il 21° e il 23°. Questa luna si considerava contraria ai negozi dal primo giorno susseguente al plenilunio fino al quinto giorno precedente la fine della lunazione. L’Anonimo indica questa luna del tutto identica alla precedente.
Secondo ciclo
Puntata ex 202
Profumo: Rosmarino e Storace.
Pietra: Il Brillante bianco.
Colore: Il Bianco argentato.
Cibi: Tutti, meno gli uccelli.
Terzo ciclo
Puntata ex 128
Non adoperate in questa luna nessun acido sui pesci, perché favorireste lo sviluppo dell’epilessia
Geber, arabo.
Image - John Lennon
Imagine
Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one
Testo della canzone (traduzione italiana)
Immagina
Immagina non ci sia il Paradiso
prova, è facile
Nessun inferno sotto i piedi
Sopra di noi solo il Cielo
Immagina che la gente
viva al presente...
Immagina non ci siano paesi
non è difficile
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace...
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno
Immagina un mondo senza possessi
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o fame
La fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero...
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno
lunedì 20 giugno 2011
Non t'amo se non perché t'amo
Non t'amo se non perché t'amo
Non t'amo se non perché t'amo
e dall'amarti a non amarti giungo
e dall'attenderti quando non t'attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.
Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine t'odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.
Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.
In questa storia solo io muoio
e morirò d'amore perché t'amo,
perché t'amo, amore, a ferro e fuoco.
domenica 19 giugno 2011
Questa è l'Italia migliore ?
Raccolta di alcuni commenti...
I fannulloni sarete VOI merdosi politici che guadagnate l'impossibile e non andate neanche in parlamento tutti i giorni per non pensare a quanti favori ricevete. NOI siamo quelli che si svegliano tutti i giorni per 10 ore di lavoro e nn arriviamo neanche a fine mese...CHI SAREBBERO I FANNULLONI NOI O VOI IPOCRITI?
Coniando il termine "fannulloni" si è messo a fare nientemeno che razzismo, creando dei capri espiatori che sembrano proprio fatti apposta (impiegati dimenticati da anni, altri vessati o minacciati, o demansionati o mobbizzati).
Qualcuno mi rinfresca la memoria su cosa dice la riforma Brunetta tanto declamata? Prativamente nulla di concreto, tranne forse l'obbligo di certificato medico anche per un solo giorno di malattia, manovra che sta già esaurendo il suo effetto e che comunque colpisce solo i dipendenti (anche giustamente magari) ma non i dirigenti della pubblica amministrazione. Comunque niente di strutturale. Complimenti....
Brunetta non risponde ai precari: ''Siete l'Italia peggiore''
Durante il Convegno Nazionale dell'Innovazione svoltosi a Roma, alcuni lavoratori appartenenti alla Rete precari della Pubblica Amministrazione hanno chiesto di rivolgere una domanda al ministro. "Siete la parte parte peggiore dell'Italia, con voi non parlo", la sua reazione. Brunetta se n'è poi andato con l'auto blu evitando ogni confronto. Tensione fra i lavoratori e la scorta del ministro.
Brunetta: ''I giovani? A scaricare le cassette alle 5 di mattina ai mercati''
''Basta retorica, serve concretezza''. Le dichiarazioni del ministro della Pubblica Amministrazione, ospite del programma Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber su La7
LA VERA STORIA DI RENATO BRUNETTA !!!
La vera storia di Brunetta il furbetto: VERGOGNA!
di Emiliano Fittipaldi (L'Espresso) La prima immagine di Renato Brunetta impressa nella memoria di un suo collega è quella di un giovane docente inginocchiato tra i cespugli del giardino dell'università a fare razzia di lumache. Lì per lì i professori non ci fecero caso, ma quella sera, invitati a cena a casa sua, quando Brunetta servì la zuppa, saltarono sulla sedia riconoscendo i molluschi a bagnomaria. Che serata. La vera sorpresa doveva ancora arrivare. Sul più bello lo chef si alzò in piedi e, senza un minimo di ironia, annunciò solennemente: "Entro dieci anni vinco il Nobel. Male che vada, sarò ministro". Eravamo a metà dei ruggenti anni '80, Brunetta era solo un professore associato e un consulente del ministro Gianni De Michelis.
Ci ha messo 13 anni in più, ma alla fine l'ex venditore ambulante di gondolette di plastica è stato di parola. In soli sette mesi di governo è diventato la star più splendente dell'esecutivo Berlusconi. La guerra ai fannulloni conquista da mesi i titoli dei telegiornali. I sondaggi lo incoronano - parole sue - 'Lorella Cuccarini' del governo, il più amato dagli italiani. Brunetta nella caccia alle streghe contro i dipendenti pubblici non conosce pietà. Ha ristretto il regime dei permessi per i parenti dei disabili, sogna i tornelli per controllare i magistrati nullafacenti e ha falciato i contratti a termine. Dagli altri pretende rigore, meritocrazia e stakanovismo, odia i furbi e gli sprechi di denaro pubblico, ma il suo curriculum non sempre brilla per coerenza. A 'L'espresso' risulta che i dati sulle presenze e le sue attività al Parlamento europeo non ne fanno un deputato modello. Anche la carriera accademica non è certo all'altezza di un Nobel. Ma c'è un settore nel quale l'ex consigliere di Bettino Craxi e Giuliano Amato ha dimostrato di essere davvero un guru dell'economia: la ricerca di immobili a basso costo, dove ha messo a segno affari impossibili per i comuni mortali.
Chi l'ha visto Appena venticinquenne, Brunetta entra nel dorato mondo dei consulenti (di cui oggi critica l'abuso). Viene nominato dall'allora ministro Gianni De Michelis coordinatore della commissione sul lavoro e stende un piano di riforma basato sulla flessibilità che gli costa l'odio delle Brigate rosse e lo costringe a una vita sotto scorta. Poi diventa consigliere del Cnel, in area socialista. Nel 1993, durante Mani Pulite firma la proposta di rinnovamento del Psi di Gino Giugni. Nel 1995 entra nella squadra che scrive il programma di Forza Italia e nel 1999 entra nel Parlamento europeo.
Proprio a Strasburgo, se avessero applicato la 'legge dei tornelli' invocata dal ministro, il professore non avrebbe fatto certo una bella figura. Secondo i calcoli fatti da 'L'espresso', in dieci anni è andato in seduta plenaria poco più di una volta su due. Per la precisione la frequenza tocca il 57,9 per cento. Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12 mila euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l'anno. Ferie escluse. Lo stesso ministro ha ammesso in due lettere le sue performance: nella legislatura 1999-2004 ha varcato i cancelli solo 166 volte, pari al 53,7 per cento delle sedute totali. "Quasi nessun parlamentare va sotto il 50, perché in tal caso l'indennità per le spese generali viene dimezzata", spiegano i funzionari di Strasburgo. Nello stesso periodo il collega Giacomo Santini, Pdl, sfiorava il 98 per cento delle presenze, il leghista Mario Borghezio viaggiava sopra l'80 per cento. Il trend di Brunetta migliora nella seconda legislatura, quando prima di lasciare l'incarico per fare il ministro firma l'elenco (parole sue) 148 volte su 221. Molto meno comunque di altri colleghi di Forza Italia: nello stesso periodo Gabriele Albertini è presente 171 volte, Alfredo Antoniozzi e Francesco Musotto 164, Tajani, in veste di capogruppo, 203.
La produttività degli europarlamentari si misura dalle attività. In aula e in commissione. Anche in questo caso Brunetta non sembra primeggiare: in dieci anni ha compilato solo due relazioni, i cosiddetti rapporti di indirizzo, uno dei termometri principali per valutare l'efficienza degli eletti a Strasburgo. L'ultima è del 2000: nei successivi otto anni il carnet del ministro è desolatamente vuoto, fatta eccezione per le interrogazioni scritte, che sono - a detta di tutti - prassi assai poco impegnativa. Lui ne ha fatte 78. Un confronto? Il deputato Gianni Pittella, Pd, ne ha presentate 126. Non solo. Su 530 sedute totali, Brunetta si è alzato dalla sedia per illustrare interrogazioni orali solo 12 volte, mentre gli interventi in plenaria (dal 2004 al 2008) si contano su due mani. L'ultimo è del dicembre 2006, in cui prende la parola per "denunciare l'atteggiamento scortese e francamente anche violento" degli agenti di sicurezza: pare non lo volessero far entrare. Persino gli odiati politici comunisti, che secondo Brunetta "non hanno mai lavorato in vita loro", a Bruxelles faticano molto più di lui: nell'ultima legislatura il no global Vittorio Agnoletto e il rifondarolo Francesco Musacchio hanno percentuali di presenza record, tra il 90 e il 100 per cento.
Se la partecipazione ai lavori d'aula non è da seguace di Stakanov, neanche in commissione Brunetta appare troppo indaffarato. L'economista sul suo sito personale ci fa sapere che, da vicepresidente della commissione Industria, tra il 1999 e il 2001 ha partecipato alle riunioni solo la metà delle volte, mentre nel biennio 2002-2003, da membro titolare della delicata commissione per i Problemi economici e monetari, si è fatto vedere una volta su tre. Strasburgo è lontana dall'amata Venezia, ma non si tratta di un problema di distanza. A Ca' Loredan, nel municipio dove è stato consigliere comunale e capo dell'opposizione dal 2000 al 2005, il nemico dei fannulloni detiene il record. Su 208 sedute si è fatto vedere solo in 87 occasioni: quattro presenze su dieci, il peggiore fra tutti i 47 consiglieri veneziani.
Il bello del mattone
Brunetta spendeva invece molto tempo libero per mettere a segno gli affari immobiliari della sua vita. Oggi il ministro possiede un patrimonio composto da sei immobili (due ereditati a metà con il fratello) sparsi tra Venezia, Roma, Ravello e l'Umbria, per un valore di svariati milioni di euro. "Mi piacciono le case e le ho pagate con i mutui", ha sempre detto. Effettivamente per comprare e ristrutturare la magione di 420 metri quadrati con terreno e piscina in Umbria, a Monte Castello di Vibio, vicino a Todi, Brunetta ha contratto un mutuo di 600 milioni di vecchie lire del 1993. Ma per acquistare la casa di Roma e quella di Ravello, visti i prezzi ribassati, non ne ha avuto bisogno. Cominciamo da quella di Roma. Alla fine degli anni Ottanta il rampante professore aveva bisogno di un alloggio nella capitale, dove soggiornava sempre più spesso per la sua attività politica. Un comune mortale sarebbe stato costretto a rivolgersi a un'agenzia immobiliare pagando le stratosferiche pigioni di mercato. Brunetta no.
Come tanti privilegiati, riesce a ottenere un appartamento dall'Inpdai, l'ente pubblico che dovrebbe sfruttare al meglio il suo patrimonio immobiliare per garantire le pensioni ai dirigenti delle aziende. Invece, in quel tempo, come 'L'espresso' ha raccontato nell'inchiesta 'Casa nostra' del 2007, gli appartamenti più belli finivano ai soliti noti. Brunetta incluso. Un affitto che in quegli anni era un sogno per tutti i romani, persino per i dirigenti iscritti all'Inpdai ai quali sarebbe spettato. Lo racconta Tommaso Pomponi, un ex dirigente della Rai ora in pensione, che ha presentato domanda alla fine degli anni Ottanta: "Nonostante fossi stato sfrattato, non ottenni nessuna risposta. Contattai presidente e direttore generale, scrissi lettere di protesta, inutilmente". Pomponi ha pagato per anni due milioni di lire di affitto e poi ha comprato a prezzi di mercato, come tutti. Il ministro, invece, dopo essere stato inquilino per più di 15 anni con canone che non ha mai superato i 350 euro al mese, ha consolidato il suo privilegio rendendolo perpetuo: nel novembre 2005 il patrimonio degli enti infatti è stato ceduto. Brunetta compra insieme agli altri inquilini ottenendo uno sconto superiore al 40 per cento sul valore di stima. Alla fine il prezzo spuntato dal grande moralizzatore del pubblico impiego è di 113 mila euro, per una casa di 4 vani catastali, situata in uno dei punti più belli di Roma. Si tratta di un quarto piano con due graziosi balconcini e una veranda in legno. Brunetta vede le rovine di Roma e il parco dell'Appia antica. Un appartamento simile a quello del ministro vale circa mezzo milione di euro: con i suoi 113 mila euro l'economista avrebbe potuto acquistare un box.
Un tuffo in Costiera Anche il buen retiro di Ravello è stato un affare immobiliare da Guinness. Brunetta, che si autodefinisce "un genio", diventa improvvisamente modesto quando passa in rassegna i suoi possedimenti campani. "Una proprietà scoscesa", ha definito questa splendida villa di 210 metri quadrati catastali immersa in 600 metri di giardino e frutteto. Seduto nel suo patio il ministro abbraccia con lo sguardo il blu e il verde, Ravello e Minori.
Per comprare i ruderi che ha poi ristrutturato ha speso 65 mila euro tra il 2003 e il 2005. "Quanto?", dice incredula Erminia Sammarco, titolare dell'agenzia immobiliare Tecnocasa di Amalfi: "Mi sembra impossibile: a quel prezzo un mio cliente ha venduto una stalla con un porcile". Oggi un rudere di 50 metri quadri costa circa 350 mila euro, e una villa simile a quella dell'economista supera di gran lunga il milione di euro. Il ministro ha certamente speso molto per la pregevole ristrutturazione, tanto che ha preso un mutuo da 300 mila euro poco dopo l'acquisto del 2003 che finirà di pagare nel 2018, ma ha indubbiamente moltiplicato l'investimento iniziale.
Ma come si fa a trasformare una catapecchia senza valore in una villa di pregio? 'L'espresso' ha consultato il catasto e gli atti pubblici scoprendo così che Brunetta ha comprato due proprietà distinte per complessivi sette vani catastali, affidando i lavori di restauro alla migliore ditta del luogo. Dopo la cura Brunetta, al posto dei ruderi si materializza una villetta su tre livelli su 172 metri quadrati più dépendance, rifiniture in pietra e sauna in costruzione. Per il catasto, invece, l'alloggio passa da civile a popolare. In compenso, i sette vani sono diventati 12 e mezzo. Come è stata possibile questa lievitazione? "Diversa distribuzione degli spazi interni", dicono le carte. La signora Lidia Carotenuto, che fino al 2002 era proprietaria del piano inferiore, ricorda con un po' di malinconia: "La mia casa era composta di due stanzette, al massimo saranno stati 40 metri quadrati e sopra c'era un altro appartamento (che misurava 80 metri catastali, ndr) in rovina. So che ora il Comune di Ravello sta costruendo una strada che passerà vicino all'abitazione del ministro. Io non avrei venduto nulla se l'avessero fatta prima...". A rappresentare Brunetta nell'atto di acquisto della dépendance nel 2005 è stato il geometra Nicola Fiore, che aveva seguito in precedenza anche le pratiche urbanistiche. Fiore era all'epoca assessore al Bilancio del comune, guidato dal sindaco Secondo Amalfitano, del Partito democratico. I rapporti con il primo cittadino è ottimo: Brunetta entra nella Fondazione Ravello. E quest'anno, dopo le elezioni, Amalfitano fa il salto della barricata, entra nel Pdl e lascia la Costiera per Roma dove viene nominato suo consigliere ministeriale.
Il Nobel mancato "Io sono un professore di economia del lavoro, l'ho guadagnato con le unghie e con i denti. Sono uno dei più bravi d'Italia, forse d'Europa", ha spiegato Brunetta ad Alain Elkann, che di rimbalzo lo ha definito "un maestro della pasta e fagioli" prima di chiedergli la ricetta del piatto. L'economista Ada Becchi Collidà, che ha lavorato nello stesso dipartimento per otto anni, dice senza giri di parole che "Renato non è uno studioso. È prevalentemente un organizzatore, che sa dare il meglio di sé quando deve mettere insieme risorse". Alla facoltà di Architettura di Venezia entra nel 1982, dopo aver guadagnato l'idoneità a professore associato in economia l'anno precedente. Come ha ricordato in Parlamento il deputato democratico Giovanni Bachelet, Brunetta non diventa professore con un vero concorso, ma approfitta di una "grande sanatoria" per i precari che gravitavano nell'università. Una definizione contestata dal ministro, che replica: avevo già tutti i titoli.
In cattedra Secondo il curriculum pubblicato sul sito dell'ateneo di Tor Vergata (dove insegna dal 1991), al tempo il giovane Brunetta poteva vantare poche pubblicazioni: una monografia di 500 pagine e due saggi. Il primo era composto di dieci pagine ed era scritto a sei mani, il secondo era un pezzo sulla riduzione dell'orario edito da 'Economia&Lavoro', la rivista della Fondazione Brodolini, di area socialista, che Brunetta stesso andrà a dirigere nel 1980. Tutto qui? Nel mondo della ricerca esistono diverse banche dati per valutare il lavoro di uno studioso. Oggi Brunetta si trova in buona posizione su quella Econlit, che misura il numero delle pubblicazioni rilevanti: 30, più della media dei suoi colleghi. La musica cambia se si guarda l'indice Isi-Thompson, quello che calcola le citazioni che un autore ha ottenuto in lavori successivi: una misura indiretta e certo non infallibile della qualità di una pubblicazione, ma che permette di farsi un'idea sull'importanza di un docente. L'indice di citazioni di Brunetta è fermo sullo zero.
Chi l'ha visto Appena venticinquenne, Brunetta entra nel dorato mondo dei consulenti (di cui oggi critica l'abuso). Viene nominato dall'allora ministro Gianni De Michelis coordinatore della commissione sul lavoro e stende un piano di riforma basato sulla flessibilità che gli costa l'odio delle Brigate rosse e lo costringe a una vita sotto scorta. Poi diventa consigliere del Cnel, in area socialista. Nel 1993, durante Mani Pulite firma la proposta di rinnovamento del Psi di Gino Giugni. Nel 1995 entra nella squadra che scrive il programma di Forza Italia e nel 1999 entra nel Parlamento europeo.
Proprio a Strasburgo, se avessero applicato la 'legge dei tornelli' invocata dal ministro, il professore non avrebbe fatto certo una bella figura. Secondo i calcoli fatti da 'L'espresso', in dieci anni è andato in seduta plenaria poco più di una volta su due. Per la precisione la frequenza tocca il 57,9 per cento. Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12 mila euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l'anno. Ferie escluse. Lo stesso ministro ha ammesso in due lettere le sue performance: nella legislatura 1999-2004 ha varcato i cancelli solo 166 volte, pari al 53,7 per cento delle sedute totali. "Quasi nessun parlamentare va sotto il 50, perché in tal caso l'indennità per le spese generali viene dimezzata", spiegano i funzionari di Strasburgo. Nello stesso periodo il collega Giacomo Santini, Pdl, sfiorava il 98 per cento delle presenze, il leghista Mario Borghezio viaggiava sopra l'80 per cento. Il trend di Brunetta migliora nella seconda legislatura, quando prima di lasciare l'incarico per fare il ministro firma l'elenco (parole sue) 148 volte su 221. Molto meno comunque di altri colleghi di Forza Italia: nello stesso periodo Gabriele Albertini è presente 171 volte, Alfredo Antoniozzi e Francesco Musotto 164, Tajani, in veste di capogruppo, 203.
La produttività degli europarlamentari si misura dalle attività. In aula e in commissione. Anche in questo caso Brunetta non sembra primeggiare: in dieci anni ha compilato solo due relazioni, i cosiddetti rapporti di indirizzo, uno dei termometri principali per valutare l'efficienza degli eletti a Strasburgo. L'ultima è del 2000: nei successivi otto anni il carnet del ministro è desolatamente vuoto, fatta eccezione per le interrogazioni scritte, che sono - a detta di tutti - prassi assai poco impegnativa. Lui ne ha fatte 78. Un confronto? Il deputato Gianni Pittella, Pd, ne ha presentate 126. Non solo. Su 530 sedute totali, Brunetta si è alzato dalla sedia per illustrare interrogazioni orali solo 12 volte, mentre gli interventi in plenaria (dal 2004 al 2008) si contano su due mani. L'ultimo è del dicembre 2006, in cui prende la parola per "denunciare l'atteggiamento scortese e francamente anche violento" degli agenti di sicurezza: pare non lo volessero far entrare. Persino gli odiati politici comunisti, che secondo Brunetta "non hanno mai lavorato in vita loro", a Bruxelles faticano molto più di lui: nell'ultima legislatura il no global Vittorio Agnoletto e il rifondarolo Francesco Musacchio hanno percentuali di presenza record, tra il 90 e il 100 per cento.
Le valutazioni degli indicatori sono discutibili, ma di sicuro il mondo accademico non lo ha mai amato: "L'università ha sempre visto in lui il politico, non lo scienziato", ricorda l'ex rettore dello Iuav di Venezia, Marino Folin. Nel 1991, da professore associato, riesce a trasferirsi all'Università di Tor Vergata. In attesa del Nobel, tenta almeno di diventare professore ordinario partecipando al concorso nazionale del 1992. In un primo momento viene inserito tra i 17 vincitori. Ma un commissario, Bruno Sitzia, rimette tutto in discussione. Scrive una lettera e, senza riferirsi a Brunetta, denuncia la lottizzazione e la poca trasparenza dei criteri di selezione. "Si discusse anche di Brunetta, e ci furono delle obiezioni", ricorda un commissario che chiede l'anonimato: "La situazione era curiosa: la maggioranza del collegio era favorevole a includere l'attuale ministro, ma non per i suoi meriti, bensì perché era stato trovato l'accordo che faceva contenti tutti. Comunque c'erano candidati peggiori di lui". Il braccio di ferro durò mesi, poi il presidente si dimise. E la nuova commissione escluse Brunetta. Il professore 'migliore d'Europa' viene bocciato. Un'umiliazione insopportabile. Così fa ricorso al Tar, che gli dà torto. Poi si appella al Consiglio di Stato, ma poco prima della decisione si ritira in buon ordine. Nel 1999 era riuscito infatti a trovare una strada per salire sulla cattedra. Un lungo giro che valica l'Appennino e si arrampica alle pendici del Gran Sasso, ma che si rivela proficuo. È a Teramo che ottiene infine il riconoscimento: l'alfiere della meritocrazia, bocciato al concorso nazionale, riesce a conquistare il titolo di ordinario grazie all'introduzione dei più facili concorsi locali. Nel 1999 partecipa al bando di Teramo, la terza università d'Abruzzo. Il posto è uno solo ma vengono designati tre vincitori. La cattedra va al candidato del luogo ma anche gli altri due ottengono 'l'idoneità'. Brunetta è uno dei due e torna a Tor Vergata con la promozione. Un'ultima nota. A leggere le carte del concorso, fino al 2000 Brunetta "è professore associato a Tor Vergata". La stranezza è che il curriculum ufficiale - pubblicato sul sito della facoltà del ministro - lo definisce "professore ordinario dal 1996". Quattro anni prima: errore materiale o un nuovo eccesso di ego del Nobel mancato?
mercoledì 15 giugno 2011
RHCP - Dani California
Getting born in the state of Mississippi
Poppa was a Copper and Momma was a Hippy
In Alabama she would swing a hammer
Price you gotta pay when you break the Panorama
She never knew that there was anything more than poor
What in the World does your Company take me for?
Black bandana, sweet Louisiana
Robbin' a banks in the state of Indiana
She's a runner, rebel and a stunner
On her merry way sayin' baby watcha gonna
Looking down the barrel of a hot metal 45
Just another way to survive
[Chorus:]
California Rest In Peace
Simultaneous Release
California Show me Your Teeth
She's my Priestess, I'm your Priest
She's a lover, baby and a fighter
Should have seen it coming when I got a little brighter
With a name like Dani California
Dani was gonna come when I was gonna mourn ya
A little older she was still in another breath
I love my baby to dead
[Chorus]
Who knew the other side of you
Who knew what others died to prove
Too true to say goodbye to you
Too true to say, say, say...
Push the fader, gifted animator
One for the now and eleven for the later
Never made it up to Minnesota
North Dakota man was a gunnin' for the quota
Down in the badlands she was savin' the best for last
It only hurts when I laugh, gone too fast
[Chorus 2x]
Traduzione
Nata nello stato del Mississippi
suo padre era un poliziotto e sua madre una hippy
lei dondolerebbe un martello in Alabama
è il prezzo che devi pagare quando esci dal panorama
lei non aveva mai saputo che
ci fosse dell’altro, ancora peggio
la tua compagnia mi ha preso per far cosa nel mondo?
bandana nera, dolce Louisiana,
svaligiare tutte le banche nello stato dell’Indiana
lei è un animale da corsa, ribelle, una cannonata,
va ovunque dicendo "baby cosa guarderai?
la canna di una HOT METAL 45?"
è solo un altro modo per sopravvivere
California, riposa in pace,
sollievo simultaneo
California, mostra i denti,
lei è la mia sacerdotessa
io sono il tuo sacerdote.
lei è un’amante,
il mio tesoro e una lottatrice
avrei dovuto vederla arrivare quando sono tornato vivace
con un nome tipo “Dani California”,
il giorno stava arrivando, quando ti stavo piangendo
un pò più adulta, stava respirando diversamente
amo il mio tesoro da morire.
California, riposa in pace,
sollievo simultaneo
California, mostra i denti,
lei è la mia sacerdotessa
io sono il tuo sacerdote.
Chi conosceva il lato più duro di te?
chi conosceva il momento più difficile da provare?
troppo vero per dirti addio,
troppo duro da dire, dire, dire...
il padre spacciatore, animatore dotato,
uno per adesso, e la piccola parte
rimanente per più tardi
non ha mai ringraziato il Minnesota,
l'uomo del Nord Dakota era un pistolero
giù nelle Bad lands, lei si lasciava
la cosa migliore per ultima,
mi fa male solo quando rido
è finita troppo presto
California, riposa in pace,
sollievo simultaneo
California, mostra i denti,
lei è la mia sacerdotessa
io sono il tuo sacerdote. (x2)
martedì 14 giugno 2011
Reincarnazione & Karma
Reincarnazione
E se il passaggio da un corpo all'utero di una madre fosse immediato ?
Se il prima di essere liberi per poi rituffarci in una oscura gestazione in cui ci si avvolge di una nuova veste di materia organica fosse una maniera simbolica per presentare il fenomeno della trasmutazione innanzi all'occhio mentale di tutti i volghi?
E se invece di un anima, come volgarmente si intende l'atto della vitalità efficiente nella respirazione umana, venisse fuori un seme, un embrione, un atomo misterioso che compendiasse tutta l'esperienza della vita finita e dovesse questo germe, per conservare la sua virtù, attaccarsi - prima della fecondazione - a una materia viva onde esserne alimentato ?
E se questo germe avesse la possanza di cadere in uno stato letargico, in un eccezionale e specifico disseccamento da attendere, in condizione di riposo senza pensiero, che un richiamo o una feconda voce, in un atto copulativo, lo attirasse nella voragine venerea per risvegliarlo e determinarlo al compimento della sua autocreazione, in un oscuro antro senza luce e in un bagno di sangue ?
"Tutte le religioni contengono il domma della reincarnazione e il cristianesimo cattolico ha una pratica quotidiana dei suoi sacerdoti che vuol ricordare e perpetuare il segreto."
Karma
Per noi occidentali risponde al Fatum e al Destino.
L'avvenire si crea o si modifica, il passato fu ed è nelle conseguenze ineluttabile.
Un dio può farti obliare ciò che hai compiuto; non può modificare o distruggere o fare come non avvenuta l'azione che ieri compisti.
PENTACOLO DI SALOMONE
Pentacolo di Salomone o comunemente detto sigillo di Salomone.
Il doppio triangolo (un triangolo con la punta volta in alto ed un altro con la punta volta in basso, intersecantisi) circondato da un serpe che si morde la coda, è il simbolo dello sdoppiamento magico nel mondo astrale, cioè nel mondo di luce non fisso, cioè in ombra.
Questo disegno spiega tutto il mistero dell'iniziazione nell'invisibile, annunciato dai primi versi della tavola di Ermes :
QUOD EST INFERIUS EST SICUT QUOD EST SUPERIUS (Ciò che è in basso è come ciò che è in alto)
Se Ermete ve ne sveglia il significato, voi capirete perchè tutti gli spiriti delle leggende buie hanno confessato sempre il più sacro terrore per un suggello simile che chiude in una morsa di acciaio tutte le nature demoniache ribelli. Infatti chi ne sa la pratica, e ne conosce perfettamente l'uso, non può aver paura degli spiriti e delle entità di qualunque origine.
lunedì 13 giugno 2011
HA VINTO IL SI
giovedì 2 giugno 2011
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