lunedì 25 gennaio 2016

Il Cucchiaio Non Esiste

 
                  
 "Il Cucchiaio non esiste !!!"....è il pensiero di Cartesio.

Secondo Cartesio l'uomo è in un sonno perenne indotto da un Genio maligno.

L'intera realtà esiste solo in quanto filtrata dalla nostra persona: se non ci fosse il soggetto pensante non ci sarebbe nemmeno l'oggetto pensato.

Per questo il bambino dice che è Neo a piegarsi, e non il cucchiaio.

Tutto il film "Matrix" (solo il primo della trilogia) è giocato su un confronto con Cartesio, noi l'abbiamo guardato alle superiori per filosofia.

Ora, riguardo alla frase che ha dato il titolo a quest’ articolo: il piccolo bambino-monaco illuminato, nella sala d’attesa dell’oracolo, dà una grande lezione all’Eletto, spingendolo definitivamente verso la consapevolezza del suo potere. Nel contesto della narrazione, è abbastanza evidente che il significato della frase sia: “Neo, svegliati, quella che tu credi la realtà non è che l’illusione-realtà virtuale che i computer ci hanno messo davanti, e con la tua forza mentale sei in grado di derogare alle leggi della fisica e della materia che fanno parte di questa realtà virtuale”. Le mie conoscenze e convinzioni spirituali, però, mi conducono ad approfondire l’interpretazione:

Innanzitutto, la posizione del ragazzo, il suo abbigliamento e la sua testa rasata sono un’inequivocabile riferimento al buddhismo ed alla meditazione.

Poi, il senso più profondo della frase è che non esiste separazione tra il cucchiaio (o qualunque cosa percepibile dai sensi) e la nostra mente. Il cucchiaio NON esiste (come corpo separato da noi), quindi noi stessi possiamo modificarne la percezione, ad esempio “piegandoci” e piegando, contemporaneamente e per effetto di ciò, il cucchiaio si piega.



La realtà è sotto i nostri occhi, eppure così sfuggente.

Dietro alla bella donna in rosso si nasconde solo una sequenza di codice di programmazione, così come dietro alle cose che vediamo, sentiamo e tocchiamo c’è un vasto ed insondabile mondo di eterna Energia e vibrazione, che se solo comprendessimo e sentissimo appieno darebbe alle nostre vite tanta più vitalità, gioia e soddisfacimento. Ma la grande ironia è che l’ovvio si nasconde spesso proprio sotto l’ovvietà… per questo diventando enormemente sfuggente.

Se solo ci svegliassimo, se solo ci rendessimo veramente conto che, per dirla come il piccolo monaco di cui sopra, “siamo noi ad esistere”, l’angustia si dissolverebbe molto presto. Poi, a sentire l’agente Smith nel dialogo finale, i computer ci avrebbero fatto il favore di provare a ripulire il tanfo e lo sfacelo che l’umanità sola è in grado di fare…

Nella realtà dei computer i virus saremmo noi ! Anzi siamo il cancro che sta distruggendo questa Terra !

 
Certo, se non stiamo attenti alla nostra dipendenza dei telefonini e social networks varii, saremo sicuramente dominati dai computer, ma, ancora… dipende solo da noi il farci dominare, od usarli come i potenti strumenti che sono, che, semmai, possono essere al servizio del bene e del miglioramento delle conoscenze.

E Tu ? Sei pronto a lasciare andare via tutto: dubbio, paura, incredulità…


Nessun commento:

Posta un commento

Tebe dalle Sette Porte

  Tebe dalle Sette Porte , chi la costruì? di Bertolt Brecht Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì ? Ci sono i nomi dei re, dentro i libri....