domenica 2 aprile 2017

Che cos'è Matrix



La prima volta che vediamo Neo, egli sta dormendo: la sua Coscienza dorme, la sua Essenza prigioniera dorme. Questo è lo stato iniziale in cui tutti quanti ci troviamo all'inizio del Cammino. Abbiamo una domanda nella testa che ci porta a cercare. Per la maggior parte del tempo dormiamo, siamo addormentati. Pensiamo che perché il corpo è sveglio lo siamo anche noi, ma non è affatto così. Siamo identificati in tutto ciò che ci circonda, siamo identificati con la nostra collera, con il nostro orgoglio, con l'ingordigia ed il bisogno di affermarci, di scalare la vetta, di diventare importanti, di essere apprezzati da tutti, ma soprattutto siamo meccanici, siamo macchine umane. Subiamo l'influenza esterna incapaci di vedere la realtà perché siamo addormentati. Siamo privi della capacità di 'fare', giriamo intorno alle cose, subendo accidentalmente la vita e così facendo ci accadono sempre le stesse cose. Ci toccano un pulsante emotivo e saltiamo come il giocattolo fuori dalla scatola. Siamo pieni di preconcetti, di opinioni sbagliate a cominciare dall'idea che abbiamo di noi stessi, su cosa siamo su ciò che siamo. Siamo molto di più di quello che crediamo di essere, ma non lo sappiamo più. Siamo pieni di buchi come il povero Neo quando viene scollegato. Meccanici ed addormentati ed è così che inizia la nostra storia perché è proprio da questo sonno che ci vogliamo risollevare. Matrix ha te. E tu devi uscirne.

Più sarai schiavo della società, dei condizionamenti sociali, del giudizio altrui, delle regole e più dovrai avere una buona immagine di te stesso. Più dovrai avere una buona immagine di te stesso e più giudicherai e sarai disturbato dagli atteggiamenti del tuo prossimo. Ma quegli stessi atteggiamenti in realtà sono in te, loro sono solo il tuo specchio. Finirai per comportarti come un complessato e continuerai ad essere comunque uno schiavo. "Come tutti gli altri sei nato in catene in una prigione che non ha sbarre, che non ha odore. Una prigione per la tua mente.", dice Morpheus. E' dentro te stesso, nella tua stessa mente che le regole devono essere abbattute. Chi combatte fuori di se contro i mulini a vento è destinato a fallire.

Matrix quindi è controllo, è mondo virtuale elaborato, studiato a tavolino per un unico scopo: tenerci sotto controllo al fine di convertirci tutti in una PILA, in un consumatore. "Fintanto che esisterà Matrix l'uomo non sarà mai libero" - significa che l'uomo Deve liberarsi della sua mente, dalla menzogna del suo condizionamento. Deve però anche liberarsi dei condizionamenti esterni, del Sistema che lo manovra e lo controlla.

Ma se comprendiamo, allora tutto cambia perché quel lavoro comincia ad avere un senso ed un significato: palestra psicologica, terreno di gioco, paesaggio psicologico esteriore. Il mondo fuori di noi è il risultato del nostro stato interiore è la proiezione dei nostri schemi mentali, è la proiezione delle nostre idee purtroppo spesso sbagliate su di noi e su gli altri. Noi attraverso la nostra mente influenziamo la realtà. La verità è che il cucchiaio non esiste; ad un livello profondo siamo tutti una cosa sola, dunque non esiste un cucchiaio separato ed esterno a me, siamo un tutt'uno con il resto del Creato.

"Non pensare di esserlo. Convincitene!". Morpheus cerca di svegliare Neo; lo costringe a vedere in se stesso il suo reale potenziale, cerca di aprigli la mente. Questo purtroppo è un problema comune all'inizio dell'evoluzione personale perché siamo pieni delle nostre convinzioni, pieni dei nostri pregiudizi soprattutto su noi stessi, sul nostro essere diversi. Questo ci ha fatto cadere sotto i colpi del giudizio altrui ed ora non crediamo più in ciò che siamo. Il cammino non è per chi è titubante; indugiare significa cadere, ricadere nel sonno. Bisogna convincersi di avere il gran potenziale che realmente possediamo.

La società, da quando nasciamo, cerca di convincerci che non siamo nulla, ma questo è il suo compito, questo è il compito di Matrix. Il punto è che c'è qualcosa nel mondo che non ti convince, non ti ha mai convinto del tutto; hai sempre intuito questa verità, non sai cos'è ma lo hai sentito. E' così che ti è stata nascosta la verità, la tua vera natura, la tua reale natura divina.

Quando è esortato a saltare tra i due grattacieli Neo cade clamorosamente, ma Cypher commenta "la prima volta cadono tutti"; questo a mostrarci non solo il cinismo e l'invidia di Cypher, ma anche il fatto che chi compie l'Opera è veramente chiunque. Egli cade come tutti perché tutti hanno la possibiltà di diventare l'eletto, e tutti cadono come Neo quando stanno cominciando a muoversi nel cammino.

Naturalmente, agli albori del nuovo millennio, una vicenda basata sulle filosofie e religioni occidentali e orientali non sarebbe stata accolta favorevolmente dal grande pubblico. La patina fantascientifica che avvolge Matrix è confezionata in maniera ideale per essere recepita da un pubblico moderno ed è nello stesso tempo resa ancor più appetibile da effetti speciali innovativi.

Ma spero di aver dimostrato che Matrix non è solo un bel film di fantascienza. Ci si può fermare ad ammirare la storia coinvolgente e la realizzazione impeccabile ed innovativa. Ma la Matrice va ben oltre; va interpretata. I personaggi non volano né fermano pallottole solo per il gusto di farlo. Non corrono sui muri solo per dimostrare l’efficacia degli effetti speciali. Non scappano appesi al filo di un elicottero solo perché è una scena ad alto impatto visivo.
Lo fanno perché si elevano durante la ricerca della risposta alla domanda che accomuna il genere umano. Lo fanno perché solo scevri da condizionamenti, da regole imposte, da realtà apparenti, possono essere veri uomini. Liberi. E nell'ultima scena Neo esorta anche noi a liberarci di tutti i preconcetti, i pregiudizi, le futilità che condizionano la nostra esistenza e lottare contro le regole del Sistema dal quale non siamo in grado di svincolarci; dobbiamo svegliarci ed accorgerci che "viviamo in una realtà fittizia" e che questo mondo ci sta rendendo schiavi.

Riprendiamo in mano la nostra vita.


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"Giuliano Kremmerz" - L'Uomo

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