"Immagini sconvolgenti, l'umanità è morta oggi in Siria". Andrea
Iacomini, portavoce di Unicef Italia, piange al telefono con l'ANSA
mentre davanti ai suoi occhi scorrono le terribili foto di ciò che un
raid aereo nella provincia di Idlib ha lasciato dietro di sé. Un attacco
che secondo le opposizioni sarebbe stato condotto con armi chimiche
come il gas sarin.
L'ennesima strage di bambini in un Paese
devastato da sei anni di guerra civile si è consumata in una zona
controllata dai ribelli ma il responsabile, come spesso succede,
difficilmente si troverà. Per Iacomini, tuttavia, "non ci sono figli di
Assad e dei ribelli, le vittime sono i bambini, per una guerra che non
hanno voluto". L'Onu ha "smesso di contarli nel 2013, quando i morti
erano circa 11 mila. Ora si teme che le vittime minori si siano almeno
quintuplicate, se non di più", spiega il portavoce dell'agenzia, facendo
un disperato appello alla "comunità internazionale, perché ponga fine a
questo calvario, dopo sei anni di inferno, costato la vita ad oltre
500mila persone".
Queste ultime immagini, con bambini
intubati e apparentemente privi di ferite - che accreditano così
l'ipotesi di una morte per veleno - sono di una "ferocia e violenza mai
viste, oltre il Vietnam e oltre Sarajevo, evocano un calvario che non ha
precedenti dalla Shoah, soprattutto per i bambini", rileva Iacomini.
"L'umanità oggi è morta, e nessuno è riuscito a trovare una soluzione".
Sotto accusa ci sono le "grandi potenze" (Cina e Russia, ndr) che hanno
posto il veto in Consiglio di Sicurezza su sanzioni contro la Siria per
l'utilizzo di armi chimiche, ma anche gli altri Stati, che "non sono
stati all'altezza, ciascuno con i propri egoismi".
Un appello è rivolto anche alla "classe
politica italiana" perché esprima una "condanna senza se e senza ma", ma
anche ai cittadini, che "non hanno chiesto ai propri governi di porre
fine a questo scempio". Per questo l'Unicef chiede "un grande movimento
di pace di tutti i popoli, che facciano pressione" sui i loro politici, è
l'appello di Iacomini, che oggi a Roma presenta il suo primo romanzo
'Il giorno dopo': un racconto della sua esperienza sul campo con
l'Unicef e le storie dei diritti violati dei bambini in Paesi come
Giordania, Libano, Iraq e Sierra Leone.
http://www.huffingtonpost.it/2017/04/04/unicef-su-siria-lumanita-e-morta_a_22025403/?utm_hp_ref=it-homepage
Ecco un video del 2013....sono passati 4 anni e nulla è cambiato.
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