Per Machiavelli, secondo la celebre massima, in politica Il fine giustifica i mezzi.
Ciò significa che in vista del bene comune vengono meno le regole ordinarie dell'etica individuale. Se necessario, il "Principe" può anche arrivare al tradimento; l'importante è che giustifichi il suo comportamento con apparente legittimità. Applicandolo non in politica il fine giustifica i mezzi ?
Ho diritto a rubare se non lavoro ?
Posso rubare il cibo se ho fame ?
Posso stuprare se ho voglia di fare sesso ?
Non si giustifica un reato con lo stato di bisogno !!!
Nessuno è costretto a compiere reato, è una scelta che presuppone l'assunzione della responsabilità per le conseguenze che ne derivano...
Nessuno è costretto a compiere reato, è una scelta che presuppone l'assunzione della responsabilità per le conseguenze che ne derivano...
Eppure c'è chi giustifica chi ruba...purtroppo dietro una tastiera e grazie a facebook si scrivono un sacco di stupidaggini....
I metodi per sottrarre ricchezza con l’inganno ai popolari...la chiesa insegna...
Per acquistare e mantenere le ricchezze a spese del pubblico, bisogna farsi credere dal popolo non solo onesti, ma santi; quindi i Gesuiti affettano una moralità austera, una religione esagerata. In quanto alla moralità, non è già che i Gesuiti sieno di una pasta differente dagli altri frati; ma essi sanno prendere tutte le loro precauzioni per non essere scoperti: essi vanno per la città sempre in due almeno, essi camminano ad occhi bassi; non s’intrattengono come gli altri frati ne’ caffè, nelle botteghe, nelle case; insomma mostrano la più grande moralità. Se essi non agiscono in cotal modo, chi sarebbe per loro? Ma e non era precisamente così che agivano i Farisei? Però, mentre affettano tanto rigore, non si fanno il più piccolo scrupolo delle tante iniquità che commettono, e che io ti ho accennate: perché quelle sono mezzi che conducono al fine, e per conseguenza sono cose per loro stesse indifferenti; mentre la corruzione del costume sarebbe un mezzo che allontanerebbe dal fine, e per conseguenza sarebbe cosa cattiva. Sarebbe però nocevole al loro fine esigere la osservanza di una morale severa da coloro che si lasciano dirigere da essi, allora avrebbero pochi seguaci: perciò i reverendi padri hanno una morale adattata per tutti i gusti. Non starò qui a ripeterti quanto ha detto con tanta grazia Biagio Pascal nelle sue Provinciali; ma posso assicurarti che la loro morale è, in fondo, la medesima, sebbene siasi alquanto perfezionata, secondo le circostanze.
Per acquistare e mantenere le ricchezze a spese del pubblico, bisogna farsi credere dal popolo non solo onesti, ma santi; quindi i Gesuiti affettano una moralità austera, una religione esagerata. In quanto alla moralità, non è già che i Gesuiti sieno di una pasta differente dagli altri frati; ma essi sanno prendere tutte le loro precauzioni per non essere scoperti: essi vanno per la città sempre in due almeno, essi camminano ad occhi bassi; non s’intrattengono come gli altri frati ne’ caffè, nelle botteghe, nelle case; insomma mostrano la più grande moralità. Se essi non agiscono in cotal modo, chi sarebbe per loro? Ma e non era precisamente così che agivano i Farisei? Però, mentre affettano tanto rigore, non si fanno il più piccolo scrupolo delle tante iniquità che commettono, e che io ti ho accennate: perché quelle sono mezzi che conducono al fine, e per conseguenza sono cose per loro stesse indifferenti; mentre la corruzione del costume sarebbe un mezzo che allontanerebbe dal fine, e per conseguenza sarebbe cosa cattiva. Sarebbe però nocevole al loro fine esigere la osservanza di una morale severa da coloro che si lasciano dirigere da essi, allora avrebbero pochi seguaci: perciò i reverendi padri hanno una morale adattata per tutti i gusti. Non starò qui a ripeterti quanto ha detto con tanta grazia Biagio Pascal nelle sue Provinciali; ma posso assicurarti che la loro morale è, in fondo, la medesima, sebbene siasi alquanto perfezionata, secondo le circostanze.
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