Papa Francesco è un prodotto del marketing del Vaticano
La Chiesa cattolica, una delle più antiche e rinomate aziende al mondo, è in declino.
Il suo «prodotto», cioè la Dottrina, in grave crisi.
Scandali, immobilismo, una customer satisfaction in ribasso, il brand
con un tremendo bisogno di riposizionamento. Non si sa a che santo
votarsi. Finché... Ecco la soluzione. Un nuovo amministratore delegato. Anzi, un «curatore fallimentare» per salvare l’azienda: Papa Francesco.
Ecco le sei strategie di marketing usate dalla Chiesa Cattotica :
- Rebranding
- Risorse umane
- Customer care
- Leadership
- Comunicazione
- Strategie social
Rebranding: Scandali, immobilismo e customer satisfaction in ribasso necessitano un cambiamento. Ed ecco che si torna alle origini, ai “valori della marca”. Si riscoprono l’autenticità e la povertà delle origini.
Risorse umane: quando le cose non vanno bene si rivede il personale. La prima testa a cadere è stata quella del segretario di stato Tarcisio Bertone. Si ricontrollano anche le procedure interne. Papa Francesco non ha fatto tutto da solo, ma si è rivolto a professionisti esterni, come Kpmg per la verifica dei sistemi contabili e McKinsey & Company per la comunicazione.
Customer Care: alla base del customer care c’è l’ascolto. Per questo sono stati inviati questionari a tutte le conferenze episcopali per conoscere le opinioni su tematiche molto di attualità, come le coppie di fatto o le nozze gay. Importanti anche le opinioni della gente comune, si pensi alle telefonate!
Comunicazione: non poteva mancare lo storytelling, l’elemento chiave del marketing moderno, ovvero la capacità di raccontare, di emozionare, di dar voce ai sentimenti.
Questo papa ha dimostrato non solo di essere un grande comunicatore, ma un maestro in grado di mettere in atto il “marketing del significato”.
fonte : http://www.vanityfair.it/news/mondo/14/05/09/papa-francesco-sei-regole
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