Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è stampato nelle pagine seguenti.
Dopo questa solenne deliberazione, l'Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo.
Vorrei evidenziare un articolo che ho molto a cuore...l'articolo 19.
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
In Italia stiamo perdendo questo diritto ?
Abbiamo visto centinaia di migliaia di persone nel mondo, ribellarsi in nome dei
diritti umani e, nonostante le brutali repressioni, usare i media e i social network
per fare sentire la propria voce, affermando il diritto
fondamentale della dichiarazione dei diritti umani, la libertà di
espressione.
In Italia c'è ancora questa libertà...ma è sotto perenne attacco...soprattutto in rete...
Larry Cox, direttore esecutivo di Amnesty International USA in una recente intervista sulla testata Communication is Your Right!, dice: “E’ necessario comprendere che la comunicazione è un
diritto, e che spesso non viene affatto rispettato. Se una persona non
può esprimersi, non può neppure protestare contro ciò che succede.”
“I primi a subire le conseguenze di un uso improprio del potere sono in genere i giornalisti” ha dichiarato Cox. Infatti, Threatened Voices,
un progetto di Global Voices, conta oltre 268 casi di giornalisti
minacciati, arrestati, uccisi o scomparsi, e riporta che “Mai così tanti
blogger erano stati incarcerati.” Questi numeri sono inaccettabili, e
non solo perché la possibilità di comunicare è vitale per cambiare le
nostre vite e le nostre comunità, ma soprattutto perché è un diritto
umano.
Secondo l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani,
minacciare e mettere a tacere i cittadini che esprimono le loro
opinioni è una violazione dei diritti umani. L’articolo recita: “Ogni
individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso
il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di
cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo
e senza riguardo a frontiere.”