ROMA. Prendere in marito un uomo intelligente può essere un vero e proprio toccasana per la donna, per vivere più a lungo e combattere la scemenza.
Lo dicono gli esperti che hanno lanciato un vero e proprio dibattito nell'ambito dell'Oxford Literary.
Una serie di studi - è stato infatti sottolineato al dibattito riferito dal
quotidiano britannico Daily Mail - hanno riscontrato che la stimolazione
intellettuale che mantiene il cervello attivo può aiutare a tenere lontani i
sintomi della demenza. E se un'istruzione adeguata, un'infanzia serena e figure
genitoriali positive possono diminuire secondo il professor Whalley il rischio,
i lutti in famiglia, soprattutto se affrontati da piccoli, lo aumentano.
"Studi hanno dimostrato che la morte di una madre prima dei cinque anni
è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di demenza in seguito nella
vita" ha evidenziato infatti l'esperto. Anche l'alimentazione può fare la
differenza: due porzioni di fragole o una di mirtilli a settimana possono
aiutare contro il declino cognitivo come ha spiegato la professoressa Margaret
Rayman, dell'Università del Surrey, così come mangiare verdure congelate da
fresche, che può fare bene al cervello più che utilizzare quelle lasciate a
languire nel frigo. Infine, è stato anche delineato un 'identikit' delle
persone con demenza, ma che non mostrano ancora sintomi evidenti della
malattia. In linea con altri studi, sono intelligenti, con lavori dinamici e
ricche.
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